Renzi bombarda il quartier generale del Movimento Cinque Stelle

Foto © Imagoeconomica, Sara Minelli

Il leader di Italia Viva, in un’intervista a La Stampa, stronca il reddito di cittadinanza. L’obiettivo è mandare a casa Giuseppe Conte. Per ora. In vista di una verifica politica che l’ex Rottamatore vuole celebrare in un clima di scontro.

Quando fece saltare la possibilità di un’intesa tra il Pd di Maurizio Martina e i Cinque Stelle di Luigi Di Maio, subito dopo il voto del 4 marzo 2018, scelse un’intervista a Che tempo che fa di Fabio Fazio. In piena estate scorsa un’altra intervista, al Corriere della Sera, decretò l’inizio della fine del governo gialloverde.

Matteo Renzi non interviene più in Parlamento. Preferisce i mass media.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte

Stavolta ha scelto un’intervista a La Stampa per “bombardare” il Governo proprio nell’ultimo giorno dell’anno. Sferrando l’attacco direttamente al quartier generale del Movimento Cinque Stelle.

Renzi dice subito di apprezzare il fatto che Giuseppe Conte stia cercando di rimediare “ai disastri del suo precedente governo”. Vuol dire che per l’ex Rottamatore, Conte non può continuare a guidare questo governo.

Sul reddito di cittadinanza le sue parole sono come pietre. Dice Renzi: “Al Sud bisogna aprire i cantieri, anziché continuare a dare sussidi. Che il reddito di cittadinanza sia un sussidio che non funziona, lo dice la Guardia di Finanza, ma oramai lo stanno capendo tutti”. Aggiunge: “Non occorre avere fretta, bisogna lasciare ai Cinquestelle il tempo di metabolizzare il cambiamento. Ma al tempo stesso è arrivato il momento di cambiare quel meccanismo“.

Il ministro Luigi Di Maio

A chiedere l’eliminazione della misura era stata nei giorni scorsi la ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova. Mentre da Palazzo Chigi si sono affrettati a far sapere che non è in programma nemmeno una revisione parziale, né del reddito di cittadinanza, né di Quota 100. Lo hanno ribadito sia Giuseppe Conte che Luigi Di Maio, capo dei Cinque Stelle e ministro degli esteri.

Matteo Renzi sa perfettamente che si andrà allo scontro. In realtà vuole lo scontro sulla verifica. Senza i suoi voti il governo non ha i numeri in Parlamento. L’obiettivo di Renzi però non è quello di mandare tutti a casa. A casa vuole mandare, per adesso, Giuseppe Conte. Per poi aprire la resa dei conti con i Cinque Stelle.