Il nuovo ruolo di Montecassino: storica messa tra Chiese d’Oriente e d’Occidente

Biagio Cacciola

Politologo e Opinionista

L’incontro che si terra’ a Montecassino sabato prossimo alle 18 puo’ essere definito storico. Un rappresentante della Chiesa orientale siriana melkita, l’archimandrita Mtanios Haddad, concelebrera’ messa insieme all’abate di Montecassino dom Donato Ogliari.

Un incontro che riecheggia quello che nel Medioevo succedeva all’interno dell’Abbazia. Erano frequenti i rapporti, infatti, tra Chiesa occidentale e Chiese orientali per risolvere dispute, controversie teologiche, ma soprattutto creare un fronte spirituale comune contro l’antico nemico dell’Occidente e dell’Oriente cristiano: l’islamismo dei fondamentalisti che ieri come oggi assaltavano Stati, distruggevano Chiese e citta’, massacravano popoli e imponevano il giogo del dominio turco fino alla battaglia di Vienna dove il sultano fu sconfitto iniziando la sua decadenza e, infine, caduta.

Avevamo creduto che il tempo dell’odio iconoclasta dell’islamismo wahabita e salafita fosse finito. Invece l’aggressione senza precedenti, nei confronti di due stati sovrani, Siria e Iraq, ci ricorda quanto questo pericolo sia costante e addirittura aumentato. Grazie anche a chi a fatto del dio danaro il suo idolo. In particolare gli Stati Uniti che, rispettando solo l’odore dei soldi, hanno sostenuto i Paesi canaglia come l’Arabia Saudita e le petromonarchie del golfo. Questi Paesi integralisti e pieni di danaro, da ben cinque anni, hanno finanziato e pianificato un’aggressione senza precedenti contro Stati che hanno fatto della convivenza di etnie, religioni, tradizioni culturali diverse, una ricchezza per tutto il mondo.

In Siria milioni di cristiani di varie confessioni hanno potuto professare la loro religioni protetti dal sistema a cui il partito laico baath ha dato vita dopo la fine della colonizzazione. Assad ha saputo garantire la vita di queste comunita’ religiose in modo mirabile. Questo atteggiamento era visto come un tradimento da parte dei terroristi salafiti e wahabiti. Oltretutto l’indipendenza del governo siriano dal punto di vista economico era inaccettabile per l’imperialismo americano, voglioso di accapararsi terminal petroliferi e gassosi sul Mediterraneo.

La sorte della Siria, in particolare, sembrava segnata. Ma il diavolo dimentica sempre i coperchi sulle pentole che porta a ebollizione. L’intervento della Russia e dell’Iran a difesa della civilta’ siriana contro la barbarie ha capovolto le prospettive. La Siria sta per vincere la sua battaglia per la liberta’ e dignita’ non solo del suo popolo. Nonostante i tentativi degli Usa e dei suoi alleati, Aleppo sta per essere liberata dopo cinque anni di inaudite violenze da parte dei terroristi dell’isis e di al quaeda.

La giornata di preghiera a Montecassino, voluta dal coordinamento per la pace in Siria, sta a testimoniare che il mondo cristiano non ha abbandonato i fratelli siriani.