Ruspandini affida a Picano la lista per Cassino

Il coordinatore provinciale affida al suo ex vicepresidente il compito di formare la lista di FdI. Già pronte quelle di Lega e Mignanelli. Ma potrebbero esserci rimescolamenti, per semplificare il quadro. Il fattore Polidoro. E la seduta sui debiti

Fratelli d’Italia serra i ranghi. Sarà l’ex vicepresidente provinciale del partito Gabriele Picano a confezionare la lista che verrà schierata nelle Comunali di giugno a Cassino. A fare chiarezza è stato l’onorevole Massimo Ruspandini, nella sua veste di coordinatore provinciale di FdI.

Il deputato ha incontrato il dirigente politico cassinate e gli ha confermato che toccherà a lui selezionare le candidature, bilanciare i nomi, tenere conto delle diverse sensibilità politiche, dei quartieri, delle parentele in campo sugli altri fronti. Strategie. Nelle quali Gabriele Picano avrà carta bianca ma con due mandati precisi. Il primo: l’equilibrio tra le diverse sensibilità interne a Fratelli d’Italia. Il secondo: migliorare il risultato di cinque anni fa che portò a zero eletti in Consiglio; i due componenti del Gruppo FdI, Franco Evangelista e Michelina Bevilacqua aderirono dopo, lasciando la Lega nella quale entrambi erano stati eletti.

Rifondazione FdI

Massimo Ruspandini con i quadri FdI ed Arturo Buongiovanni

Massimo Ruspandini ha ribadito che nessuno interferirà sul livello territoriale. Saranno i numeri di queste elezioni a creare le basi per la ricostruzione del Circolo cittadino dei Fratelli d’Italia. Nel quale la situazione interna è ben diversa da selfie e dalle dichiarazioni di amore politico fatte sui social: tanto che il livello nazionale quale mese fa ha ritenuto di inviare un commissario del calibro di Fabio Tagliaferri per riorganizzare il dibattito interno.

Azzerate le tensioni, saranno ora le urne a stabilire i rapporti di forza tra l’area di Gabriele Picano e quella dell’ex portavoce Angela Abbatecola. Quei numeri avranno la funzione solitamente affidata ad un Congresso. In questa fase potrebbe esprimere alcune candidature anche il dirigente provinciale Antonio Cardillo che nei giorni scorsi ha sottolineato di non voler interferire nel dibattito interno. Non ora.

Capolista potrebbe essere Silvestro Petrarcone che per alcune settimane è stato il possibile candidato sindaco, sostenuto da Fratelli d’Italia. Poi è maturata la necessità di allargare lo schieramento ed individuare una figura di convergenza: l’avvocato Arturo Buongiovanni, presidente del Movimento per la Vita che ha riaggregato tutto il centrodestra. Su di lui riverserà i voti Peppino Petrarcone, l’ex due volte sindaco di centrosinistra che se n’è andato scomunicando il Pd. Sabato ha messo a tacere le voci di una rappacificazione con il suo braccio destro di quella stagione: l’attuale sindaco Enzo Salera. “Sosterrò mio fratello Silvestro” ha tagliato corto Peppino.

A proposito di liste. Pasquale Ciacciarelli ha già pronta quella della Lega. E l’ex presidente del Consiglio comunale Massimiliano Mignanelli la sua civica. Più in ritardo le candidature di Forza Italia

Rimescolamento di carte

Paola Polidoro

Il quadro si sta frammentando. Non sarà un one to one come avvenuto un anno fa a Latina: elezione da colpo secco e senza ballottaggio. I candidati crescono come i funghi nel bosco dopo la pioggia: l’obiettivo è quello di abbassare il quorum, sperare di non far arrivare Enzo Salera alla vittoria al primo turno. Per giocare poi il tutto per tutto al ballottaggio.

Ma al ballottaggio va uno. Ed a quel punto non ha bisogno degli altri: i numeri dicono che quelle del secondo turno sono elezioni diverse dove contano gli uomini. Anche per questo è cominciato un lavoro sotterraneo di semplificazione del quadro che ad oggi registra almeno sei tra candidati e candidate sindaco.

La giornalista Paola Polidoro gioca la carta dell’outsider: perché gode di una certa notorietà sui social, perché s’è creata una fama negli anni con la sua schiettezza spesso scomoda e talvolta urticante. E perché ha il pregio di conoscere il campo meglio di molti che lo frequentano da anni. Indro Montanelli diceva che i giornalisti sono come le donne di strada: finché ci restano hanno successo e si fanno anche un nome, il problema arriva quando si mettono in testa d’entrare in salotto. Sarà per questo, per la rottura dello schema che con discrezione alcune delle forze oggi collocate su altri candidati sindaco hanno cominciato a tastare il polso della Polidoro. Se il consenso dovesse crescere ci sarebbero spostamenti.

Nel Terzo Polo è alle ultime limature delle liste il candidato sindaco Giuseppe Sebastianelli. Ed anche lui sta lavorando per una semplificazione del quadro. Aspetta di vedere come andrà la formazione delle liste e poi si muoverà. Studiando le mosse di Unione Popolare che candida Maria Palumbo e quelle di Azione che schiera l’ex assessore Barbara Alifuoco. Unione Popolare è delusa dall’azione di Salera nella gestione dei rapporti con Acea e non intende appoggiarlo, Azione contesta al sindaco il defenestramento del suo assessore durante l’ultimo rimpasto.

Giovedì c’è consiglio

Nel frattempo, il Consiglio comunale di Cassino si prepara ad affrontare una serie di debiti fuori bilancio: spese non previste ma non rinviabili. Saranno al centro della seduta convocata per giovedì 18 aprile. In particolare ci sono le sentenze che hanno visto soccombere il Comune: sono tredici. Tra queste c’è la sentenza del Consiglio di Stato sul contenzioso con la Turriziani Petroli per l’autorizzazione all’installazione di un impianto; questione che si trascina dagli Anni 90 e che ora costerà alle casse civiche un risarcimento di 150mila euro.