Scacco matto di Demos: Cerqua lascia la minoranza di Sora e centra la delega

La regia di Maccaro lungo l'asse Sora-Cassino e l'incarico all'esponente di Demos: le toccheranno Biblioteca, Museo ed Archivio

Piero Cima-Sognai

Ne elegantia abutere

Il fuoco alle polveri elettorali di Cassino ed alla politica del territorio passa anche per lui. Per lui e per Demos, la formazione politica guidata da Paolo Ciani che a Cassino esprime i consiglieri storici Alessandra Ubaldo e Bruno Galasso. Formazione che ha da poco messo in lista a Cassino Luca Fardelli (come ospite non iscritto) e che ha in Luigi Maccaro l’uomo di punta all’ombra dell’abbazia ed in provincia.

Ma poco più ad nord est, a Sora, Democrazia Solidale ha calato in queste ore un’altra briscola: la consigliera Manuela Cerqua è stata investita di delega alla Biblioteca, al Museo e all’Archivio. La regia di Maccaro ha portato al risultato che si è concretizzato in queste ore dopo un problema informatico all’Albo Pretorio del Comune.

La delegazione che andò da Ciani alla Camera

Luigi Maccaro, Enzo Salera, Paolo Ciani, Bruno Galasso

L’assessore alle Politiche Sociali di Piazza De Gasperi è anche referente provinciale di Demos e per la Cerqua ha condotto una serrata trattativa dopo che lo scorso settembre 2023 una delegazione della formazione era arrivata a Roma. Lì, alla Camera dei Deputati, c’era stato un incontro con Paolo Ciani. E con esso l’impegno “a promuovere nella Provincia di Frosinone una politica non autoreferenziale ma centrata sulla vita reale delle persone”. E soprattutto a radicare Demos sui territori.

In quell’occasione Manuela Cerqua era entrata in squadra ed in queste ore a Sora ha ricevuto il suo incarico che la colloca ufficialmente in maggioranza e nel cono di governance di Luca Di Stefano. Il tutto dopo il summit serale di perfezionamento in zona Pd. Lo ha spiegato lo stesso Maccaro parlando dello stesso e della situazione Cassinate.

Demos sale in cattedra amministrativa a Sora con la consigliera Cerqua è stata investita di delega alla Biblioteca, al Museo e all’Archivio E’ la prova provata che state funzionando?

“È la prova provata che noi facciamo politica per metterci al servizio del bene comune. Prendiamo impegni con gli elettori e ci rimbocchiamo le maniche per mantener fede a quegli impegni. Come per le tante cose fatte a Cassino, anche a Sora la nostra consigliera Manuela Cerqua lascia i banchi della minoranza”.

Il grazie a Luca Di Stefano

Manuela Cerqua e Luca Di Stefano

“Questo per assumere alcune responsabilità che, alla luce delle sue competenze professionali, ci consentiranno di contribuire all’ottimo lavoro amministrativo che sta portando avanti il sindaco Luca Di Stefano. Sindaco che ringrazio a nome di Democrazia Solidale, insieme a tutta la maggioranza che ci ha accolti”.

Biblioteca, Museo e Archivio possono migliorare diventando più accessibili e più inclusivi. Una rete di luoghi di studio e di ricerca ma anche di socializzazione e di crescita collettiva. Un impegno per il quale saremo tutti al fianco di Manuela con la serietà e la concretezza a cui siamo abituati”.

Riguardo a Cassino ha parlato di una “coalizione della serietà e della concretezza per una città solida e solidale”. Può spiegarsi meglio?

“Una coalizione è seria quando la realizzazione degli impegni presi nei confronti dei cittadini non vengono mai messi in secondo piano. Per nessuna ragione, rispetto alle vicende politiche, agli interessi di Partito o, peggio ancora, personali. E così è stato per i 5 anni a guida Salera. Sulla concretezza penso che non temiamo confronti con nessun’altra esperienza amministrativa del passato”.

“Dalle opere pubbliche alle assunzioni, dai progetti sociali alla gestione delle emergenze, tutti gli obiettivi raggiunti parlano dell’efficienza di questa squadra. Una città “solida” è una città con i conti a posto e il bilancio risanato che ci ha fatti uscire dal dissesto finanziario. Quello deliberato nel 2018 dal centrodestra. Ma anche una città che mette fra le sue priorità la sicurezza delle scuole e il dissesto idrogeologico”.

“Mentre la città ‘solidale’ è quella per cui ci siamo spesi molto in questi anni affinché ci fossero risposte per i cittadini più fragili. Taxi sociale, emporio solidale, sostegno alla spesa e agli affitti, affido familiare, monitoraggio degli anziani soli, consulta disabili, sostegno psicologico per adolescenti. Sono le nostre parole d’ordine: serietà, concretezza, solidità e solidarietà”.

Perché a suo avviso Cassino è città migliorata rispetto a 5 anni fa e dopo tanti sfasci planetari?

“Cassino è migliorata perché la cittadinanza ha recuperato fiducia in sé stessa, scoprendosi come luogo attrattivo per un territorio molto vasto. Il simbolo è il centro pedonalizzato dove si incontrano le persone che fanno la fila per entrare a Teatro e gli studenti stranieri dell’università, le persone dei paesi vicini che frequentano i locali e che entrano nei negozi”.

Luigi Maccaro

Non ci sono più quelli che dicono dalla mattina alla sera che tutto va male e che tutto andrà sempre peggio. Finanche le opposizioni non hanno argomenti per decantare i mali di Cassino e perciò ripetono cantilene vuote del tipo ‘l’isola pedonale è bella ma ci voleva maggiore condivisione’. La verità è che avrebbero voluto bloccare in tutti i modi il progresso della città e i cittadini lo hanno capito”.

Dica la verità, quei 40 milioni di euro spesi nel pubblico li considera una polizza di assicurazione per vincere?

“No, la vittoria in tasca non ce l’ha nessuno. 40 milioni di euro di opere pubbliche sono un fatto storico per la nostra città, quasi una seconda ricostruzione. La prima c’è stata dopo la guerra, la seconda è avvenuta dopo stagioni politiche segnate da scarsa competenza, veti incrociati, interessi contrapposti. Noi abbiamo fatto del nostro meglio, abbiamo ridato credibilità alla politica. Ora la parola spetta giustamente ai cittadini. A quelli che si candideranno per portare il loro contributo nelle istituzioni comunali e a quelli che andranno a votare sapendo che ‘se tu non ti occupi della politica, la politica si occupa di te’”.

Il cambio di passo dell’Europa che lei auspica è possibile? E quale contributo potrebbe dare il voto cassinate?

“Il mondo sta andando sottosopra. La Russia, il Medioriente, l’Africa e il sud-est asiatico. Troppi focolai, troppe dittature, l’America sempre più debole ci impongono uno sforzo storico per ridare centralità al nostro continente. Credo molto nel progetto degli Stati Uniti d’Europa perché solo così si potrà svolgere un ruolo di primo piano a livello politico, diplomatico, economico ma soprattutto culturale”.

Foto: Mathieu Cugnot © Eu Press Service

“E’ una scommessa troppo importante e noi italiani la dovremmo smettere di usare il voto europeo per regolare i conti interni. Al Parlamento Europeo dovremmo eleggere persone capaci di costruire interessi comuni di fronte al resto mondo. Sull’energia, sulla difesa, sulla salute. Dobbiamo volare alto e invece stiamo ancora qui a raccontarci la favoletta dei finanziamenti europei”.

“Per intercettare i finanziamenti europei servono bravi progettisti. Essere parlamentare europeo è altra cosa. Pure Exodus prende i finanziamenti europei ma mica servono i parlamentari per questo! Dobbiamo alzare il livello: anziché difendere il proprio orticello dobbiamo entrare in rete con tanti altri soggetti e costruire entità capaci di cogliere le sfide globali”.