Simonelli e Germani litigano: cade l’amministrazione. E Quadrini perde i voti

La caduta dell'amministrazione comunale di Arce per le dimissioni in massa. La lite tra il sindaco Simonelli e l'assessore Germani. Paga il presidente della Comunità Montana Quadrini: perde i voti blindati di Arce per le Provinciali. Il Comune, commissariato, non parteciperà

Il più disperato è il consigliere provinciale Gianluca Quadrini: in un colpo solo ha perso cinque, o forse sei, voti ponderati; fondamentali per la sua rielezione in Provincia. Per il resto, le dimissioni in massa rassegnate in mattinata ad Arce da 7 consiglieri comunali sono un dispetto politico in piena regola. Non una manovra tattica, né una strategia con riflessi fuori dalle mura cittadine.

A rassegnare le dimissioni sono stati i consiglieri Gino Germani, Roberto D’Auria, Sisto Colantonio, Sara Petrucci, Domenico Sugamusto, Katia Germani e Vincenzo Colantonio. Le hanno presentate tutti insieme nello studio dei notai Roberto e Federico Labate in via Vittorio Veneto a Sora e protocollate questa mattina alle 12:30. Poi ne hanno informato il segretario comunale inviandogli una Pec.

Sotto il profilo amministrativo quelle dimissioni cambiano poco o nulla: Arce è nell’elenco dei 39 Comuni che andranno alle urne il prossimo 26 maggio per il rinnovo del sindaco e del Consiglio Comunale. Ed il sindaco uscente Roberto Simonelli è giunto al limite dei due mandati consecutivi. pertanto non si ripresenta. Queste sarebbero state le ultime 4 settimane di amministrazione prima dello stop per la campagna elettorale.

Primo assalto, il bilancio

L’opposizione aveva tentato di stringere l’assedio intorno al sindaco già al momento dell’approvazione del bilancio cittadino. Se fossero mancati i numeri l’amministrazione sarebbe andata a casa con qualche settimana d’anticipo sulla scadenza naturale. Ma sarebbe stato un chiaro segnale politico da utilizzare nel corso della campagna elettorale: accusando l’amministrazione Simonelli di incapacità amministrativa. Un’arma micidiale nel corso dei comizi.

Senza contare che gli ultimi giorno sono in genere quelli in cui si sistemano le strade, si allacciano i lampioni, si ultimano i lavori pubblici progettati ed avviati nel corso dell’intero mandato.

La rottura con l’assessore

A mandare all’aria le ultime settimane di governo e la gestione della campagna elettorale è stata la rottura dei rapporti tra il sindaco e l’assessore alla Pubblica Istruzione Katia Germani. Roberto Simonelli nei giorni scorsi le ha revocato l’incarico: nel privato l’accusa di avere avuto contatti con l’ex sindaco e suo rivale Politico Gino Germani. Per costruire una candidatura alternativa a quella che Simonelli aveva delineato: non l’ha ancora rivelata ma tutti gli indizi conducono al suo vice sindaco Gianfranco Germani. Dovrebbe essere lui l’erede al quale cedere l’amministrazione.

Una volta revocata, l’assessore Katia Germani ha a sua volta ritirato la fiducia al sindaco. Ma lo ha fatto insieme al suo consigliere di riferimento Domenico Sugamosto ed all’intera opposizione. Determinando così la caduta del sindaco.

Lunedì il prefetto Ignazio Portelli nominerà il commissario che governerà Arce fino al 26 maggio.

Povero Gianluca

Il danno politico peggiore è per Gianluca Quadrini, presidente della Comunità Montana di Arce e soprattutto candidato al Consiglio Provinciale di Frosinone tra una settimana.

Dal Consiglio Comunale di Arce contava come sicuri sei voti ponderati. Con i suoi 5783 abitanti garantiva un buon voto ponderato. Importante per la rielezione in Provincia.

Verranno a mancare. Perché con lo scioglimento dell’amministrazione comunale, Arce non potrà partecipare al voto del 7 aprile: né potrà contribuire ad eleggere alcun candidato né i suoi consiglieri potranno essere eletti. Filippo Colantonio era candidato nella lista di Quadrini.