I sindaci ci riprovano: nuovo tavolo per le tariffe Acea il 2 settembre

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Il presidente della Provincia Antonio Pompeo ha inviato nel pomeriggio una comunicazione all’Autorità per l’Energia il Gas e il Sistema Idrico, annunciando che riconvocherà i sindaci il prossimo 2 settembre per deliberare il piano tariffario dell’acqua nel periodo 2016-2019.

In quella sede si tenterà di mettere una pezza al flop registrato venerdì scorso (leggi qui il precedente) quando i sindaci dovevano elaborare una loro proposta da mandare all’Autorità che decide il prezzo dell’acqua; lì è già arrivata la richiesta di Acea che chiedeva l’applicazione degli aumenti già deliberati a gennaio dall’Aeegsi, più un maxi conguaglio da 77 milioni di euro dovuto in larga parte alle bollette non pagate dagli utenti. Ma i sindaci non hanno approvato nessuna delle quattro mozioni messe in campo, lasciando sul tavolo dell’Autorità la sola richiesta di Acea.

Il 29 luglio scorso è scaduto il termine entro il quale i sindaci dell’Ato avrebbe dovuto deliberare. L’Aeegsi ne ha preso atto ed ha diffidato l’assemblea. In questo modo scatta un ulteriore mese entro il quale agire. Siamo ai tempi supplementari.

I sindaci ripartono dalle stesse posizioni della settimana scorsa: il centrosinistra si schiera intorno al documento proposto dalla Segreteria Tecnica Operativa e cioè aumento dell’8% annuo e conguaglio di 35 milioni di euro (contro i 77 chiesti da Acea) da spalmare sulle bollette dal 2021 al 2033; un documento che però venerdì aveva raccolto 14 voti favorevoli, 31 contrari e 8 astenuti. Il centrodestra riparte dalla bozza messa a punto dai sindaci Ottaviani e Sacco e cioè: adottare la tariffa con l’aumento dell’8% annuo, congelamento dell’aumento (in pratica, riconoscere ad Acea che deve avere i soldi, non si paga niente il primo anno, si paga dal secondo mettendoci su gli interessi); sui conguagli avviare un confronto giudiziario con il gestore.