Stellantis, Angelilli conferma gli impegni della Regione

La vicepresidente Roberta Angelilli, conferma gli impegni della Regione su Stellantis Cassino. Si sta pianificando un incontro in città. Contemporaneamente, si discute il futuro della cartiera Reno de Medici, con l'obiettivo di preservare i posti di lavoro e la produzione legale.

La vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli conferma tutto: l’amministrazione regionale di Francesco Rocca intende organizzare un incontro istituzionale a Cassino. Forse una seduta di Consiglio, più probabile una di Commissione. E non solo. Condivide la proposta della Commissione di chiedere al gruppo Stellantis la possibilità di visitare lo stabilimento Cassino Plant.

La conferma è arrivata nelle ore scorse, durante un’audizione in Commissione Sviluppo Economico e Attività Produttive del Consiglio Regionale del Lazio. Nel corso dell’audizione Roberta Angelilli ha fatto il punto sulla situazione dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano.

Il piano di lavoro

La Palazzina Uffici dello stabilimento Stellantis Cassino Plant

C’è un piano di lavoro istituzionale. Lo sta portando avanti il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con le Regioni e le parti sociali, anche in preparazione dell’incontro plenario del tavolo sull’automotive che si terrà al Ministero giovedì primo febbraio e sarà presieduto dal ministro Adolfo Urso.

Auspichiamo che il tavolo del primo febbraio possa rappresentare una ulteriore opportunità per verificare le strategie di Stellantis sullo stabilimento di Piedimonte San Germano con particolare riguardo agli investimenti e ai volumi produttivi futuri“, ha detto Roberta Angelilli. L’assessore ha espresso l’auspicio che l’impegno dichiarato da Stellantis a mantenere una centralità dell’Italia per gli investimenti e la produzione, possa valorizzare lo stabilimento di Cassino, mettendo a valore tutte le sue potenzialità.

Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo Economico ha preannunciato “l’intenzione di chiedere ai vertici aziendali un incontro presso lo stesso sito industriale, al quale prenderebbe parte una delegazione rappresentativa della medesima commissione Sviluppo economico e, mi auguro, anche i sindaci del territorio“.

Reno De Medici, Maura «Si può salvare»

Il vertice sulla Reno de Medici

Nelle ore scorse si è svolta la riunione in Regione sul futuro della Reno de Medici. L’avevano sollecitata i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Daniele Maura ed Alessia Savo in sinergia con l’assessore all’Ambiente Elena Palazzo. Presenti alla riunione l’onorevole Paolo Pulciani, il capo di Gabinetto Giuseppe Pisano ed il dirigente del settore Ambiente Vito Consoli. “Siamo fiduciosi su una risoluzione positiva” spiega al termine il consigliere Maura

Come regione Lazio abbiamo messo a disposizione tutti gli strumenti necessari affinché lo stabilimento Reno De Medici di Villa Santa Lucia possa evitare la chiusura” ha detto il Consigliere. (Leggi qui: Cosa c’è dietro alla chiusura di Reno de Medici).

La questione era legata ad un provvedimento del Tribunale di Cassino: disponeva lo smaltimento di tutti i fanghi industriali prodotti dalla cartiera cassinate che occupa quasi trecento persone tra dipendenti ed indotto. Ma la Reno utilizza una parte di quei fanghi come nuova materia prima, in quanto carichi di cellulosa. La soluzione passa per una ridefinizione di quei fanghi, dichiarandoli “materia prima – seconda e quindi non più fango inteso come rifiuto.

La nostra priorità – ha detto Maura – è la salvaguardia dei posti di lavoro e la ripresa della produzione secondo le norme di legge. Stiamo quotidianamente monitorando la situazione per arrivare alla soluzione nel più breve tempo possibile”.