Tajani punta al bis: si ricandida presidente Ue

Antonio Tajani ha annunciato da Napoli che si ricandiderà alla guida del Parlamento Ue se le prossime elezioni diranno che toccherà ad un esponente del Ppe. Attacco al M5S ed al Governo.

Antonio Tajani si proporrà per un secondo mandato da presidente del Parlamento Europeo, se le elezioni diranno che toccherà ad un uomo del Partito Popolare Europeo. Lo ha detto nel pomeriggio, intervenendo agli Stati Generali di Forza Italia riuniti a Napoli.

«Mi candiderò alle europee nella mia circoscrizione e dove sarà necessario per il Partito se servirà. Se toccherà al Ppe avere la presidenza del Parlamento, la mia idea è di ricandidarmi a guidarlo»

Servono italiani in Europa

Nel suo intervento, il presidente in carica che detto che «serve un italiano ai vertici delle istituzioni europee. Serve che l’Italia conti più di oggi e, con Draghi e Mogherini, rischiamo di perdere italiani al vertice delle istituzioni.
Quindi la mia battaglia sarà di guidare il Parlamento europeo, sempre che tocchi al Ppe
».

Ha ricordato che nel 2017 è diventato presidente dopo avere sconfitto il candidato di Matteo Renzi e della sinistra europea. Ma lo scenario è molto cambiato. Dal punto di vista del presidente Tajani, non sarà così ancora per molto. 

«Non credo che questo Governo arriverà a dopo le elezioni europee» ha detto il presidente del Parlamento Europeo. Riferendosi agli scontri interni alla maggioranza che sono in corso in questi giorni, Tajani ha detto che «Già il panettone lo stanno mangiando un po’ avariato, figuriamoci l’uovo di pasqua. Dopo le Europee – ha aggiunto Tajani – credo che questo matrimonio contro natura si concluderà con un bel divorzio».

Litigano su tutto

Tajani ha sottolineato come Lega e Movimento 5 Stelle «litighino su tutto tutti i giorni. Non è una bella immagine che si dà agli italiani, hanno fatto tante promesse che non sono in grado di mantenere, dal reddito di cittadinanza all’abolizione della legge Fornero. Ora annaspano perché non sanno più cosa raccontare agli italiani“.

Parla di una «precipitosa marcia indietro» dopo avere «dichiarato guerra all’Europa e l’hanno persa». Per il presidente del Parlamento Ue, tutto questo scontro tra l’Italia e l’Europa è stato inutile e costoso. Stima che ci sia costato più o meno 300 miliardi, «soldi dell’Italia e degli italiani, per fare nulla».

A giudizio di Tajani la manovra «va completamente riscritta così come va riscritto il Governo, ne serve uno diverso. Questo non è in grado di fare nulla, neanche di mantenere le promesse che ha fatto».