Tajani boccia il Governo: «Al primo strillo di Juncker hanno preso ordini»

Antonio Tajani attacca il governo. "Formato dai incompetenti allo sbaraglio". E «Se non aumenteranno l’Iva» dovranno «mettere una patrimoniale».

«Al primo colpo di tosse di Jean-Claude Juncker hanno preso ordini da Bruxelles, peggio di quello che facevano Matteo Renzi e Paolo Gentiloni»: non va molto per il sottile Antonio Tajani, presidente uscente del Parlamento Ue e candidato a rientrare a Bruxelles anche dopo le prossime elezioni di maggio.

Lo ha detto intervenendo a ‘Mattino Cinque’ su Canale 5, commentando le azioni del Governo Conte.

Non è stato l’unico passaggio al vetriolo. Il numero 2 di Forza Italia ha anche sottolineato che «Hanno parlato di una “crescita del 2 per cento”, mentre sarà “dello 0,2%. Le promesse si devono mantenere, le bugie hanno le gambe corte”».

Antonio Tajani è preoccupato per i conti del Paese. Sostiene che operazioni come Quota 100 e Reddito dei Cittadinanza ci abbiano portato nel baratro. Perché «Se non aumenteranno l’Iva» dovranno «mettere una patrimoniale», e poi intervenire «sulla casa e le pensioni».

Definisce l’attuale governo come «degli incompetenti allo sbaraglio». 

Il presidente del Parlamento Europeo punta ad intercettare il malcontento che proviene da ampi settori del mondo produttive ed industriale nazionale. Proprio per questo nelle prossime ore ci sarà un incontro tra Forza Italia e le associazioni di categoria.

Saranno presenti, con Antonio Tajani, le capogruppo di Camera e Senato, Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini, il vice presidente del gruppo a palazzo Madama Maurizio Gasparri, e il responsabile del dipartimento politica economica di forza Italia Renato Brunetta. Parteciperanno all’incontro i presidenti e i segretari generali di Confindustria, Confcommercio, Coldiretti, Confagricoltura, Confesercenti, Confedilizia, Confapi, Confcooperative, Confederazione Italiana Agricoltori, Cna.