Tersigni si chiama fuori: «Nè candidato sindaco né altrove. E non entro in FdI perché…»

L'ex sindaco non è disposto a tornare in campo. Né come candidato alla fascia tricolore né altrove. Ma sosterrà "chi si proporrà". Il fratello? "Con lui non parlo di politica ma sarebbe un buon candidato". In FdI? "Non ci entro perchè..."

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Nessuna candidatura: né a sindaco di Sora né in altre elezioni. Ma non smetterà di fare politica, starà vicino a chi si proporrà. A Maria Paola D’Orazio, che lo definisce un “sessista“, non risponde. Di suo fratello Valter dice che sarebbe un ottimo sindaco ma giura che con lui non parla di politica. L’Amministrazione del sindaco Roberto De Donatis? «Un disastro!». La vicinanza all’onorevole Pallone e a Fratelli d’Italia? «Alfredo è un amico sincero, alle Europee ho fatto votare Procaccini ma non posso aderire perché a Sora FdI è in maggioranza». Parola di Ernesto Tersigni, già sindaco e già assessore provinciale.  

Tazio Murari – Pizzi – Maria Paola D’Orazio l’ha accusata di essere un accentratore e un sessista. (leggi qui E Maria Paola frustò Ernesto: «Maschilista, sessista, di cattivo gusto e…»)

Ernesto Tersigni: “Preferisco non rispondere”. 

A due anni dalla data del voto circolano già vari nomi di possibili candidati a sindaco. C’è anche il suo fra questi? 

Da tempo c’è un fermento politico che non sta passando inosservato. Io personalmente non ho alcuna intenzione di riproporre una mia candidatura a sindaco, non mi va. Tante persone mi stanno chiedendo di ricandidarmi, anche elettori pentiti di Roberto De Donatis. Ma non sono in condizioni di ripropormi. Ovviamente non abbandono la politica, starò vicino a chi si proporrà“.

Perché non si ricandida?

Per una serie di motivi. Forse questa volta potrei rivincere ma rispetto gli elettori che nel 2016 non hanno ritenuto di volermi confermare. C’è bisogno di forze giovani, di nuove idee e, soprattutto, dopo lo sfacelo creato dall’attuale assetto amministrativo non saprei da dove ricominciare per eventualmente invertire la rotta disastrosa presa dall’attuale Amministrazione”.

E’ il progetto di liste civiche messo in piedi da suo fratello Valter e da Andrea Petricca? 

L’ho appreso dall’articolo su Alessioporcu.it. (leggi qui Due liste in allestimento per fare la guerra a De Donatis) Prudentemente hanno detto che il sindaco verrà scelto dalla squadra. Questa è una delle regole che ho sempre tentato di insegnare. Il candidato sindaco deve avere la stima del gruppo. Non bisogna mai imporsi. Un vero leader è colui che viene riconosciuto d’istinto. Bisogna mettersi a disposizione se poi si è bravi si verrà riconosciuti come leader”.

Secondo lei suo fratello Walter sarà candidato sindaco?

Con lui non parlo di politica e finora non mi ha mai espresso esplicitamente questo desiderio. Però a mio avviso sarebbe un ottimo sindaco“.

Un giudizio sull’attuale Amministrazione e sul suo operato? 

Si avverte in città una grave insoddisfazione nei confronti dell’attuale maggioranza, insoddisfazione che, più passa il tempo e più, in maniera esponenziale, aumenta. Il tempo sta per scadere e al di là delle tante chiacchiere poco o nulla si è effettivamente fatto delle tante opere annunciate, in campagna elettorale e di recente”. 

Ci arrivano a fine mandato? 

Sì, perché  a tenerli insieme sarà il collante del potere, oltre al decimo “uomo” che hanno in minoranza”. 

Sorride e non vuole assolutamente dire a chi allude lasciando spazio all’immaginazione. 

Si è parlato di un suo avvicinamento all’onorevole Alfredo Pallone e a Fratelli d’Italia

Con Alfredo mi sento spesso, l’ultima volta è stato questa mattina. E, oltre alla militanza politica comune ci lega una vecchia, leale e non ipocrita amicizia. Non ho ritenuto di seguirlo nell’adesione a Fratelli d’Italia anche se, alle ultime Europee, ho sostenuto Nicola Procaccini. L’ho fatto perché me lo ha chiesto Alfredo. L’ho anche comunicato al senatore Massimo Ruspandini in tempi non sospetti».

Se lo ha votato, allora perché non fa il passo successivo e non entra in Fratelli d’Italia?

In FdI non entro perché a Sora attualmente è in maggioranza e io non ho nessuna intenzione di fare inciuci politici con de Donatis“.

Andrea Petricca ha parlato della possibilità di spendere il suo nome per altre candidature a più alti livelli.

È un’idea di Andrea. Lo ringrazio per la stima e la fiducia che ripone nei miei confronti. Ma è una sua idea”.