Top e Flop, i protagonisti del giorno: martedì 3 maggio 2022

I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo martedì 3 maggio 2022

I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo martedì 3 maggio 2022.

TOP

MARIO DRAGHI

Il presidente del Consiglio ha varato un decreto aiuti di 14 miliardi di euro per fronteggiare gli effetti della crisi legata alla guerra tra Russia e Ucraina. Aiuti per famiglie e imprese.

Mario Draghi continua a fare il premier di un governo di unità nazionale chiamato a fronteggiare emergenze straordinarie, dal Covid alla guerra. Lo sta facendo in una situazione difficile e complicata perché i Partiti stanno andando avanti ognuno per conto proprio. Per esempio il Movimento Cinque Stelle, per esempio la Lega.

Nella particolare vicenda della guerra Mario Draghi sta tenendo l’Italia saldamente nell’alleanza atlantica, ma anche in questo caso nella maggioranza le posizioni sono le più disparate. Da adesso in poi, fino alla data del voto delle politiche, Mario Draghi dovrà fare i conti con situazioni di ordinarie spaccature.

Attrezzato per i miracoli.

ENRICO BORGHI

Enrico Borghi

Il parlamentare del Pd che fa parte del Copasir ha molto criticato l’intervista al ministro degli esteri russo Lavrov andata in onda su Rete 4. In questo ha sbagliato perché i giornalisti fanno il loro mestiere e quel servizio è stato un scoop. Criticabile quanto si vuole ma uno scoop.

Però Borghi ha colto in pieno quello che è il problema in Italia sulla vicenda di ogni tipo di racconto o di servizio sulla guerra. Il problema è il complottismo che fa cercare spesso ricostruzioni secondo le quali la guerra è colpa della Nato, dell’occidente e di tante altre cose. Di tutto e di tutti.

In questa ricostruzione le responsabilità di Putin vanno divise insieme agli altri. Invece in questa guerra c’è un aggressore (la Russia) e un aggredito (l’Ucraina). Ma questo passa in secondo piano rispetto alle posizioni politiche utili per guadagnare qualche punto nei sondaggi. Enrico Borghi ha smascherato il complottismo.

Opportuno.

FLOP

CONTE-RAGGI

Giuseppe Conte e Virginia Raggi (Foto: Imagoeconomica)

Negli ultimi quattro anni l’ex premier Giuseppe Conte e l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi non sono stati d’accordo praticamente su niente. Ma adesso sono d’accordo nel no al termovalorizzatore annunciato dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri. (Leggi qui: Un bazooka a Gualtieri per eliminare i rifiuti).

Il Movimento Cinque Stelle non ha votato il pacchetto di aiuti del Governo alle famiglie e alle imprese per contrarietà alla realizzazione dell’inceneritore grazie ai poteri speciali attribuiti al sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Giuseppe Conte e Virginia Raggi si sono ritrovati sulla stessa posizione.

Il Movimento Cinque Stelle si sta preoccupando soltanto dei sondaggi che lo danno in risalita per questo tipo di atteggiamento contrario alle spese militari ma anche all’inceneritore di Roma. La responsabilità di Governo è un’altra cosa.

Ritorno al passato.

ENRICO LETTA

Foto: Andrea Giannetti © Imagoeconomica

Il Segretario del Pd sta toccando con mano cosa significa un’alleanza con il Movimento Cinque Stelle. Non è una posizione sulla quale si può pensare di costruire un centrosinistra stile Ulivo che possa assumersi la responsabilità del governo dell’Italia. Inoltre in questo modo si precludono possibili alleanze con Azione di Carlo Calenda e con Italia Viva di Matteo Renzi.

Probabilmente il problema è rappresentato dalle percentuali dei Cinque Stelle che sono al momento molto più altre di quelle di Azione e Italia Viva. Ma la prospettiva non incoraggia: si può andare avanti con un’alleanza del genere e magari perdere lo stesso contro il centrodestra alle prossime elezioni politiche.

Il segretario del Pd dovrebbe cominciare a ragionare sulla possibilità di una coalizione omogenea. Vincere le elezioni non è unica cosa che conta in politica.

Troppi dubbi.