Top e Flop, i protagonisti del giorno: martedì 8 marzo 2022

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo martedì 8 marzo 2022

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo martedì 8 marzo 2022

TOP

MARIO DRAGHI

Mario Draghi ed Ursula Von der Leyen (Foto Filippo Attili © Imagoeconomica)

Raramente si ricordava una linea della fermezza così evidente da parte del nostro Paese su vicende internazionali.

Il premier Mario Draghi non ha esitazioni sulle mosse da fare nella guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina.

Da un lato sta cercando di portare l’Italia su una posizione meno dipendente dal gas russo, dall’altra si muove in piena sintonia con l’Europa, con la Nato e con gli Stati Uniti. Era stato individuato come l’uomo giusto per una trattativa con Putin, ma poi quando ha capito che il presidente russo aveva già pianificato tutto, ha preso le distanze senza alcun problema.

Adesso l’Italia è in prima linea sia nell’aiutare l’Ucraina sia sull’altro fronte, non meno importante, quello dell’accoglienza dei profughi. L’Italia ha un presidente del Consiglio sempre più autorevole e di tipo europeo.

Numero uno.

NICOLA ZINGARETTI

Nicola Zingaretti

Gestione della pandemia, organizzazione dell’accoglienza dei profughi ucraini, linea politica ferma sull’asse con i Cinque Stelle e sullo spirito di quella Piazza Grande che ha anticipato il Campo largo. Sono i fronti sui quali Nicola Zingaretti ci ha messo la faccia ed ha impegnato la sua Regione.

A più di un anno dalle dimissioni da Segretario nazionale del Partito Democratico, resta uno dei principali punti di riferimento di un centrosinistra moderno. Soprattutto per un motivo. E’ lui, più di chiunque altro, che riesce a mantenere un legame forte con i corpi intermedi, con le associazioni, con i sindacati, con tutto quel mondo di centrosinistra che fatica a riconoscersi nei Partiti.

Adesso tutti si stanno rendendo conto del perché Nicola Zingaretti sia stato l’unico presidente della Regione a vincere per due volte di seguito in un territorio, il Lazio, dove il centrodestra da sempre ha la maggioranza.

Bussola.

FLOP

CONTE-SALVINI

Salvini e Conte al tramonto del governo gialloverde

Dopo essersi lasciati a piatti in faccia quando è crollato il Governo gialloverde, il Capitano del Carroccio e il capo politico dei Cinque Stelle sono tornati a dialogare dalle trattative sull’elezione del presidente della Repubblica. Adesso hanno messo sul piatto anche un’ipotesi di riforma della legge elettorale.

Ad unirli è l’avversione fortissima nei confronti di Mario Draghi, che entrambi mal sopportano pur dovendo sostenerlo. Salvini ha dovuto cedere al pressing di Giancarlo Giorgetti, Luca Zaia e di quell’elettorato leghista che vuole solo la stabilità di Governo. Giuseppe Conte non ha avuto scelta, altrimenti si sarebbe tornati ad elezioni anticipate.

Adesso entrambi stanno cercando di trovare una formula per continuare ad avere un ruolo decisivo nella prossima legislatura. Ma restano troppo diversi e non danno l’impressione di poter andare lontano insieme.

In politica non basta il rancore.

SILVIO BERLUSCONI

Silvio Berlusconi

Cosa vuole fare Berlusconi? Dove vuole portare Forza Italia e quale indirizzo politico vuole mettere in campo? Gli “azzurri” per mesi sono stati un cardine del Governo Draghi e della maggioranza che lo sostiene. Poi la situazione è totalmente cambiata quando si è arrivati all’elezione del Capo dello Stato.

La candidatura di Silvio Berlusconi ha condizionato tutte le strategie del centrodestra, che pure partiva da una situazione di maggioranza. Alla fine la coalizione non è riuscita a imporre né il candidato né la linea e Matteo Salvini ne ha pagato il prezzo politico.

Da quel momento in poi però Salvini ha cambiato atteggiamento nei confronti di Forza Italia, facendo capire a Berlusconi che non ha spazi al di fuori del centrodestra. Ma nel centrodestra Forza Italia è solo terza in classifica.

Irrilevanza politica.