Tra Recchia e Cianfrocca è scontro sui like

Lo scontro social tra il sindaco ed il consigliere Recchia. Colpa dei tifosi e dei like. Tra accuse di essere "una amministrazione fascista e clerico-integralista". Ed ai due consiglieri essere "delle nullità"

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

Una lite virtuale ma furibonda. Con parole grosse e talvolta fuori posto. Innescate dai like messi dal sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca e dal consigliere d’opposizione Matteo Recchia (Pd) sotto ai post di sostenitori e tifosi. Quei pollici alzati hanno scatenato la discussione andata oltre le righe. Cosa per la quale i due amministratori hanno poi avuto la capacità di scusarsi e riconciliarsi.

Andiamo per ordine.

Le esequie laiche

Matteo Recchia

Il consigliere Matteo Recchia nella seduta tenuta nel giorno di San Valentino ha presentato un ordine del giorno. Chiedeva al “Sindaco e la giunta di individuare un locale idoneo e dignitoso per lo svolgimento delle esequie laiche“. 

La proposta è stata bocciata in modo netto dal sindaco: «Una sala esiste già al cimitero, se a qualcuno danno fastidio i simboli religiosi, si possono togliere». Il consigliere Dem riporta tutto sulla sua pagina Facebook e con un post contesta la scelta della maggioranza.

Tra i commenti ne appare uno che definisce la giunta Cianfrocca come “una amministrazione fascista e clerico-integralista“. A questo post è giunto il like di Matteo Recchia: un segnale di apprezzamento che ha scatenato subito il sindaco Cianfrocca. «Gravissimo che l’autore del post non si sia dissociato da tale affermazione, anzi l’abbia apprezzata a tal punto di “omaggiarla” di un like», l’affondo del sindaco.

Il secondo round

Maurizio Cianfrocca

Ma la storia tra i due vive un secondo tempo. A parti invertite. Infatti sul post di risposta del sindaco Cianfrocca a Recchia compare un commento che definisce Recchia e Fantini come due nullità. E sotto appare ad un certo punto anche il like proprio di Cianfrocca.

Quel like non va giù a Matteo Recchia. Che attacca pesantemente il primo cittadino e posta sulla sua pagina il commento, ovviamente criticandolo con durezza. “In questo commento un fan del sindaco Cianfrocca ha definito me ed il Segretario provinciale del Pd Luca Fantini due nullità. Questo è il rispetto per il dissenso e per le opposizioni che ha questa amministrazione. Visto che il sindaco ha scelto di sostenerlo con un convinto like devo pensare che anche lui ritenga che siamo due nullità”.

La forza dei social fa arrivare in poco tempo quel commento all’occhio del sindaco Cianfrocca. Che con un gesto di profonda onestà intellettuale interviene sulla pagina di Recchia e si scusa. Raro che accada nella politica urlata di questo periodo. “Caro Matteo chiedo scusa a te e a Luca per questo mio Like, è stato un gesto istintivo frutto di questo clima creatosi dopo il commento sul tuo post. Spero che tu e Luca le accettiate e che si ritorni in un clima di dibattito e non di offese. Grazie”.

Vicenda chiusa? Si, anzi no

La sequenza dei post

Recchia legge la risposta del sindaco e la commenta. Il giudizio sulla risposta dipende dalla sensibilità di ciascuno.

Caro sindaco grazie per le scuse che ovviamente accettiamo. Nella speranza che si faccia più attenzione continueremo svolgere il nostro ruolo. Questo clima non fa bene alla città. Le chiedo però di stare più attento perché ha messo like anche a chi mi accusa di essere ‘un povero miserabile’ ”. Segue la foto del commento con tanto di like.

Chapeau al sindaco. Un punto anche a Recchia che ha saputo capitalizzare la situazione. la speranza è che finisca davvero qui. Anche perché ora che ad Alatri non c’è più il Giudice di Pace chi dirimerebbe la lite.