Tutti gli uomini dell’Inconsistente

Come nel Watergate. Uomini scoperti negli uffici dell'avversario politico. Ma in questo caso accade a San Giovanni Incarico. Dentro al municipio. Negli uffici contesi con l'Unione dei Comuni. Intervengono i carabinieri. Chi li ha mandati? A prendere cosa?

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Tutti gli uomini del presidente è un libro scritto nel 1974 dai giornalisti del Washington Post Bob Woodward e Carl Bernstein: è la cronaca dell’inchiesta da loro svolta sul caso Watergate, che portò alle dimissioni del presidente degli Stati Uniti Richard Nixon.

Il caso Watergate è lo scandalo politico scoppiato negli Usa nel corso del 1972, in piena campagna elettorale per il rinnovo del Presidente degli Stati Uniti. Lo ha innescato la scoperta di uomini legati al Partito Repubblicano mentre effettuavano intercettazioni illegali all’interno del quartier generale del Partito Democratico, situato all’interno del palazzo Watergate. 

Lo scandalo ha portato alla richiesta di impeachment e poi alle dimissioni del presidente Usa Richard Nixon. Perché i due giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein dimostrarono che quello accaduto nel Watergate Center non era un modesto reato compiuto da personaggi secondari. Bensì era l’opera svolta da uomini vicini al presidente Nixon che aveva un sistema incentrato su attività di spionaggio del tutto illegali.

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Tutti gli uomini dell’Inconsistente è un articolo scritto nel 2019 dai giornalisti del sito Alessioporcu.it. È la cronaca dell’intervento compiuto dai carabinieri all’interno del municipio di San Giovanni Incarico. Hanno bloccato tre persone: in orario di chiusura e (sostengono) senza che avessero (dai primi accertamenti) titolo per trovarsi lì dentro (un po’ come i due signori trovati 47 anni prima nel Watergate Center).

Sostiene l’informativa inviata dai carabinieri agli organi superiori, che i tre signori stessero trafugando documenti situati nel palazzo. Nel senso che erano lì per portare via documenti che (almeno in apparenza) non erano legittimati a prendere: per ragioni di orario e competenza.

Fino a due anni fa quell’edificio era la sede del sindaco e dei suoi uffici. Poi, poco prima delle elezioni Comunali, l’allora sindaco Antonio Salvati, ritenne che quei locali fossero più adeguati per la sede dell’Unione dei Comuni (da lui a quel tempo guidata). E, doverosamente, l’allora sindaco Salvati li affittò all’Unione presieduta dall’allora presidente Salvati. Quando il suo successore è andato in municipio ha trovato l’ufficio del sindaco affittato all’Unione dei Comuni.

Nei giorni scorsi, un organo della magistratura ha stabilito che quell’affitto andasse annullato. Il nuovo sindaco ha intimato di sloggiare, con effetto immediato, all’Unione dei Comuni. Venerdì scorso.

Sabato pomeriggio, in orario di chiusura, personale riconducibile all’Unione, viene sorpreso a portare via documenti da uno stabile che la magistratura ha ritenuto proprietà ad uso esclusivo del Comune.

Per ore i carabinieri trattengono quel personale al fine di stabilire cosa facessero lì, perché in orario di chiusura, quali pratiche stessero portando via, con quale titolo, per disposizione di chi.

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Chi è l’Inconsistente? È colui che ha ordinato l’incursione. Che non può essere il sindaco: altrimenti non avrebbe telefonato ai carabinieri. Non può essere il Presidente dell’Unione dei Comuni, Rocco Pantanella: conosce bene gli orari nei quali farsi portare le pratiche.

Allora, chi altri aveva l’autorità per disporre quell’incursione? Qualcuno privo della necessaria consistenza. Appunto, un inconsistente. Almeno per ora.