Unindustria a Copenaghen per studiare come ricavano energia pulita dai rifiuti

Energia dai rifiuti: come fanno a Copenaghen. In maniera pulita. Unindustria va a studiare l'economia circolare pulita della Danimarca. I primi casi Saxa Gres e Saf.

Uno sguardo ai confini dell’Europa per capire se c’è una soluzione per Frosinone. Dove gli unici esempi sono quelli avviati da realtà come la Saf, la società formata dai Comuni della Provincia di Frosinone per gestire i rifiuti che producono i loro cittadini. Ma anche da industrie come SaxaGres e SaxaGrestone, che hanno bisogno di tanta energia per alimentare i loro impianti. Ed hanno imboccato con convinzione una strada Green per le loro attività.

A cercare una risposta al tema della lavorazione dei rifiuti ed al tema della produzione di energia in maniera Green e Circular sarà ora il presidente di Unindustria. Il prossimo 12 aprile Filippo Tortoriello guiderà a Copenaghen una delegazione imprenditoriale con rappresentanti istituzionali di Roma e del Lazio. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Danese, per conoscere in maniera approfondita tutte le tecnologie utilizzate nell’ambito dell’economia circolare dal Comune di Copenaghen per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

A Roma Città Metropolitana il problema dei rifiuti negli ultimi decenni non è stato mai affrontato adeguatamente. Per questa ragione Unindustria ha deciso di portare all’attenzione delle Istituzioni italiane le soluzioni concrete del ciclo dei rifiuti solidi urbani adottate in Danimarca. Tutte basate sull’utilizzo di tecnologie caratterizzanti l’economia circolare.

La Missione prevede anche un incontro con il sindaco della città Frank Jensen e con Thomas Bustrup Direttore della Dansk Industri, la Confindustria Danese. La delegazione visiterà inoltre il Tecnopolo Bloxhub accompagnati dal Direttore Torben Klitgaard. Il Tecnopolo riunisce realtà industriali, istituti di ricerca e municipalità, dove si studiano e si progettano soluzioni avanzate e innovative per la sostenibilità e il miglioramento della qualità della vita nelle città del futuro.

A questo proposito, durante la visita a Copenaghen, la delegazione andrà anche a visitare il nuovo impianto di termovalorizzazione, l’Amager Bakke, che chiude il ciclo dei rifiuti della capitale danese. Il Copenhill, altro nome con cui viene identificato l’Amager Bakke, è uno dei migliori impianti al mondo per la capacità di trattamento dei rifiuti e di sostenibilità ambientale. L’impianto smaltisce circa 400.000 tonnellate di rifiuti prodotti annualmente da oltre 500.000 abitanti e da almeno 46.000 aziende e rifornisce un minimo di 50.000 famiglie con elettricità e 120.000 famiglie con teleriscaldamento.

C’è un motivo preciso a sollecitare Unindustria. Da poco sono entrate in vigore le direttive europee che compongono il cosiddetto ‘pacchetto economia circolare‘. Tra le varie cose prevedono che entro il 5 luglio 2020 tutti i Paesi membri dell’Ue dovranno adeguarsi ed organizzarsi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi nel riciclo e riuso. Inoltre dovranno attuare una forte riduzione dell’ammontare dei rifiuti non riciclati: non dovrà superare il 10% del totale per quanto riguarda il conferimento in discarica.

È stato chiarito dalla stessa Commissione Europea che nel passaggio ad un’economia circolare, anche la termovalorizzazione ha un valore strategico, perchè contribuisce all’approvvigionamento energetico e a ridurre significativamente lo smaltimento in discarica. Copenhill sorge a 5 km dal centro della capitale danese ed oltre ad essere uno dei termovalorizzatori tecnologicamente più avanzati al mondo, con una capacità di riduzioni delle emissioni praticamente vicine allo zero, rappresenta anche un punto di riferimento architettonico e una grande novità per i servizi commerciali che puo’ offrire.

Infatti, sulla collina artificiale dell’impianto è stata realizzata, da un’azienda di Bergamo, una pista da sci artificiale che si snoderà dal tetto alto 90 metri fino alla base del termovalorizzatore per circa 400 metri di lunghezza con una superficie sciabile di circa 10.000 metri quadrati ed una parete artificiale per arrampicata, che è la più alta del mondo con i suoi 85 metri di altezza.

Una iniziativa che si inserisce perfettamente nella cornice del progetto, elaborato insieme a The European House – Ambrosetti e a tutte le altre Associazioni imprenditoriali, ‘Roma Futura 2030-2050’ che dovrebbe portare alla presentazione, in autunno, di un grande piano strategico di sviluppo della città.

Al centro del progetto una visione chiara e ambiziosa per i prossimi 30 anni che renda Roma una città internazionale a impatto zero e con una migliore qualità della vita per tutti i suoi cittadini. Roma deve seguire l’esempio delle altre metropoli mondiali per elaborare piani strategici e per crescere in maniera sostenibile, attirando capitali ed imprese.

E poi il tema dei rifiuti organici. In provincia di Frosinone non c’è un impianto in grado di trattare gli avanzi della cucina, i residui alimentari. Quando Saf ha smesso di trattarli, perché i suoi impianti non riuscivano più a rispettare le nuove norme in materia, i Comuni della Provincia di Frosinone sono stati costretti a servirsi di altre strutture che si trovano in giro per l’Italia. Con un costo almeno doppio di quello applicato in Ciociaria.