Vassalli e Sassoli, due galantuomini eletti in Ciociaria

Angelo Ruggero e Norberto Venturi ricordano il valore di Vassalli ed il suo legame con questo territorio. Ma c'è molto di più a legarlo a David Sassoli: entrambi furono due gentiluomini

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Egregio Direttore,

ci ha colto un po’ di sorpresa la lettura di un Suo articolo di qualche giorno fa intitolato “… quelli che scappano”.

In realtà condividiamo in maniera totale la grande considerazione e la giusta esaltazione delle qualità mostrate dall’onorevole David Sassoli durante la sua attività di giornalista prima e successivamente di uomo politico e rappresentante Istituzionale dell’Italia ai massimi livelli. Le sue grandi qualità di equilibrio, capacità, umanità coerenti con la sua formazione politica di cattolico progressista gli hanno valso l’apprezzamento sia di tutto il contesto politico nel quale operava senza distinzione di appartenenza ma soprattutto della gente comune che lo ha capito perfettamente e lo ha riconosciuto come persona “perbene”. Apprezzabile quindi anche il ricordo da parte di quei territori che lo avevano eletto e verso i quali ha mostrato rispetto.

Giuliano Vassalli (Foto Carlo Carino © Imagoeconomica)

Ebbene riteniamo tuttavia che quell’articolo prefiguri una sorta di contrapposizione, a nostro avviso erronea ed ingenerosa nei confronti di un’altra, ancorché di prima grandezza, figura scomparsa nel 2009: il senatore Giuliano Vassalli.

Grande figura di partigiano (ideò ed organizzò l’evasione dal carcere di Pertini e Saragat e fu poi prigioniero in Via Tasso (luogo di reclusione e di tortura da parte delle SS dei militanti antifascisti). Insigne giurista e Costituzionalista (presidente della Corte Costituzionale) , eletto nel Collegio di Sora-Cassino, ha svolto un’intensa, qualificata e preziosa attività politico/economica in favore del collegio da cui proveniva, della Ciociaria, e dell’intero Paese.

Crediamo che altrettanto pubblicamente (gliene saremmo grati) debba essere ascoltata la voce dei tantissimi che nel nostro territorio che oggi piangono e ricordano con emozione la grande figura di David Sassoli, nel contempo non dimenticano la fulgida figura dell’On Vassalli che, come la sua storia insegna, non è mai scappato.

Firmato Angelo Ruggero e Norberto Venturi

Risponde Alessio Porcu

Dalla Galleria dei Mostri diventati parlamentari grazie ai voti di questo territorio avremmo potuto attingere senza imbarazzo nella scelta: è purtroppo ben nutrito l’elenco di coloro che, senza alcun merito, hanno raggiunto il laticlavio solo grazie alla generosità degli elettori ciociari. Che li hanno indicati unicamente per disciplina di Partito.

Per carità di Patria eviteremo anche di citarli: non meritano commemorazione. Di sé non hanno lasciato memoria: non una fabbrica, non una strada, non una norma, in molti casi nemmeno uno strapuntino strappato con un emendamento che finanziasse una sagra. Si sono presi i voti, si sono accomodati sul seggio, poi nemmeno rispondevano al telefono.

Siccome li disistimiamo, nemmeno abbiamo voluto aprire la porta di quel museo dell’orrore. Lasciandoli nella loro meritata ignominia.

David Sassoli (Foto Mathieu Cugnot / Imagoeconomica)

Per il nostro ‘Senza Ricevuta di Ritorno‘ dedicato a David Sassoli l’altra sera abbiamo invece voluto attingere dal ben più sintetico elenco di coloro che – come il Presidente del Parlamento Ue – su questo territorio vennero paracadutati. Ma poi se ne ricordarono e ne ebbero rispetto. (Leggi qui).

Uno fu Giuliano Vassalli, monumento della Repubblica. Il Codice di Procedura Penale scritto sotto la sua guida ci ha riportati per un breve periodo nella Civiltà del Diritto. (Poi di quel Codice altri hanno fatto scempio). E nonostante questo immenso compito, il professor Vassalli non fu indifferente alle esigenze che si alzavano dalla terra che lo aveva mandato a Palazzo Madama.

Nessuna contrapposizione tra la sua figura e quella di David Sassoli. Anzi totale sovrapposizione: entrambi eletti anche grazie alla terra di Ciociaria; entrambi ce ne hanno fatto sentire orgogliosi; nessuno di loro è fuggito quando è stato chiamato. Proprio per questo li abbiamo voluti accostare. E grazie ad Angelo Ruggero e Norberto Venturi per avere chiesto di evidenziarlo.