Via al Taddeo I, inizia l’era del centrodestra a Formia

L'insediamento della nuova amministrazione comunale di Formia. Qualche coda polemica dopo il voto. Ma tutto procede secondo i programmi. Cardillo Cupo presidente d'Aula. De Meo né consigliere né assessore: va al corso ufficiali.

Parafrasando Sandro Ciotti  gli spalti erano al limite della capienza: la sala “Ernesto Ribaud” del palazzo Municipale di Formia era come nei giorni delle feste per l’esordio della nuova amministrazione guidata dal sindaco Gianluca Taddeo.

Eleganti, reduci da barbieri, parrucchieri ed estetiste, gli esordienti avevano sul volto la classica tensione del primo giorno. Ad aiutarli a sciogliere l’emozione illustrando “come si fa” è stato il segretario generale del comune, l’avvocato Alessandro Izzi.

L’unico a non avere bisogno né dei consigli né di un antidoto contro l’emozione è stato il sindaco Gianluca Taddeo: veterano della sala Ribaud, signore indiscusso delle preferenze ormai da anni, predestinato alla fascia tricolore.

La coda delle elezioni

La nuova maggioranza (Foto Pietro Zangrillo)

È il giorno dell’insediamento, del giuramento, della presentazione delle linee programmatiche e della giunta. Ma è anche il giorno del collaudo della nuova maggioranza: il test sarà l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale. Nulla è scontato: tanto per fare un parallelo, a Sora dove si è votato negli stessi giorni di Formia, in settimana l’elezione del Presidente è slittata d’una decina di giorni. (leggi qui Presidenza del Consiglio, Baratta si ritira. Tutto da rifare).

C’è spazio per un’ultima coda velenosa della campagna elettorale. Il candidato sindaco sconfitto al ballottaggio Amato La Mura rompe tre settimane di silenzio: annuncia che intende chiedere al Tar una verifica sulla regolarità del ballottaggio del 17 e 18 ottobre. Il sindaco Gianluca Taddeo, fedele alla massima “Chi vince governa, chi perde resta a contare“, manda a dire “Ben venga questo ricorso delle minoranze così potrà aumentare il nostro vantaggio”.

Fine del sipario.

Da Pasquale a Pasquale

Pasquale Cardillo Cupo (Foto Pietro Zangrillo)

Cominciano i lavori. Bisogna eleggere il presidente d’Aula. Nella scorsa consiliatura era Pasquale Di Gabriele. Ora c’è un accordo in maggioranza: la carica andrà a Pasquale Cardillo Cupo di Fratelli d’Italia.

Per l’insediamento però presiede il consigliere anziano, cioè quello con il maggior numero di preferenze. Sorpresa. Il segretario Izzi ha chiamato il capogruppo leghista  di “Prima FormiaAntonio Di Rocco: è toccato a lui presiedere la prima parte della seduta e non alla più votata in assoluto il 3 e 4 ottobre scorsi, la forzista Tania Forte. Come mai? L’ha imposto il Regolamento dell’Assemblea: per determinare il Consigliere più votato bisogna addizionare i voti personali a  quelli complessivi della lista d’appartenenza. E Di Rocco ha distanziato l’architetto Forte.

Stretta di mano di circostanza con il sindaco e via con le operazioni per eleggere Pasquale Cardillo Cupo. L’indicazione di voto era stata espressa da uno dei capogruppo di maggioranza, Luigi Rossi. Ha proposto all’opposizione di condividere quell’indicazione. Proposta restituita al mittente dall’ex sindaco Paola Villa e  dal capogruppo del Pd Luca Magliozzi:  “Ci chiedete senso di responsabilità imponendo il vostro candidato. Pur di rispettare gli equilibri interni della nuova maggioranza precludete subito la possibilità di dar vita ad un confronto più ampio. Peccato”.

All’atto pratico? Il penalista ha dovuto attendere la terza votazione per essere eletto, cioè quando bastava la maggioranza relativa dei voti: 16 contro le 9 schede bianche delle opposizioni; nelle prime due chiamate servivano i due terzi dei voti: 17.

Il Luogotenente se ne va

Il sindaco Gianluca Taddeo

Altra sorpresa, al momento della convalida degli eletti. Abile a conquistare 598 preferenze nella lista di Forza Italia, il  luogotenente dei carabinieri Pietro De Meo ha rassegnato le dimissioni da consigliere comunale, ruolo che tornava a rivestire a distanza di 13 anni dopo essere stato due volte primo dei non eletti tra gli azzurri.

Pietro De Meo era destinato a diventare assessore alle Politiche sociali. Invece c’è il colpo di scena: lascia il Consiglio prima ancora che ci sia la convalida dell’elezione. Ha vinto “la scorsa settimana” un concorso interno all’Arma per diventare sottotenente al termine di un corso che “inizierò giovedì prossimo a Rieti. Non avrei potuto garantire né all’Aula né alla giunta l’impegno necessario”.

Un tempismo perfetto. Il luogotenente ha un contenzioso tuttora pendente, contro il Comune in materia urbanistica; il che avrebbe messo in discussione la sua convalida. Così invece non si pone nemmeno il problema. In Giunta andrà la dottoressa Rosita Nervino, responsabile di un’associazione di Santi Cosma e Damiano “fortemente impegnata nel sociale”.

Un vice sindaco per i Fratelli

La nuova giunta Taddeo

A proposito di giunta. Il vice sindaco è Giovanni Valerio, portavoce comunale di Fratelli d’Italia. Si occuperà di Turismo. È una significativa affermazione politica di Cardillo Cupo. Grazie ai suoi 608 voti, un terzo dell’intera lista di Fdi, ha centrato tre risultati in un sol colpo: la Presidenza del consiglio, l’incarico di vice sindaco e la disponibilità di un Gruppo consiliare formato da tre esponenti.

Le altre nomine assessorili. La lista del sindaco, che ha conservato la pesante delega all’Urbanistica, ha espresso in Giunta due debuttanti assoluti: l’avvocatessa Chiara Avallone, la prima dei non eletti  con 178 voti. Si occuperà di Attività Produttive e Affari generali

Vicino  al neo sindaco di Formia è anche il nuovo possessore delle chiavi delle cassaforte del comune: Francesco Traversi è figlio d’arte, non è stato personalmente impegnato nella campagna elettorale conclusasi il 18 ottobre. È riconosciuto come un valido professionista nel settore contabile e finanziario, ha ottenuto le deleghe al Bilancio, Entrate e Patrimonio

Tutto confermato invece per il ritorno in Giunta di Eleonora Zangrillo (Forza Italia) forte di 430 voti personali.  L’imprenditrice, dopo quattro anni, tornerà  a fare l’assessore ai Lavori Pubblici, transizione ecologica, mobilità sostenibile, data management e sport. 

Nelle previsioni anche la nomina ad assessore alla cultura, pubblica istruzione, gestione impianti sportivi di Fabio Papa. È risultato il primo dei non eletti della lista “Periferie al centro” che ha mandato in consiglio Marco Bianchini.  

Un po’ di numeri

Il varo della Giunta ha irrobustito la presenza politica nella maggioranza del capogruppo di Forza Italia alla Regione Lazio Pino Simeone. Gli sono politicamente molto vicini i primi due non eletti azzurri che sono già entrati in consiglio al posto di Eleonora Zangrillo e Pietro De Meo. Il primo è un volto storico del calcio formiano: l’ex direttore sportivo del Formia militante in serie C/2 Antonio Miele. Il secondo è il giovanissimo Stefano Ciccolella, figlio di Erasmo, assessore ai Lavori Pubblici nell’ultima Giunta di centro destra guidata nella consiliatura 2008-2013 dal compianto senatore centrista Michele Forte 

Infine altri numeri. Quello di Formia è un consiglio nuovo  quasi per la metà. Dodici sono i consiglieri esordienti (De Meo, Di Nitto, Antigiovanni, Rossi, Ciccolella, Nocella, Benocci, Arnone, Magliozzi e Carta). Per i rimanenti 13 (il sindaco Taddeo, Forte, Scarpellino, Miele, Zannella, Cardillo Cupo, Bianchini, La Mura, Di Rocco, Merenna, Riccardelli e Villa) si tratta di un ritorno nel massimo consesso civico

Il consiglio rinnovato il 3 ed il 4 ottobre è colorato di rosa. Quasi un terzo del consiglio è formato da donne. Quattro sono alla prima loro prima esperienza (la vice presidente d’aula Caterina Nocella, Ilaria Benocci, Renata Ranucci e Imma Arnone), tre sono state brave a tornavi: Tania Forte, Caterina Merenna e Paola Villa. L’alfa e l’omega ma  a termini invertiti…