Zingaretti e Ottaviani, l’importanza di chiamarsi Nicola

Nicola Zingaretti ha già iniziato la campagna elettorale. Il tour de force in provincia di Frosinone dell’altro giorno è indicativo: sicurezza, sanità, lavoro. I temi sono questi. Ma siccome il contesto regionale è unico, è chiaro che in questo momento il fronte più caldo (climaticamente e politicamente) è quello di Roma.

La decisione di prorogare fino al primo settembre i prelievi dal lago di Bracciano ha un suo perché anche strategico: evitare che Virginia Raggi e i Cinque Stelle possano dire che il Governatore ha determinato la turnazione nella Capitale.

Con Zingaretti a Roma c’è sempre l’assessore regionale Mauro Buschini, mentre in Ciociaria l’altro giorno al suo fianco figuravano il consigliere regionale Marino Fardelli e il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Non c’è dubbio: le prossime elezioni regionali saranno decisive, Zingaretti vuole in campo tutti. Non ci saranno posizioni blindate.

Nel consiglio comunale di Frosinone Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi (Pd) sono probabilmente quelli oggi più vicini alle posizioni di Zingaretti, anche sulle alleanze con le altre forze del centrosinistra. Non daranno tregua a Nicola Ottaviani e Cristofari lo ha fatto capire subito. Può anche darsi che Venturi possa essere candidato alle regionali nella lista civica di Zingaretti.

Nicola Ottaviani sta cercando in ogni modo di capire se esiste una via normativa per aggirare l’ostacolo dell’ineleggibilità, perché alla presidenza della Regione gli piacerebbe candidarsi. Però lo Statuto regionale non dà spazi interpretativi in tal senso. Comunque la questione non è ancora chiusa.

Zingaretti però ha già elaborato il piano strategico: a Roma attacco un giorno sì e l’altro pure alla Raggi, a Frosinone l’obiettivo è dimostrare che l’armata di Nicola Ottaviani (punta di diamante del centrodestra regionale) non è invincibile. Il presidente della Regione potrebbe “arruolare” anche Stefano Pizzutelli di Frosinone in Comune: uno che passa al setaccio tutte le carte. Uno politicamente rognoso.

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