Zingaretti: «Via lo stabilimento Saf, diventerà Fabbrica dei Materiali»

Il primo colpo di scena lo ha tirato fuori all’inizio della conferenza stampa: presenti circa 400 amministratori e decine di giornalisti, l’assessore Mauro Buschini dice che a nessuno è stata data la classica cartellina con le note stampa e le slide con cui illustrare l’iniziativa. Proprio in quel momento a tutta l’aula trilla il cellulare: un messaggio Whatsapp ha appena recapitato il comunicato, le slide, i moduli. Senza sprecare un foglio né una goccia d’inchiostro. «Il risparmio per l’ambiente è anche questo» dice l’assessore Buschini.

 

I DUE BANDI

Tutta quella gente l’ha convocata per annunciare 58 milioni di euro con cui finanziare il compostaggio e la creazione delle isole ecologiche. Lo prevedono i due bandi presentati nelle ore scorse nella sede della giunta insieme al presidente della Regione Nicola Zingaretti.

La Regione Lazio metterà a disposizione dei Comuni i fondi. Finanzierà l’acquisto di attrezzature per il compostaggio e la costruzione di isole ecologiche. Insomma: dai rifiuti umidi sarà estratto compost da usare come fertilizzante direttamente dai cittadini che faranno l’autocompostaggio. In pratica: io porto un sacchetto di immondizia e lo infilo nel macchinario, dall’altra parte ritiro un sacchetto di fertilizzante per le piante di casa.

E se uno non ha le piante? I Comuni potranno impiegarlo per le loro aree verdi.

La rivoluzione punta a coinvolgere i cittadini: fare in modo che siano incentivati a portare lì i loro rifiuti anziché farli ritirare dalle ditte. Così, chi farà uso degli impianti potrà ottenere, con le modalità che saranno decise dai Comuni (come delle card da ‘strisciare’ prima di gettare la spazzatura), dei premi sulla tariffa dei rifiuti. Ed i Comuni stessi abbattendo i costi potranno abbassare la ‘bolletta’ ai cittadini.

Il primo bando stanzia 36 milioni di euro, di cui 1,6 milioni di euro per un progetto pilota da realizzare a Roma.

Gli interventi prevedono la diffusione delle compostiere domestiche e delle compostiere di comunità per la riduzione dei rifiuti organici da inviare a smaltimento.

Con il secondo bando si promuove e incoraggia invece la realizzazione di centri di raccolta e isole ecologiche a sostegno della raccolta differenziata porta a porta. Il bando stanzia 22 milioni di euro, che potranno essere utilizzati dai Comuni del Lazio, singoli o associati, per offrire ai cittadini un servizio permanente da utilizzare per conferire rifiuti ottenendo sconti sulla tariffa.

 

DOVE SI RISPARMIA

Con questi due bandi la Regione Lazio punta a sviluppare, è stato spiegato, lo sviluppo di una impiantistica «pubblica, moderna, sicura, leggera ed efficiente» per il trattamento dell’organico, aiutando i Comuni, specie quelli medio-piccoli, a risolvere la gestione dei rifiuti umidi trattenendo la risorsa sul territorio ed eliminando il costoso trasporto.

Infatti, su circa 40 milioni spesi dai Comuni nel 2016 per portare i rifiuti altrove, 10 sono costi di trasporto. A regime si punta ad affidare all’autocompostaggio comunale almeno 100.000 tonnellate all’anno di rifiuti umidi con un risparmio economico atteso di circa 80 milioni di euro all’anno dal 2020.

C’è poi la questione dei lavori. Gli impianti, stando ad una stima dell’assessorato, potranno sviluppare in media due posti di lavoro ciascuno per manutenzione e gestione.

«Oggi abbiamo lanciato una grande sfida insieme a tutti i sindaci della nostra Regione: entrare nel vivo della svolta green nella gestione dei rifiuti della nostra Regione» ha detto Nicola Zingaretti. E’ stato il governatore a provare per primo il nuovo macchinario: ha inserito un sacchetto di rifiuti, per poi vedere uscire dal lato opposto il prodotto finale, simile a terriccio.

Il processo di trasformazione, nella realtà, dura circa 40 giorni. «I cittadini nei Comuni potranno conferire direttamente l’umido per poi trovare materiale già utilizzabile dopo alcuni giorni – ha aggiunto il governatore – Quindi salta totalmente un ciclo di rifiuti e l’umido ora diventa a Km zero, sotto casa con risparmio di costi e una riduzione possibile della Tari fino al 15%. È una svolta rivoluzionaria – ha concluso – che noi applicheremo con altre grandi innovazioni».

 

BYE BYE SAF

Il governatore annunci anche  la rivoluzione dei Tmb: gli impianti come quello Saf di Colfelice, nei quali vengono raccolte le spazzature e fatte essiccare, recuperando le materie, generando combustibile per produrre energia nei termnovalorizzatori, mandando a discarica solo ciò che rimane.

Nei Tmb resteranno solo le mura esterne: all’interno cambierà tutto o quasi. Verranno impiegate nuove e più moderne tecnologie.

«Da settembre approveremo una serie di provvedimenti per un totale revamping di tutta la rete dei Tmb regionali che andranno tutti modernizzati non solo per portare le tecnologie più moderne, ma anche per puntare a una impiantistica che non produce una differente forma di rifiuto, ma materiale utilizzabile».

Il piano prevede un cambiamento radicale di tecnologia «Gli attuali impianti – ha spiegato Nicola Zingarettisono stati utili. Ma sono tecnologie di cui non siamo più soddisfatti. Per questo ci sarà una totale riconversione con incentivi economici: saranno stabilimenti di rigenerazione di materiali utilizzati. La rete di Tmb ci ha salvato, ma insieme a una svolta come quella sul compostaggio, oggi presentato, anche sulla rete dei tmb vogliamo portare in tutto il Lazio le più moderne tecnologie. Su questa scelta diventiamo la regione leader».

C’è la questione dei tempi. Quando, tutto questo? «I tempi saranno più brevi possibile – ha proseguito Zingaretti – dovremo parlare con i proprietari degli impianti, chi li vuole deve cambiare. Dobbiamo allontanarci da un modello basato su inceneritori e di discariche. Le tecnologie ci sono e la rete dei tmb del Lazio è importante – ha concluso – ma prima di trovarci di fronte ad altre emergenze vogliamo anticipare, impostare e promuovere una rivoluzione dei tmb regionali che hanno bisogno di una grande innovazione».

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