Incroci e quota salvezza, tre mesi da giocare tutti insieme

Da venerdì prossimo fino al 24 maggio i 3 mesi decisivi per conquistare la salvezza. Servirà la massima compattezza tra tutte le componenti. Decisivi gli scontri diretti, già 4 nella prossima giornata

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

Non c’è tempo per pensare ai rimpianti, ai ‘se’ e ai ‘ma’, all’amaro che ancora pervade la bocca dopo che per 95’ il Frosinone ha tenuto testa alla Juventus a casa sua. Non c’è tempo perché inizia un altro campionato. Quello decisivo. Da venerdi sera 1 marzo a venerdi sera del 24 maggio, poco meno di 90 giorni per uscire indenni da un campionato di Serie A che è come una palude vietnamita, con trappole, insidie e pure fuoco amico disseminati ovunque. Servirà l’apporto di tutti, a cominciare da quello dei tifosi che finora sono stati impagabili anche fuori casa.

Ma serve lo scatto, come servirà dagli 11 uomini in campo. A cominciare dalla prossima in casa con il Lecce. Il ‘Benito Stirpe’ dovrà essere lo stadio nel quale nessuno al di fuori dei sostenitori del Frosinone potrà sentirsi padrone in casa di altri. In ballo c’è la permanenza nell’Olimpo del calcio nazionale.

Tutti gli incroci, la prossima fa il pieno

Eusebio Di Francesco

Dieci scontri diretti per la corsa-salvezza nelle prossime 4 giornate di campionato e ben 4 sfide in programma nel prossimo turno. E’ in questo arco di tempo che verrà fissata in linea di massima la griglia nella parte bassa della classifica. Il campionato di serie A entra nell’ultima tornata, 12 partite dalla prossima giornata fino al 26 maggio con la sola pausa per le nazionali a cavallo tra la 27.a e la 30. giornata.

Per il Frosinone sono 2 gli scontri diretti consecutivi. I giallazzurri iniziano domenica con il Lecce in casa. E sempre domenica giocano Verona-Sassuolo e Empoli-Cagliari. Sabato il prologo con Udinese-Salernitana. E’ il turno con il maggior numero di scontri diretti nel mese di marzo. Si prosegue alla 28.a con Cagliari-Salernitana in programma sabato 8 marzo in contemporanea con Sassuolo-Frosinone. La domenica si gioca Lecce-Verona mentre l’Empoli viaggia alla volta di Milano contro i rossoneri e l’Udinese in casa della Lazio. Alla 29.a l’unico scontro diretto vede di fronte Salernitana-Lecce, in programma il sabato. Nell’anticipo del venerdi sera l’Empoli a Bologna. Quindi chiudono il turno il Frosinone che ospita la Lazio, il Verona che riceve il Milan, il Sassuolo che va in casa della Roma e l’Udinese che va a far visita al Torino.

Sulemana e Nandez del Cagliari (Foto: Federico Proietti © Ansa)

Alla 30.a giornata i tre scontri diretti sono Cagliari-Verona e Sassuolo-Udinese, la Salernitana viaggia a Bologna, l’Empoli va in casa dell’Inter e il Lecce riceve la Roma. Completa il quadro il Frosinonein casa del Genoa. Povera di scontri diretti (appena 1) la 31.a ma delle potenziali squadre in lotta per non retrocedere 6 giocano in casa (Cagliari-Atalanta, Empoli-Torino, Frosinone-Bologna, Verona-Genoa, Salernitana-Sassuolo e Udinese-Inter) e 1 viaggia (Milan-Lecce). Alla 32.a scontro diretto Lecce-Empoli e poi Atalanta-Verona, Inter-Cagliari, Lazio-Salernitana, Napoli-Frosinonee Udinese-Roma.

Quindi la 33.a con Cagliari-Juve, Empoli-Napoli, Salernitana-Fiorentina, Sassuolo-Lecce, Torino-Frosinone e Verona-Udinese. Per la squadra di Di Francesco arrivano, infine, 3 scontri diretti nelle ultime 6 giornate: alla 34.a Frosinone-Salernitana, alla 35.a Empoli-Frosinone e alla 38.a Frosinone-Udinese. Nel bel mezzo, sparsi qua e là tanto per gradire, il Napoli al ‘Maradona’ alla 32.a, l’Inter al ‘Benito Stirpe’ alla 36.a, il Monza in trasferta alla 37.a.

La quota da tenere d’occhio

Tchatchoua del Verona e Brescianini (Foto: Emanuele Pennacchio © Ansa)

Restando in tema di salvezza, analizziamo la quota delle ultime 10 stagioni. Tranne che per gli ultimi due campionati (salvi a 31 punti), per il resto si è sempre attestata tra i 34 e i 39 punti. Nella stagione scorsa si è salvato il Verona allo spareggio con lo Spezia, entrambe avevano chiuso a 31 punti. L’anno precedente (2021-’22) la Salernitana pur perdendo 4-0 in casa con l’Udinese (e il particolare che somma ai friulani anche l’ultima giornata di campionato deve indurre il Frosinone a riflettere e ad accendere tutti i sensori di pericolo) si salvò perché il Cagliari non riuscì a battere il Venezia (0-0) già retrocesso.

Dal campionato 2020-’21 a ritroso la quota-salvezza si è alzata. Nella stagione 2020-’21 si salvò il Torino con 37 punti, nel 2019-’20 il Genoa con 38 punti e l’anno precedente (2018-’19) ancora i grifoni ottennero la permanenza in A grazie alla classifica avulsa con l’Empoli con 38 punti. Sempre 38 punti furono necessari alla Spal nel 2017-’18 mentre nel 2016-’17 a salvarsi fu il Crotone con 34 punti. Nel 2015-’16 a salvarsi fu il Palermo con 39 punti, nel 2014-’15 l’Atalanta (37 punti) e per chiudere il decennio di campionati, nel 2013-’14 salvo con 34 punti il Sassuolo allenato proprio da Eusebio Di Francesco.

Il capitano della Salernitana Candreva (Foto: Massimo Pica © Ansa)

Proviamo a fare una proiezione analitica delle ultime tre in classifica (Salernitana. Cagliari e Verona), comunque è legata al loro cammino attuale. I granata hanno una media di 0.52 punti a partita, proiettato nelle 12 partite che restano potrebbero arrivare a 19-20 punti; i sardi e i veneti alle media attuale di 0.8 a partita potrebbero arrivare a 30 punti.

L’Inter fa corsa a sé, la Roma dimentica Mou

Barrenechea, Lautaro Martinez e Mkhitaryan

La Roma dimentica l’era-Mou, rifila 3-1 al Torino con un Dybala in formato-monstre e si piazza a -4 dalla zona Champions. Nel primo dei due posticipi della 26.a giornata, i granata penalizzati dalle amnesie di Vanja Milinkovc Savic e di Masina. Quanto a De Rossi gongola giustamente e la sponda giallorossa di Roma si gode il magic-moment. Crolla invece la Lazioa Firenze, il 2-1 non rende merito allo strapotere della squadra di Italiano che vince 2-1, colpisce 3 legni su azione e un palo su rigore, sbaglia gol fatti e devasta una Lazio allo sbando tecnico e tattico.

Non fa più notizia l’Inter che con il 4-0 di Lecce raggiunge i 63 gol realizzati con 21 vittorie, 3 pareggi e 1 sola sconfitta. Apre Lautaro, raddoppia Frattesi che poi manda in gol l’argentino e quindi chiude la pratica de Vrij. Lecce a + 1 dal Frosinone, praticamente mai in partita. Ma la forza dei neroazzurri è semplicemente devastante.

Frena Pioli, gongola Thiago Motta

Leao tornato al gol dopo 16 giornate (Foto: Federico Proietti © Ansa)

Batte il passo il Milan in casa con l’Atalanta, nemmeno un Leao in gol dopo 16 giornate permette alla squadra di Pioli di avere ragione dell’Atalanta che trova il pareggio su rigore concesso per un tocco di Giroud in area su Holm e realizzato da Koopmeiners. Rigore-sì-rigore-no, a fine gara la consueta polemica per un penalty probabilmente concesso perché il Var ha visto Holm mettersi le mani al volto con furbizia mentre il colpetto del francese gli sfiora la spalla.

A 5 punti dai rossoneri preme il Bologna che batte 2-0 il Verona e sopravanza di 2 punti la stessa Atalanta. La Motta-band gioca bene, segna e sogna. E poi occupa con tanti uomini l’area di rigore: ben 33 dei 39 gol realizzati dentro l’area.

Non suonano le… campane

Pippo Inzaghi

In coda non funziona ancora la cura-Liverani, la Salernitana perde 2-0 in casa con il Monza e a fine partita l’ad granata Milan non le manda a dire a nessuno, compreso il tecnico che dovrà dare risposte già da Udine alla prossima. Aleggia il quarto cambio di panchina, con il ritorno di Pippo Inzaghi. Singolare il silenzio del ds Sabatini nella vicenda, lui che era stato il fautore dell’avvicendamento.

Cambio di panchina che non regala sorrisi al Napoli. Calzona incassa un altro 1-1, dopo quello di Champions col Barcellona dolce c’è quello di Cagliari ma il sapore è diverso: amarissimo. Ancora in gol Osimhen, gli azzurri sprecano di tutto sul vantaggio e la buona stella di Ranieri porta al pareggio firmato da Luvumbo al 95’ ma la difesa del Napoli è horror. Per Calzona il problema sarebbe mentale ma evidentemente non ha studiato col suo staff le rimonte dei sardi, nel frattempo si apre il caso Kvaratskhelia ancora sostituito e uscito con il broncio.

Alessio Dionisi esonerato dal Sassuolo

Un gol da cineteca di Retegui e il raddoppio di testa da parte di Bani permettono al Genoa di uscire definitivamente dai margini della bagarre-salvezza mentre l’Udinese resta al palo, a pari punti con il Frosinone che dovrà ospitare i friulani all’ultima giornata. Salta un’altra panchina ed è quella del Sassuolo (Dionisi esonerato, promosso dalla Primavera Bigica), sconfitto in casa in pieno recupero dall’Empoli (2-3) grazie ad un colpo di testa su punizione. Tutti i gol arrivati da palla inattiva, compresi 2 calci di rigore. Per il neo allenatore degli emiliani avvio in casa col Napoli mercoledi e poi domenica scontro salvezza con il Verona.