Entrambi vengono da esperienze importanti e riconoscibili: Dc e Forza Italia il primo, Pci e Ds il secondo. Saranno sostenuti da coalizioni dominate dai partiti. Un duello diverso rispetto a quello degli ultimi anni.
Opinioni
Le opinioni ed i commenti, i corsivi, i punti di vista, meglio se di matrice contrapposta. Per contaminarci con le idee che non sono le nostre
Dopo le opere pubbliche realizzate in questo quarto di secolo da Ottaviani ora e da Marzi in precedenza, il futuro sindaco di Frosinone ha una sola possibilità per non rimanere schiacciato. Cambiare del tutto la prospettiva. E dare un ruolo ed una dimensione del tutto diverse al capoluogo
Il presidente del Cassino, stanco delle offese personali sui social, annuncia l’addio alla società. “Le critiche le accetto ma non la maleducazione”. Una decisione sofferta che apre scenari imprevedibili e mette in evidenza il malessere di quei dirigenti che investono denaro a fondo perduto e tante volte ricevono in cambio solo insulti.
Con chi ce l’aveva il prefetto Ignazio Portelli. A chi era rivolto il messaggio lanciato durante la cerimonia del 4 Novembre. C’è molto su cui riflettere. E vigilare.
L’ultimo messaggio del prefetto di Frosinone. La Ciociaria è terra di mafia e di camorra. Dove tutti hanno fatto finta di non sapere. Perché conveniva così. C’è stato silenzio. A ridosso della complicità
La nuova se del del Comune di Frosinone non è solo un fatto amministrativo. Ma ha anche un forte significato. Politico e simbolico. Il Green Pass: la Ciociaria ha detto si, senza se e senza ma. La grande ambiguità delle Province
C’era chi era sicuro di stravincere le elezioni. Perché aveva una marea di Like. È uscito dalle urne con… un pugno di voti. I Partiti non hanno trainato, un terzo degli elettori non si è presentato ai seggi. E sulle sconfitte il Pd deve settere di nascondere la polvere sotto al tappeto
Il vice segretario Pd del Lazio ricorda al suo Partito che ha confermato tutti i Comuni che governava, tranne due. Ma ha vinto a Monte San Giovanni C. e Fumone. I toni fuori luogo. La sede del confronto. E l’unità da garantire ora al ballottaggio
Tra un giorno e mezzo il tentativo sarà quello di arrampicarsi sugli specchi. Di trovare cavilli da Azzeccagarbugli per provare a far credere che alla fine nessuno ha perso. In realtà le cose non stanno così. Ecco le cose che tra poco ci diranno le urne
Francesca Re David è la leader Fiom-Cgil. In queste ore ha detto “Vediamo il rischio che ci sia un disimpegno di Fca dall’Italia”. AGC pone lo stesso problema: il costo dell’energia. La proposta di Unindustria: un termovalorizzatore. Donato Robilatta dice “Bene: ma a Zingaretti sono fischiate le orecchie?”
I leader arrivano ancora in provincia di Frosinone. Ma lo scenario è del tutto diverso da quando arrivavano gli Andreotti o i D’Alema ed i Berlusconi. È cambiata la gente, cambiato il territorio con la sua economia. Ed i Partiti giocano a nascondino. Per questo nessuno è in grado poi di rappresentare i nostri problemi lì dove si decide davvero
Il caso Stellantis esploso in settimana mette in luce un’emergenza nuova. La parola chiave è delocalizzazione. Ma la politica locale sembra non saperne niente
L’analisi di un guru dell’ambiente come Stefano Ceccarelli. I No hanno senso se a seguire ci sono dei Si in alternativa concreti. Troppi sono rimasti ad un’idea di ambientalismo che andava bene nel Novecennto. L’inutile conflitto sul metano green. La necessità di informare bene. E far conoscere. Perché le risposte ci sono
La Asl di Frosinone si è trasformata nei mesi della pandemia. E ora è un ‘caso scuola’ per la Bocconi. Fazzone manda un segnale chiaro sulla sfida per le Comunali di Frosinone. Dalle quali dipenderà molto del futuro. Intanto il M5S diserta le Comunali: spariti del tutto
Fino a Firenze solo occasioni. A sud di Grosseto solo pretesti per creare polemiche. Ecco perché siamo sempre più arretrati. E perché rischiamo di vedere sfumare occasioni. Colpa anche di sindaci rimasti ancorati agli schemi degli anni Settanta senza rendersi conto che è passato mezzo secolo
La proposta lanciata nelle ore scorse dal presidente di Unindustria Cassino è dirompente. Non perché passa per i termovalorizzatori. Ma per tutto ciò che significa per il sistema industriale, non solo dell’intero Lazio. Ma per tutto il Paese. E la politica, come sempre, è in ritardo e resta muta
Alla fine le candidature sono state presentate. Mettendo a nudo la debolezza dei Partiti e le loro divisioni. Ognuno si preoccupa di rinsaldare la propria base di consenso più che il Partito.
Non deve meravigliare quanto sta accadendo in questi giorni a Sora. È il risultato di anni fatti da strappi, lacerazioni, vendette, assenza di dialogo. In tutta la provincia.
È il ticket Vincenzo Zaccheo-Matilde Celentano l’indicazione dei vertici nazionali di FI, FdI e Lega per la candidatura di centrodestra a sindaco di Latina. Zaccheo (sindaco dal 2002 al 2010) correrebbe come sindaco e Celentano come vice. Un modo quindi salomonico per mettere d’accordo i partiti. Manca – come sempre – l’ufficialità. A tarda sera dovevano terminare di esprimersi gli alleati a livello locale
Il Lazio in questi anni è diventato più attrattivo e maggiormente competitivo. Ora anche il sistema industriale deve battere un colpo e far vedere di che pasta è fatto.