La professoressa Zaccardelli ed i suoi gomitoli. Perché c’è stato un tempo nel quale alle scuole medie si imparava a cucire ed avere buone maniere. I maschi e le femmine si dividevano all’ora di Applicazioni Tecniche ed Educazione Fisica. E lei…
Racconti in Bianco e Nero
I Racconti in Bianco & Nero di Fausta Dumano con gli scatti dell’Archivio Piero Albery, per raccontare un’epoca dimenticata troppo in fretta.
La bella Donatella e la famiglia dei Loyola. Anche con un jeans ma sembrava che sfilasse. Il suo arrivo in piazza non passava mai inosservato. Protagonista dei nostri giovani anni spensierati
Nato a Trapani, arrivò in Ciociaria dopo avere vissuto a Milano. Stragista di cuori, amò davvero solo la sua macchina fotografica. Con la quale Piero Albery ha immortalato una generazione. Permettendoci di dire: ‘Eravamo felici e non lo sapevamo’
Zio Marcello Iafrate il generoso, appena lo incontravi era un must che ti offrisse consigli e un aperitivo.
Un altro tenero ricordo dell’Insognata Fausta Dumano: le suore all’asilo, al catechismo, che parlano tante lingue e riparano le bambole. E sciolgono i voti.
Don Emilio Iafrate, il parroco e l’insegnante. L’educatore e l’organizzatore di tante iniziative. Il confidente ed il suggeritore. Il politico nell’ombra e l’uomo. I tanti volti di un religioso che ha segnato una generazione.
Il bel Silvano, del quale una generazione intera si è innamorata. E che sussurrava s’agapo, ti amo in greco. La triste storia di un incidente accaduto una mattina. Che mise fine ai sogni che sfondavano i soffitti
La corriera, per più di una generazione, è stato un crocevia importante: di emozioni, di speranze, di incontri, di amori, di comunicazione che oggi non esiste più. Con la testa sempre sullo smartphone siamo diventati incapaci di comunicare, di emozionarci, amiamo anche in maniera diversa
Lucia, la signora del Bar Sport. Ricordi in bianco e nero di un mondo ormai sbiadito. “Mi tiene la bambina, vado un attimo alla Posta?” Troisi che gira Splendor in paese, gli amori nati e sfioriti davanti al juke box
I ricordi in bianco e nero di Fausta Dumano. La Vespa che negli anni Settanta era il simbolo della libertà e della voglia di evadere. la paura di non superare la salita di isola del Liri in due sul sellino. Il tempo in cui tutto correva insieme ai sogni…
Il mattino in cui dalla piazza di Arpino scomparve la statua che dagli anni Cinquanta vi campeggia. Il dibattito se rimetterla o meno. Ed il grande equivoco storico. Che in pochissimi conoscono…
Ci sono donne che sembrano avere stretto un patto con il tempo. Rimaste intatte nella loro bellezza giovanile anche se ora sono nonne. Donne che hanno sfidato il tempo e le convenzioni. Ottenendo il successo, da sole, in anni in cui non era così scontato. Come Angela…
I ricordi in Bianco e Nero di Fausto Dumano. Il film Scandalo, che negli anni Settanta suscitò tante discussioni in paese. Erano gli anni del divorzio e del referendum. Le donne furono fondamentali
Gli anni Ottanta. I capelli ricci facevano outfit. E bisognava averli: tanti, vaporosi. Erano gli anni delle labbra rosse e di un partiolare effetto intorno agli occhi. Astrolabia incarnava con naturalezza tutto questo.
Era la prof ala quale affidavi le tue angosce. Quella con cui festeggiavi un successo. O elaboravi una sconfitta. Non staccava mai: passeggiava con gli studenti, parlava con loro. Il mito della prof Emilia Rea.
C’era un tempo in cui i giocattoli erano progettati e costruiti per durare. E quando si rompevano… c’era Giorgetto con il suo negozio sul corso Tulliano. Dove trovavi anche…
In un album di ricordi in bianco e nero ci sono anche profumi a colori. Come quello della pizza al taglio di Angelone. Lo street food di un tempo.
Ci sono luoghi che non si possono raggiungere con i tacchi. E le scarpe comode non si conciliano con l’eleganza. Ma c’era un posto dove, in segreto, avveniva il cambio delle calzature.
Ilaria e la periferia di Spinaceto. Il suo legame con Arpino. La lampada Osram come punto d’incontro di una generazione. La scoperta del viaggio nel viaggio.
Le tre sorelle Ciccarelli, il filo del destino, le caramelle Rossana nella borsa… C’era chi le vedeva passare e giocava i numeri al lotto