Ecco le nuove Giulia e Stelvio

Durante il primo incontro dell'Osservatorio nazionale a Torino, sono stati presentati i nuovi modelli elettrici Giulia e Stelvio di Stellantis. Il cambiamento rispecchia l'industria automobilistica in crescente movimento verso la sostenibilità ed elettrificazione. Questi modelli, insieme ad altri progetti innovativi di elettrificazione e ai cambiamenti in corso negli stabilimenti italiani di Stellantis, dimostrano la determinazione dell'azienda di rimanere in prima linea in questo settore in evoluzione.

I nuovi modelli per lo stabilimento Stellantis Cassino Plant ci sono. Esistono. Sono le nuove Giulia e Stelvio elettriche. I sindacati le hanno viste oggi a margine dell’incontro che si è tenuto a Torino: il primo incontro dell’Osservatorio nazionale, durante il quale è stata illustrata la situazione di Stellantis in Italia.

Le funzioni di ricerca e sviluppo occupano in Italia 4.500 lavoratori, di cui circa 3000 Torino, 600 a Modena e 500 a Pomigliano, con i restanti nei centri più piccoli di Balocco, Trento, Bari e Melfi; 3.700 sono impiegati e 500 operai.

Ma soprattutto nel corso del primo incontro dell’Osservatorio nazionale a Torino, sono stati presentati i nuovi modelli elettrici Giulia e Stelvio dello stabilimento Stellantis di Cassino. Questa importante svolta riflette la crescente tendenza dell’industria automobilistica verso la mobilità sostenibile e l’elettrificazione.

Situazione e Innovazioni

Gli stabilimenti italiani di Stellantis svolgono un ruolo chiave nelle operazioni globali dell’azienda, con 4.500 dipendenti impegnati nelle attività di ricerca e sviluppo. Le eccellenze nazionali comprendono progettazione per veicoli privati, commerciali, lusso e alte prestazioni, oltre a competenze avanzate nei sistemi di freno e motori elettrici ad alte prestazioni.

L‘intelligenza artificiale è sempre più utilizzata nella progettazione digitale, sottolineando l’importanza dell’innovazione tecnologica. Il rinnovato accordo con il Politecnico di Torino evidenzia l’impegno continuo verso la formazione e la collaborazione accademica.

Il quadro di industrializzazione degli stabilimenti italiani rivela una serie di iniziative ambiziose. A Torino, la produzione di modelli Maserati e della Fiat 500 BEV si sta elettrificando, mentre Mirafiori vanta l’unità di economia circolare. Inoltre, si sta lavorando sulla piattaforma STLA Large a Cassino e sulla STLA Medium a Melfi.

Progetti significativi sono in corso a Termoli, con l’avvio della gigafactory di ACC, ed a Modena dove la sportiva MC20 sarà elettrificata nel 2025. La produzione di veicoli industriali e marini è il focus a Cento, mentre a Sevel si continua la produzione di Ducato e Ducato elettrico.

Il futuro di Cassino

Dopo la riunione di Osservatorio nazionale, i sindacati hanno visitato la Unità di economia circolare, che darà occupazione a Torino ad almeno cinquecento persone.

Poi c’è stata la tappa al centro stile, in cui sono stati mostrati due modelli Alfa full electric eredi di Giulia e di Stelvio che saranno prodotti a Cassino sulla piattaforma large, come annunciato a marzo da Carlos Tavares. Non solo: dal confronto è emerso che nello stesso stabilimento non è detto che non possano esserci ulteriori assegnazioni sulla medesima piattaforma con altri marchi.

Visti in anteprima i modelli Lancia, Jeep e DS che invece saranno prodotti a Melfi. Abbiamo concordato che ci saranno incontri in sede locale con profili più operativi e di verifica puntuale dello stato di avanzamento. Smentiti dai fatti i timori di abbandono dell’Italia da parte di Stellantis, timori avanzati a più riprese e da più parti. Vero che il settore dell’auto sta attraversando un periodo di forte transizione e certamente attraverseremo un periodo difficile di incertezze e di criticità, soprattutto a causa delle negative ricadute occupazionali del passaggio all’elettrico,

Impatto Economico e Occupazionale

Foto: Alessandro Altavilla © Imagoeconomica

Sebbene le vetture elettriche siano fondamentali per affrontare le sfide ambientali, è importante considerare l’effetto sull’occupazione. Le vetture elettriche richiedono meno ore di assemblaggio, comportando sfide occupazionali che richiederanno strategie di adattamento e riconversione per mantenere livelli occupazionali sostenibili.

Dal punto di vista commerciale, la presenza di I-Fast nel gruppo Stellantis è considerata un punto di forza, sottolineando il ruolo cruciale dell’Italia negli approcci online dei consumatori. Nonostante una quota di mercato complessiva del 33% nei veicoli privati e quasi il 50% nei veicoli commerciali leggeri in Italia, la sfida rimane aumentare la penetrazione delle vetture elettriche, attualmente ferma all’8%.

Dal tavolo è emerso che la transizione verso veicoli elettrici presenta sfide, ma il sostegno concreto del governo è essenziale. Stellantis Italia si trova al centro di una trasformazione cruciale verso la mobilità sostenibile. Nonostante le sfide, la presenza di importanti progetti di innovazione e l’impegno verso l’elettrificazione dimostrano la determinazione dell’azienda nel rimanere all’avanguardia del settore automobilistico mondiale. L’Italia, con le sue competenze e risorse, è chiamata a giocare un ruolo chiave in questa transizione, bilanciando l’innovazione tecnologica con l’attenzione alle esigenze occupazionali del settore.