Stirpe sale sul bus, vuole comprare Menarinibus

Maurizio Stirpe e Nicola Benedetto, uniti ai soci Marchesini e Gruppioni, hanno espresso interesse vincolante nell'Industria Italiana Autobus, azienda da 146 milioni di fatturato ma deficitaria, allegando un piano industriale non divulgato.

Due degli uomini della cordata Fiuggi si preparano a salire a bordo di Menarinibus, o se preferite IIA Industria Italiana Autobus. I nomi sono quelli di Maurizio Stirpe: vice presidente di Confindustria, patron della Prima Sole Components, presidente del Frosinone Calcio. E di Nicola Benedetto: suo socio in affari in Acqua e Terme Fiuggi, editore di Panorama e La Verità, proprietario di Palazzo Gattini il luxury hotel di Matera che ha fatto da set per alcune scene di 007.

Sono all’interno della cordata con Maurizio Marchesini (ex presidente di Confindustria Emilia Romagna, vicepresidente di Confindustria nazionale con delega alle filiere ed alle medie imprese) e Valerio Gruppioni (Sira Industrie). I quattro imprenditori hanno presentato una manifestazione di interesse vincolante per entrare come azionista privato nel capitale di Industria Italiana Autobus. 

Stripe sale sul bus

Una delle officine della Industria Italiana Autobus

Industria Italiana Autobus è una società da 146 milioni di fatturato, ha chiuso in perdita il 2020 con 6,4 milioni di passivo. È una società che nasce da marchi storici: deriva dalle dismissioni di Irisbus e Menarinibus, la prima era controllata dalla Cnh Industrial e la seconda da Finmeccanica. Oggi è controllata da Invitalia e Leonardo.

Ha bisogno di un piano di rilancio. Alla proposta vincolante di acquisto è stato allegato un piano industriale. Non se ne conoscono i dettagli. Si sa che prevede la permanenza di entrambi gli stabilimenti del gruppo (Bologna e Flumeri) e la produzione di autobus di nuova generazione. I dettagli verranno resi pubblici nel corso di un incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.