Pd, la soluzione De Angelis finisce sui tavoli che contano

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

L’ipotesi di una candidatura di Francesco De Angelis alla segreteria provinciale del Pd è sul tavolo del coordinatore della segreteria nazionale Lorenzo Guerini e del responsabile regionale Fabio Melilli. Soprattutto se dovesse essere avanzata con il via libera del senatore Francesco Scalia. Nulla è scontato naturalmente, ma il dibattito (soprattutto interno) ha preso quota.

Ettore Urbano proviene dalla Margherita-Ppi, è stato consigliere regionale e assessore provinciale. Dice: «Francesco De Angelis segretario? Lo dico forte e chiaro: nella linea di uno spirito unitario e di uno scatto di reni del partito, se la sintesi viene interpretata da uno dei leader vuol dire che si sta ragionando su qualcosa di importante. Sarebbe una forte assunzione di responsabilità. Si aprirebbe una nuova fase, con i due leader maggiori disposti a mettersi in gioco. Una sintesi molto alta indubbiamente, ma il cammino è lungo. I “falchi” dell’area di Scalia? In ogni contesto ci sono “falchi” e “colombe”, ma è evidente che un accordo del genere non si costruisce in pochi minuti».

Aggiunge Ettore Urbano: «Francesco De Angelis è indubbiamente una personalità carismatica. Quando uno come lui smette gli abiti di leader di una parte per diventare il garante di tutti, allora deve essere consapevole della sfida che lo attende e della responsabilità che si carica sulle spalle. Dico questo: quando dal Ppi si passò alla Margherita, realtà che coinvolse anche altre formazioni politiche (l’Udeur per esempio), in provincia decidemmo di affidarci ad un esponente come Lino Diana. La soluzione Francesco De Angelis andrebbe ad inserirsi in un solco del genere. Però è arrivato anche il momento che il Partito Democratico in provincia di Frosinone decida di archiviare una lunga fase di contrapposizione, per affrontare alcune tematiche fondamentali: sanità, acqua e trasporti innanzitutto. Poi c’è tutto il discorso del lavoro e dello sviluppo: penso alla Fiat e alle eccellenze del chimico-farmaceutico. O dell’aeronautico. È evidente che l’intero partito deve riparametrarsi in vista del congresso provinciale, ma non trovo nulla di strano che si discuta di una soluzione che veda coinvolti Francesco De Angelis e Francesco Scalia».

Insomma, si può fare. Ma il percorso rimane in salita. Lo scoglio più difficile da superare rimane sempre quello rappresentato dai “falchi” della componente di Scalia. Va pure detto però che alla celebrazione del congresso mancano meno di tre mesi, un periodo sufficientemente lungo per cercare di trovare una “quadra”. Ci sono però anche altri temi che al momento rimangono in secondo piano: le strategie per le elezioni comunali di primavera (si vota in centri come Cassino, Sora e Alatri), la politica delle alleanze e tutto il resto. In questo momento l’intesa maggiore i Democrat ce l’hanno con il Nuovo Centrodestra. Nessun dialogo con le forze della sinistra e problemi con i Socialisti.

Ad ogni modo la situazione è molto fluida e restano in campo le opzioni di Simone Costanzo e Domenico Alfieri. L’area di Francesco De Angelis e Mauro Buschini non scopre le carte e nei prossimi giorni ci saranno contatti con i referenti delle altre componenti. Il faccia a faccia tra De Angelis e Scalia non è all’o r d ine del giorno, ma…