Il nuovo amore tra i Franceschi: «Siamo solo agli inizi»

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

«Il sottoscritto ha 56 anni, Francesco Scalia 53. Siamo ancora agli inizi…». A metà tra la battuta e la provocazione: Francesco De Angelis, uno dei leader del Pd e presidente del Consorzio Asi, dice la sua sul particolare momento. Il congresso è ormai alle porte. Spiega De Angelis: «Ho sentito ragionamenti del tipo: ma come, nel Pd di Renzi in provincia di Frosinone il futuro sono ancora De Angelis e Scalia? Allora ho deciso di controllare la carta di identità e rivedere il curriculum. Che devo dire? Abbiamo iniziato presto a fare politica, il punto è questo».

Argomenta De Angelis: «Continuo a lavorare per unire il Partito Democratico. C’è bisogno di un percorso condiviso e di una soluzione unitaria. Ritengo che tutti si debbano mettere a disposizione del partito per raggiungere questi obiettivi. Ci aspetta una tornata elettorale molto impegnativa, che ormai è alle porte ».

Il nome di Francesco De Angelis circola tra i possibili candidati alla segreteria provinciale, nell’ambito di un accordo con il senatore Francesco Scalia. Rileva De Angelis: «Il mio nome gira sempre, è una sorta di ritornello. Ci sono abituato. Diciamo così: non sono candidato alla segreteria provinciale, né mi sono candidato». Ma chi potrebbe rappresentare una sintesi unitaria per la segreteria del Partito Democratico? Afferma Francesco De Angelis: «Di opinioni ce ne sono tante e diverse, è naturale che sia così. Per trovare una sintesi ognuno deve mettere da parte il proprio io. Anzi, mai come in questo momento c’è bisogno di ragionare nell’ottica del “noi”. Poi dobbiamo entrare nell’ordine di idee che il Partito Democratico è un grande partito. Trovo normale che ci sia dibattito, che la discussione sia perfino accesa».

Ma quali sono gli attuali rapporti tra i due Francesco dei Democrat? Dichiara De Angelis: «A Scalia dico: in queste settimane ci siamo sentiti, dobbiamo continuare a lavorare “testardamente” all’unità del Partito Democratico. Creando le condizioni affinché si superino veti e preclusioni. L’unità rappresenta un’opportunità per tutti. Anche per noi due. Sono convinto che non la sprecheremo, anche perché uniti siamo molto più forti, dappertutto. E ognuno può giocare al meglio la sua partita».

La presa di posizione di Francesco De Angelis lascia intendere molte cose sul piano politico. La prima: si continua a parlare di un rimpasto di governo, nell’ambito del quale Simona Bonafé o David Sassoli potrebbero essere tenuti presenti come sottosegretari. Francesco De Angelis, primo dei non eletti, tornerebbe europarlamentare. La seconda: l’unità potrebbe rappresentare una condizione prodromica per provare ad ottenere la candidatura di Scalia alla Camera come capolista. A questo punto è anche possibile che nei prossimi giorni possa esserci un faccia a faccia riservato tra Francesco De Angelis e Francesco Scalia.

Si parla dell’opzione Domenico Alfieri per la segreteria: il sindaco di Paliano e consigliere provinciale è vicino all’area di Scalia, ma ha ottimi rapporti anche con De Angelis. Il quale potrebbe dare il via libera. Restano da vedere le posizioni delle componenti di Simone Costanzo e Sara Battisti. Insomma, la partita è aperta.