Forza Italia, adesso è scontro frontale

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

A questo punto resta solo da capire se il coordinatore regionale Claudio Fazzone convocherà i vertici locali di Forza Italia a Frosinone o a Roma. Nell’uno o nell’altro caso, comunque, il faccia a faccia segnerà l’apertura di una nuova fase.

Le dimissioni da vice-coordinatore di Alessia Savo hanno dato il via ad un confronto interno che non può essere ignorato. La presa di posizione di Antonello Iannarilli vuol dire che più di qualcuno chiederà un cambio di rotta immediato.
Nel mirino dei “ribelli” c’è il consigliere regionale Mario Abbruzzese: l’attacco al coordinatore provinciale Pasquale Ciacciarelli va letto in questa chiave. Tra i punti più caldi la richiesta di Alessia Savo di dare un segnale forte, togliendo il sostegno al presidente della Provincia Antonio Pompeo, esponente di spicco del Pd. Si tratta di uno dei principali nervi scoperti.

Gianluca Quadrini, consigliere provinciale di Forza Italia, dice: «Francamente penso che la richiesta di Alessia Savo sia strumentale. La Provincia è un ente di secondo livello, dove le distinzioni partitiche lasciano il tempo che trovano. Forza Italia sta amministrando guardando soltanto al bene dei cittadini. Non ad altro. Inoltre è stato raggiunto un accordo, che intendiamo rispettare. Come può Forza Italia sostenere la reintroduzione della tassa sui passi carrabili? Prevedere la Cosap è stato obbligatorio, visto che nel 2010 era stata sospesa, non annullata. Certamente non si poteva rischiare di incorrere nel danno erariale. Se Pasquale Ciacciarelli è in discussione? Guardi, Ciacciarelli sta traghettando Forza Italia in una fase che dovrà concludersi con il congresso. Il sottoscritto non ha risparmiato critiche in passato, ma non credo che questo sia il momento adatto per polemiche e veleni. Così non andiamo da nessuna parte. Le beghe interne non interessano e confondono i nostri elettori. La riunione con il coordinatore regionale Claudio Fazzone può essere un momento di chiarimento positivo. Però dobbiamo intenderci: in quella sede non si possono portare avanti sterili personalismi che non hanno prospettiva. Peraltro è singolare che si continui a chiedere a Forza Italia di lasciare la maggioranza alla Provincia, senza mai fare accenno a situazioni analoghe in diversi enti intermedi».

Sulla situazione di Forza Italia interviene anche Marco Valeri, consigliere comunale di Ferentino. Argomenta: «Credo che sia arrivato il momento di mettere fine al teatrino politico di Forza Italia che va in scena da tempo nella nostra provincia. Mettendo da parte le solite e sterili polemiche che di fatto non aiutano, non dobbiamo mai dimenticarci che Forza Italia è nata come alternativa di governo alla sinistra, a livello nazionale e locale, con la quale non è possibile fare accordi nean- che se si tratta di enti di secondo livello».

Aggiunge Valeri: «Non è stato bello leggere sulla stampa locale di dimissioni da parte di dirigenti che da tempo militavano nel partito e che da tempo denunciavano gravi criticità all’interno del partito. Ovviamente tali denunce non sono state mai ascoltate. Questa situazione è così ridicola che il senatore Fazzone sarà costretto ad intervenire per cercare di risolvere tutto il caos che ci portiamo avanti ormai da tempo. Ma il coordinatore, che è commissario del partito, che ruolo ha in questa situazione? Se avesse agito con responsabilità e come leader adesso forse il caos di Forza Italia in provincia si sarebbe risolto e non avrebbe raggiunto i palazzi romani con l’intervento di Fazzone».

Per Valeri la strada è obbligata: «Azzeramento delle cariche di partito». Il dado è tratto, la resa dei conti appare inevitabile. Anche se potrebbe slittare a dopo le elezioni comunali.

 

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