Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di venerdì 6 agosto 2021. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore
Michele Emiliano
Il voto sul Ddl Zan dirà molte cose. Ma intanto si capisce bene per quale motivo il Governatore del Lazio non potrà mai essere un soldato semplice. Le alleanze nella Regione e la presenza di esponenti come Smeriglio, Leodori e D’Amato proietta il Lazio nell’avanguardia della sinistra.
Nicola Zingaretti ha creduto poco agli straordinari successi ottenuti in Emilia Romagna, Campania, Puglia e Toscana. L’intesa nel Lazio non può bastare e a Roma incide soltanto la Raggi. Troppo poco per pensare ad una coalizione.
Incontro interlocutorio fra il Pd e il Movimento 5 Stelle a Sora in vista delle Comunali. Gli schemi nazionali condizionano anche la politica locale. Dialogo anche con gli schieramenti dell’ex sindaco Ernesto Tersigni e con Luca Di Stefano. Ma se ci siede ad un tavolo alla pari.
Il segretario Dem teme una crisi al buio, ma in questo modo stanno vincendo Conte e Di Maio. In provincia di Frosinone il rilancio delle primarie nel capoluogo guarda al centrosinistra. L’unico antidoto per neutralizzare un Movimento barricato nel Palazzo.
Nel Pd in tantissimi non sopportano più né il premier, né Rocco Casalino e i Cinque Stelle. L’attacco dell’ex rottamatore potrebbe rappresentare un canto delle sirene per Base Riformista. E allora il segretario nazionale Dem non potrà più far prevalere il senso di responsabilità a scatola chiusa.
Anche in provincia di Frosinone rappresentano da sempre il valore aggiunto: Luca Fantini dovrà motivarli e tenerli uniti. Per riconquistare Frosinone e tenere Alatri. Ma anche per ottenere l’effetto “falange macedone” quando si tratterà di eleggere deputati, senatori e consiglieri regionali.
Nella prima ondata di sono distinti soprattutto Luca Zaia e Vincenzo De Luca. Adesso il Governatore del Lazio e leader del Pd sta lavorando per diventare il regista delle operazioni politiche del futuro prossimo. Ecco in che modo.
Il Capitano della Lega si rivolge ai parlamentari pentastellati delusi, il segretario del Pd, dopo l’appello al voto utile, continua sulla medesima falsariga. E i grillini, non scegliendo, si condannano da soli al logoramento.
Nel 3-3 delle Regionali il Movimento 5 Stelle si è rivelato ininfluente. Ora si aprirà una riflessione sui futuri assetti. Sia nel centrosinistra che nel centrodestra
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Ad urne aperte ci sono già vincitori e vinti di queste elezioni. Nicola Zingaretti ha vinto la sua scommessa. Ora è l’uomo forte del Partito. Ed il Pd è il primo Partito nell’alleanza. Lo sconfitto è Salvini: nessuna traccia del 7-0 profetizzato. In Veneto la civica di Zaia ha preso tre volte i voti della Lega
Alessandro Di Battista allo scoperto: “La cabina elettorale non è un cesso, no al voto disgiunto”. Offensiva durissima nei confronti di Luigi Di Maio e Beppe Grillo in Puglia. E stavolta una eventuale scissione potrebbe far venire giù maggioranza e Governo.
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Torna la supermedia Agi/Youtrend che tiene conto dei sondaggi elaborati da Demos, Euromedia, SWG, Tecnè. I numeri dicono che è il M5S ad affossare il centrosinistra, insieme a Renzi
Se il centrodestra vince 4-2 sicuro un rimpasto di Governo. Ma se finisce 5-1 (con la sconfitta in Toscana) allora o si va ad elezioni politiche anticipate o arriva Mario Draghi. I Cinque Stelle sono fuori gioco ovunque, ma resteranno ai loro posti.
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia: chi sta avanti, la percentuale degli indecisi, il tentativo di recuperare in extremis l’alleanza Pd-Cinque Stelle. Ma dopo l’election day bisognerà presentare il Recovery Found.
Un post di Bruno Astorre parla di “Rimonta” del centrosinistra alle prossime Regionali. Prima di scriverlo ha consultato gli ultimi sondaggi interni. Che non escludono un pareggio
Per il leader Dem è in gioco la tenuta della nazione. Ha ragione, ma molto dipenderà dall’esito delle regionali. Perché è da quel dato che lo stesso Zingaretti deciderà se entrare nell’esecutivo oppure no. E non solo.