Mario Abbruzzese ha iniziato il contrattacco: l’obiettivo è la vittoria di Carlo Maria D’Alessandro a Cassino. Risultato possibile considerando la terribile spaccatura nel Partito Democratico. Giuseppe Golini Petrarcone e Francesco Mosillo sono condannati all’accordo, che non verrà né contrattato né sottoscritto: chi vuole, appoggia Petrarcone senza contropartite, i conti si regolano dopo il ballottaggio.
Abbruzzese però ha tirato anche altri due sospiri di sollievo: Antonello Iannarilli è stato nettamente sconfitto ad Alatri e se al ballottaggio dovesse farcela Enrico Pavia, il consigliere regionale di Forza Italia si intesterebbe immediatamente la vittoria. Se Pavia non dovesse farcela, Abbruzzese potrà sempre dire che l’ex presidente della Provincia non ha fatto nessuna dichiarazione di voto in favore del candidato sindaco di Centrodestra arrivato al ballottaggio contro il sindaco uscente del Pd. E sarebbe l’epitaffio sulla sua tomba politica di Iannarilli.
Ma è il possibile tracollo del senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale di FI, la notizia più bella per Abbruzzese ma anche per Pasquale Ciacciarelli. Il commissariamento si allontana. Non solo. Se la disfatta subita a Latina da Fazzone dovesse essere bissata a Terracina con la vittoria di Nicola Procaccini (Fratelli d’Italia) a questo punto sarà Mario Abbruzzese a provare a vincere il congresso per mettere definitivamente all’angolo gli oppositori interni.
I risultati di queste amministrative sono cuciti su misura per la sua prossima ricandidatura alle regionali.
Poi forse proverà a togliersi anche l’ultimo “sassolino”: far capire all’europarlamentare Antonio Tajani che è stato perlomeno “incauto” farsi vedere alla presentazione di Antonello Iannarilli.
“Forza Italia sono io in provincia di Frosinone”, ripete Mario Abbruzzese davanti allo specchio dall’alba di lunedì, quando l’esito del primo turno è stato chiaro. Sembra che aggiunga: “Alfredo Pallone, Antonello Iannarilli, Giuseppe Patrizi, Claudio Fazzone e tutti quelli che si mettono contro di me o devono cambiare strada o finiscono in un angolo. Il segreto? Il mio essere democristiano”. Quiindi chiede allo specchio: “Specchio delle mie brame, chi è il potente del reame “azzurro” della provincia di Frosinone?”.
Lo specchio risponde anche lui in maniera democristiana: “Sei tu mio signore, ma fai attenzione al sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani…”.