L’ingegner Paolo Saccani lascia la guida di Acea Ato 5, il ramo ciociaro della multiutility romana che gestisce acqua e depurazione in quasi tutto il Centro Italia.
Il presidente e amministratore delegato si sposta a Roma, dove guidava anche Acea Ato 2: il ramo strategico che si occupa dell’acqua su Roma e provincia.
La decisione di lasciare Frosinone per concentrarsi solo sulla Capitale è dovuta al rallentamento del processo di fusione tra Acea Ato 2 e Acea Ato 5. Nei piani dell’azienda, le due società e le due aree di distribuzione dovevano essere fuse. In questo modo sarebbero stati ottenuti risparmi sulla gestione operativa. Ma sia i sindaci dell’area romana che quelli ciociari hanno pigiato sul freno. L’ipotesi di fusione slitta, con molta probabilità, a dopo l’acquisizione di Idrolatina.
La casa madre Acea allora ha deciso di separare la governance delle due aziende. A Saccani è stata lasciata la parte più strategica: Roma. A Frosinone, al suo postoi tornerà l’ingegnere Stefano Magini.
E’ un ritorno. Già in passato aveva ricoperto la carica di amministratore delegato di Acea Ato5. Potrà contare sul supporto del suo predecessore: Saccani, infatti, resta nel Consiglio di Amministrazione del ramo ciociaro.
Acea ha deciso poi di istituire la figura di un ‘ambasciatore‘ per tenere le relazioni con i sindaci. Il ruolo è stato affidato a Paolo Carta , anche lui consigliere d’amministrazione e responsabile di Gruppo per le attività di regolazione.
Le nomine verranno ufficializzate nei prossimi giorni, secondo le previste procedure societarie.