Allarme a Roccasecca: discarica in esaurimento

Verso l'esaurimento la discarica di Roccasecca. Il sindaco chiede conferma sui volumi. In via informale risultano circa trenta giorni di vita. E non c'è ancora un'alternativa. Il documento Ama con la mappa degli impainti per affrontare la chiusura

Venti giorni. Un mese al massimo. L’autonomia della discarica provinciale Mad di Roccasecca è agli sgoccioli. Le informazioni raccolte dal sindaco Giuseppe Sacco sono precise e dettagliate. Se troveranno conferma, il collasso del ciclo dei rifiuti in provincia di Frosinone è dietro l’angolo per la prima volta nell’ultimo quarto di secolo.

La discarica Mad

È per avere una conferma (o una smentita) ufficiale che l’avvocato Sacco ora ha scritto al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, alla Direzione Politiche Ambientali della Regione Lazio, al presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo, alla Direzione Generale Rifiuti del Ministero dell’Ambiente. A tutti, per competenza. E poi per conoscenza una copia è andata anche al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa; al prefetto di Frosinone Ignazio Portelli, al procuratore della Repubblica di Cassino Luciano D’Emmanuele.

Nella lettera chiede “di conoscere le volumetrie residue della discarica di Roccasecca, il cui esaurimento produrrà evidentemente problemi nella chiusura del ciclo rifiuti anche nella Provincia di Frosinone”.

Giuseppe Sacco non l’ha scritta in un giorno a caso. Quella lettera è stata messa a punto poche ore dopo la chiusura della discarica di Colle Fagiolara a Colleferro per cessata attività. E dopo avere constatato che l’indomani mattina ben 15 camion carichi di rifiuti lavorati erano arrivati a Roccasecca dall’impianto E. Giovi di Roma Malagrotta.

Li ha trovati lì durante l’ispezione compiuta all’alba un paio di giorni fa insieme alla polizia municipale. In assenza di “alcun provvedimento autorizzatorio da parte della Regione Lazio, ovvero alcuna ordinanza Presidenziale che sulla scorta della sussistenza di una qualsivoglia emergenza legittimi il conferimento di rifiuti dall’ATO di Roma a quello di Frosinone”. In pratica: per il sindaco lì non c’è autorizzazione né ordinanza che stabilisca un’emergenza.

Il rischio collasso

Il sindaco Pierluigi Sanna mette il lucchetto alla discarica di Colle Fagiolara © AG. Dire

Il rischio è che a collassare possa essere tutto il sistema regionale. Perché Colleferro ha chiuso, Roccasecca sta per chiudere, i volumi rimasti nelle discariche del Lazio sono pochi. Per paradosso stanno a Colle Fagiolara e quindi non possono essere più usati.

A segnalare che i volumi erano agli sgoccioli era stata nei mesi scorsi anche la Mad. Aveva chiesto l’autorizzazione a realizzare un quinto invaso a Roccasecca. Ma su quella procedura autorizzatoria è in corso un braccio di ferro legale tra Comune, Regione, Ministero. In ogni caso, anche se domani mattina arrivasse l’autorizzazione, occorrerebbero circa cinque mesi per attrezzare l’area.

A Colleferro c’è ancora uno spazio potenziale di circa 200mila tonnellate (250mila secondo le migliori ipotesi). “Non si comprende il motivo per cui la Regione abbia chiuso Colle Fagiolara in assenza di un’alternativa” domanda ora il sindaco Sacco.

Per comprendere quante sono 200mila tonnellate basta considerare che la soprelevazione (la collinetta) autorizzata sul IV invaso di Roccasecca ormai esaurito ha consentito di abbancare 140mila tonnellate di rifiuti. Per arrivare all’esaurimento è stato necessario oltre un anno.

L’interrogativo di Sacco è: perché chiudere Colleferro se ce n’è ancora bisogno?

Ama mobilita Lazio e Abruzzo

Intanto, dove andranno i rifiuti? La municipalizzata del Comune di Roma per la gestione dei rifiuti Ama conta di tenere sotto controllo la situazione utilizzando tutti gli impianti disponibili nel Lazio ed in Abruzzo. Garantendo così la destinazione all’immondizia raccolta per tutto il 2020 e superando il problema della chiusura della discarica di Colleferro.

Il piano prevede l’utilizzo di tutti gli impianti di trattamento del Lazio, ad esclusione del Tbm di Rida Ambiente e dei due Tmb abruzzesi di Aciam e Deco, oltre a quello proprio di Rocca Cencia e ai due di Colari.

Rifiuti. l’impianto Ama di Rocca Cencia (c) Imagoeconomica / Livio Anticoli

Nonostante l’assenza dei rappresentanti Ama alla riunione della Commissione capitolina Ambiente, a fare il punto sulla situazione ci ha pensato il direttore dell’area Rifiuti, Laura D’Aprile. Ha risposto alle domande dei commissari dell’opposizione Andrea De Priamo (Fratelli d’Italia) e Valeria Baglio (Partito Democratico) leggendo una lettera inviatale da Ama lo scorso 16 gennaio.

Abbiamo chiesto ad Ama un aggiornamento urgente sulla gestione dei flussi anche in relazione alla chiusura della discarica di Colleferro. Ama ci ha risposto con una nota in cui non si evidenziano particolari criticità nella gestione dei flussi”.

Alla fine della nota si legge ‘Si inviano i programmi medi delle prossime settimane che comportano possibilita’ di trattamento per circa 19mila tonnellate a fronte di previsioni della raccolta di circa 17.500/18mila tonnellate la settimana. Garantendo di fatto un certo margine di sicurezza laddove si dovessero manifestare problematiche su uno degli impianti in elenco’“.

Gli impianti nel dettaglio

Gli impianti sono quasi tutti quelli di trattamento nel Lazio e due in Abruzzo.

In quella nota del 16 gennaio, nel dettaglio vengono riportati i quantitativi settimanali di conferimento. Per l’anno 2020 Ama prevede la gestione di 961.200 tonnellate di rifiuti indifferenziati, delle quali 230mila verranno gestite da impianti Ama, 421.200 da impianti di E.Giovi, 60 mila da Ecologia Viterbo, 60mila da Saf nello stabilimento di Colfelice in provincia di Frosinone, 70mila da Porcarelli, 20mila da Ecosystem, 30mila da Csa, 40mila da Aciam e 30mila da Deco“.

L’impianto Saf di Colfelice

Rispetto alle quantità trattate dal tmb di Rocca Cencia, va ricordato che a fine mese dovrebbe iniziare la manutenzione straordinaria dell’impianto. Ma alla Direzione Rifiuti ancora non è arrivata alcuna notizia da Ama.

Abbiamo chiesto ad Ama una programmazione di dettaglio dell’avvio delle manutenzioni del tmb di Rocca Cencia, della loro gestione e delle tempistiche di conclusione – ha aggiunto D’Aprile- ma ad oggi non abbiamo avuto riscontro di questa richiesta“.