Caos Cassino: Tagliaferri commissario FdI. Di Rollo getta ponti al Pd

Fratelli d'Italia commissaria il Partito a Cassino. I quadri locali non sono riusciti a trovare una sintesi. Deciderà Fabio Tagliaferri. Con delega nazionale. Significa che eventuali sgambetti degli alleati si pagano poi in Regione ed alle Europee. Barbara Di Rollo tara la sintonia e torna a mandare segnali chiari al Pd. Non arretra. Ma ci sono tutte le condizioni per un chiarimento con Salera

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Troppa confusione, troppo caos. Ad Arianna Meloni non sono piaciuti. Aveva dato tempo fino alla fine dell’estate: i big di Fratelli d’Italia a Cassino non hanno saputo decifrare il messaggio. E lei ha agito di conseguenza. Ha nominato un Commissario politico: è Fabio Tagliaferri.

L’uomo che ha ricostruito Fratelli d’Italia a Frosinone è stato chiamato a gestire la fase che porterà il centrodestra alle Comunali di Cassino. Un segnale di totale sfiducia nei confronti dei quadri dirigenti cittadini: dei quali, a via della Scrofa, hanno la pazienza piena.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso

Fabio Tagliaferri

All’inizio dell’estate il Partito aveva dato piena, totale, assoluta fiducia ai dirigenti Cassinati. Facendo capire che dovevano trovare una sintesi unitaria. E con quella mettere sulla bilancia politica cittadina tutto il loro peso, pilotando la scelta del candidato unitario del centrodestra alle Comunali 2024.

Invece in queste settimane a Cassino è andata in scena una rappresentazione pietosa. Con un consigliere comunale iscritto a Fratelli d’Italia (Michelina Bevilacqua) che sconfessa una cena con la quale il suo Coordinatore provinciale tentava di aggregare un campo unitario. Un altro consigliere comunale (Franco Evangelista) che agisce senza alcun coordinamento con le gerarchie di Partito. (Leggi qui: Cena al Place To be, l’ira di Bevilacqua).

Non basta. I due più alti in grado a Cassino la pensano in maniera contrapposta. Gabriele Picano è favorevole ad un quadro di centrodestra aperto alle forze civiche di area, per creare un Campo largo di centrodestra capace di contendere Cassino al centrosinistra. Mentre la portavoce Angela Abbatecola è favorevole ad un centrodestra puro, convinta che la formula con cui sono state vinte le Regionali sia autosufficiente per vincere le Comunali.

A Roma hanno ritenuto che ce ne fosse abbastanza. Il limite concesso è stato ritenuto abbondantemente raggiunto. È scattato il Commissariamento.

Tagliaferri l’uomo della provvidenza

Gabriele Picano e Angela Abbatecola

Arianna Meloni ha mandato l’input. Ed il Coordinatore provinciale Massimo Ruspandini lo ha recepito. Di domenica sera. Ha firmato il provvedimento con cui nomina commissario cittadino di Fratelli di Italia della città di Cassino Fabio Tagliaferri. La mission è precisa e circostanziata: dovrà gestire esclusivamente questa fase elettorale che terminerà con le elezioni comunali della primavera prossima.

La versione ufficiale: il commissariamento non deve punire nessuno. Deve soltanto consentire a tutti gli iscritti direttamente interessati alle elezioni di poter svolgere il loro ruolo di candidati senza avere alcuna incombenza di natura politica e burocratica. Balle: il comportamento dei due Consiglieri comunali, il loro scollamento, l’invadenza della Lega che sta ispirando delle Primarie alle quali Fratelli d’Italia sono del tutto estranei ha fatto dire basta a Roma.

Fabio Tagliaferri entra in scena con la punta dei piedi. È l’uomo che una volta nominato commissario a Frosinone è andato a riprendersi ad uno ad uno tutti i militanti storici. E li ha riportati in Fratelli d’Italia. A Cassino ha avuto un incarico: tabula rasa. Ascolterà gli alleati: Lega e Forza Italia, non è tenuto ad ascoltare Benedetto Leone ed il comitato delle Primarie; ha il potere di sconfessare o avallare la loro azione. Ma in un solco politico. Chiaro e delineato. I voti di Fratelli d’Italia.

La mission di Fabio

Benedetto Leone

Nella sua prima dichiarazione ufficiale Fabio tagliaferri manda una serie di avvisi ai naviganti. Dice: “Sono onorato di aver meritato tanta fiducia vista l’importanza che ricopre la città di Cassino non solo nel panorama provinciale ma dell’intero Lazio meridionale. Posso garantire fin da subito che il mio impegno sarà volto oltre alla tutela di chi fino ad ora ha portato avanti il progetto di Fratelli di Italia. Ma anche di quanti decideranno di aggiungersi alle nostre fila per portare il nostro Partito a vincere le elezioni in un quadro di centrodestra omogeneo a quanto già in essere al governo della Regione e della Nazione”.

C’è tutto, a saper leggere tra le righe. Fratelli d’Italia guiderà la coalizione ed il confronto: i civici filo leghisti di Benedetto Leone sono fuori dai giochi. La coalizione sarà politica e seguirà la schema risultato vincente con le Regionali. Chi vuole si allea, chi non vuole è fuori. Ma non è fuori da Cassino: chi rompe l’alleanza a Cassino è fuori dal centrodestra nazionale.

Per essere chiari: ogni difficoltà che dovesse essere creata a Fabio Tagliaferri su Cassino è fatta al Commissario di Fratelli d’Italia indicato da Arianna Meloni. Le conseguenze si pagherebbero su una dimensione nient’affatto provinciale: anche Regionale ed Europea. Gli interlocutori istituzionali sono Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli. L’avviso spedito di domenica sera, vale per tutti.

Tentativi di riconciliazione a sinistra

Barbara Di Rollo

I primi a fiutare che l’aria è cambiata sono i quadri del centrosinistra. Fallito il tentativo di creare un terzo polo contro il sindaco uscente Pd Enzo Salera si va verso un chiarimento interno. Il primo fronte da riorganizzare è quello con la presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo. Che nelle ultime ore ha sistemato la frequenza ed iniziato a trasmettere segnali ben più chiari alla maggioranza della quale è parte a tutti gli effetti.

Non sono incoerente, rigetto al mittente questa accusa. L’ho detto al capogruppo del Pd Gino Ranaldi, al Segretario e al Presidente del circolo Dem di Cassino, Romeo Fionda e Sergio Marandola. Nei prossimi giorni lo ripeterò ai vertici della federazione provinciale e regionale; poi, una volta ultimati tutti i passaggi ufficiali, spetterà al sindaco Enzo Salera prendere una decisione“. Barbara Di Rollo lo ha detto ad AlessioPorcu.it. Cosa significa?

Ha capito che Enzo Salera ed i suoi le stavano preparando le valigie e gliele stavano mettendo sull’uscio. Barbara Di Rollo ha affrontato la situazione e preso il toro per le corna. In che modo: rivendicando il suo punto di vista, ribadendo le sue ragioni. Giocando d’anticipo sul processo che le viene fatto dal sindaco e dai vertici locali del Partito. Nel weekend ha incontrato il capogruppo Gino Ranaldi ed a seguire il Segretario Romeo Fionda con il presidente Sergio Marandola.

Barbara ribalta il fronte

Romeo Fionda

La presidente del Consiglio comunale ha preso di petto la situazione. Ha ribaltato il tavolo: lei a fare le domande, gli altri chiamati a rispondere. Ha chiesto loro: “Ho mai votato contro i provvedimenti dell’amministrazione Salera? Ho mai tradito la linea indicata dalla federazione provinciale del Partito nelle elezioni che ci sono state? Ho fatto di tutto per avere i finanziamenti per il Corso della Repubblica e piazza Diamare? Ho mai dimostrato incoerenza con i fatti nei confronti dell’amministrazione e del Partito?“.

Nessuno ha potuto negare quanto asserito dalla presidente del Consiglio. Che una volta stabilita una testa di ponte ha avanzato senza arretrare rispetto alle sue posizioni. “Allora siamo seri: se avete altri problemi con me, ditelo“. Sapeva che dall’altra parte le avrebbero rimproverato il famoso pranzo nella località Foresta di Cervaro. Quello in cui è stata a tavola con esponenti dell’opposizione, indicando come ideale candidato di convergenza l’assessore alla Coesione Sociale Luigi Maccaro. Che ha subito dichiarato la sua estraneità.

Non posso essere messa sotto processo per un pranzo. Un incontro al termine del quale io non ho rilasciato alcuna dichiarazione, non si tramava contro nessuno. Era un semplice pranzo, così come se ne fanno tanti. Altri esponenti della maggioranza nelle scorse mattine erano insieme a colazione con Luca Fardelli, che non mi risulta essere in maggioranza, ma nessuno è stato messo sotto processo per questo“.

La difesa della presidente

Enzo Salera e Barbara Di Rollo

La presidente del Consiglio ribadisce un concetto: “I fatti dicono che io non sono mai stata incoerente, a differenza di Enzo Salera che più di una volta non ha seguito le direttive del Partito. Lo ribadirò ai vertici Provinciali Luca Fantini e Stefania Martini. Ed ai vertici Regionali Francesco De Angelis e Daniele Leodori“.

L’incontro con i vertici regionali dovrebbe tenersi tra martedì e mercoledì. La strategia della presidente del Consiglio è lineare: riporterà il cerino nelle mani di Enzo Salera. In che senso? Barbara Di Rollo è lineare nella sua posizione di contrasto politico al suo sindaco. Primo concetto: non è mai stata incoerente. Il secondo: non deve chiedere scusa di nulla. Semmai è Enzo Salera ad essersi discostato dalla linea politica.

Al di là dei giochi politici, arrivando alla sostanza: Barbara Di Rollo sarà candidata con Enzo Salera nel 2024 o il divorzio è inevitabile?Io sono nel Centrosinistra – dice – e se si creeranno le condizioni per riprendere il cammino insieme io ci sono. Ma questo spetta al sindaco: deve essere lui a dirmi se vuole continuare il rapporto insieme oppure no. Nel vertice riservato che abbiamo avuto sabato scorso mi è sembrato intenzionato a ricucire, ma nei giorni successivi non ha fatto nulla di concreto. Quel che è certo è che io non devo chiedere scusa a nessuno e non prego nessuno. Non ho velleità di candidarmi a sindaco, quindi continuo serena nel mio ruolo, se poi non si creeranno condizioni per riprendere un cammino insieme magari torneremo ad incontrarci da avversari e non più da alleati“.

La quarta lista

Luigi Maccaro

Enzo Salera, dal canto suo, non chiude all’ipotesi di ricucire. A parole si dice anzi molto favorevole a riprendere il dialogo. Ma i fatti vanno in un’altra direzione. In settimana, probabilmente mercoledì 13 settembre, ci sarà la presentazione della quarta lista di Enzo Salera. Oltre a quella del Pd, Demos e della civica ‘Salera sindaco‘ che già nel 2019 hanno sostenuto l’attuale primo cittadino, nel 2024 ci sarà anche la lista Janula. Una lista composta in gran parte da tanti ex fedelissimi della Di Rollo che nel 2019 si sono candidati con il Pd e dove tutti gli uomini hanno portato in ticket la presidente del Consiglio.

Il capolista dovrebbe essere con molta probabilità l’assessore alla Manutenzione Pierluigi Pontone e di tale compagine potrebbe far parte anche Jole Falese, ma al momento i nomi sono ancora top secret.

Intanto l’assessore Luigi Maccaro, che al pranzo della Foresta era stato tirato in ballo come possibile candidato alle primarie, spiega che lui sta lavorando alla lista di Demos ribadisce con chiarezza: “Noi restiamo saldamente nel centrosinistra, a livello locale come a livello regionale e nazionale. E il candidato del centrosinistra è uno solo e si chiama Enzo Salera“.