Cena al Place To be, l’ira di Bevilacqua

No "a nomi calati dall'alto". In campo anche i centristi: "No a un recinto chiuso". I civici non si arrendono e corteggiano Giovanni Betta

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Dopo il pranzo nella località Foresta di Cervaro adesso è un incontro in un ristorante di Cassino ad animare il dibattito in vista delle prossime elezioni comunali. È quello rivelato ieri da Alessioporcu.it: si è svolto lunedì sera al “The Place to be” dove il titolare Maurizio Ghini ha aperto appositamente per ospitare una cena in assenza di altri commensali.

Attovagliati intorno al tavolo, Gabriele Picano e Pino Canessa hanno invitato l’onorevole Massimo Ruspandini e l’imprenditore Marco Ciamarra. Ospite d’onore Silvestro Golini Petrarcone, fratello del già due volte sindaco di Cassino, Giuseppe. Soprattutto, uomo sui cui l’area di FdI che fa riferimento a Gabriele Picano punterebbe per la candidatura a sindaco nel 2024. (Leggi qui: La cena al Place senza Angela che non fa fuoco e fiamme).

Una cena d’area e non di Partito: per questo non era presente la portavoce del circolo locale, Angela Abbatecola. Che però era stata correttamente avvisata dal coordinatore provinciale Massimo Ruspandini.

Il no di Michelina a Silvestro Petrarcone

Michelina Bevilacqua e Gabriele Picano

A mostrare pollice verso è invece la consigliera comunale Michelina Bevilacqua, che proprio Gabriele Picano aveva voluto in Fratelli d’Italia sul finire del 2021 (era stata eletta nel 2019 nella lista della Lega). Bevilacqua parla di “incontri culinari semi clandestini” e spiega che il candidato sindaco “non può essere calato dall’alto”. La consigliera mette nel mirino tutti i commensali e boccia senza appello la possibile candidatura per Petrarcone.

“Come si è visto con il cosiddetto pranzo della Foresta, questi incontri per imbastire alleanze e individuare un candidato sindaco, non portano nulla di buono. Ma anche le cene, indette con la stessa finalità, non sono da meno. Anzi, talvolta sono devastanti perché minano i corretti rapporti che dovrebbero invece stare alla base della vita di una forza politica che si rispetti. Quando non producono addirittura sconquassi”. Pur senza mai nominarlo, il primo colpo lo assesta a Gabriele Picano.

Alla larga dalla Foresta, poi però “FdI ci casca”

Poi chiama alle responsabilità tutto il Partito: Fratelli d’Italia si era opportunamente tenuto alla larga dalla ‘Foresta’ e da quel pranzo. Che è andato di traverso a più di qualcuno dei nostri naturali avversari. Purtroppo i cattivi esempi esercitano un maldestro fascino. Così dirigenti di primo piano del mio partito, pur non difettando di esperienza, ci sono cascati anch’essi. Una cena, ristretta a pochi intimi, avrebbe dovuto sancire una improbabile candidatura a sindaco di Cassino, da far poi digerire al grosso della truppa, diciamo”.

Ed ecco che arriva la stoccata che va ad infilare direttamente il possibile candidato sindaco. “Il ‘boccone’ non sarebbe solo indigesto, ma proprio impossibile da mandare giù. Sia per la totale inadeguatezza politica alla carica di primo cittadino della persona alla quale hanno pensato. Sia per l’assoluta non considerazione di dirigenti, consiglieri locali, militanti. Quasi fosse, siffatta scelta, cosa di competenza di pochi intimi in un Partito. Partito che deve invece trovare la forza elettorale nel coinvolgimento e nel consenso più ampio possibile.

Benedetto Leone e Stefano Tescione

“Basta dunque con nomi calati dall’alto senza alcuna attinenza con la politica e con l’amministrazione”. Per la consigliera comunale è necessario portare la discussione nel Partito. “Fare tutto alla luce del sole, con trasparenza, ricercando il più ampio coinvolgimento dei militanti di FdI. Per andare poi al confronto con i nostri alleati di riferimento, scansando pastrocchi ed ammucchiate.

Centristi a conclave, con un obiettivo preciso

A prendere posizione nel centrodestra è anche l’area dei centristi: Forza Italia, Udc e Noi Moderati. I tre Partiti si sono incontrati nei giorni scorsi per concordare le prossime tappe in preparazione delle imminenti elezioni amministrative di Cassino. “Il nostro obiettivo – spiegano – è quello di partire dal centrodestra per coinvolgere tutti quanti non si riconoscono nell’attuale gestione politica ed amministrativa del Comune di Cassino. Nessun recinto chiuso, nessun diritto precostituito a nessuno per esprimere un candidato sindaco, nessuna preclusione nei confronti di nessuno. Non necessitiamo di un nome ma di un programma elettorale largamente condiviso. Che ci possa portare alla vittoria e amministrare la Città”.

Al momento il coordinatore provinciale di Forza Italia Rossella Chiusaroli fa sapere di non aver ricevuto nessun invito dal comitato delle primarie che con Benedetto Leone ha costituito una delegazione per dialogare con i partiti di centrodestra e con i civici.

I tre centrodestra che se la giocheranno

Quel che è certo è che al momento nell’area di centrodestra ci sono almeno tre correnti.

Quella della Lega che vuole il dialogo con i civici e spinge per le primarie; l’area di FdI che fa capo ad Angela Abbatecola che vuole una coalizione identitaria di centrodestra e l’altra area del Partito. Quella che fa riferimento a Gabriele Picano, che ha già messo sul tavolo il nome di Silvestro Petrarcone.

In mezzo Forza Italia e i centristi. Sempre restando nel campo delle opposizioni c’è poi l’area dei civici che con Renato De Sanctis lavora a un terzo polo di sponda anche con Barbara Di Rollo.

La presidente del Consiglio potrebbe infatti convergere su tali progetti in caso di divorzio definitivo dal Pd e da Salera. Il terzo polo punta su una figura di alto profilo come candidato sindaco: il primo nome che spunta è quello di Giovanni Betta, ma l’ex rettore dell’Unicas ha gentilmente declinato la proposta.