Gli investimenti di Fca, il Cosilam e i piani turistici. Queste alcune delle sei domande che gli iscritti di ConfimpreseItalia hanno deciso di porre ai sei candidati sindaco di Cassino, ma non tutti i candidati hanno deciso di rispondere alle domande sottraendosi, così, a un momento di confronto democratico. Per questo ConfimpreseItalia inviterà a votare coloro che hanno accettato di misurarsi con i cittadini.
- Gli investimenti della FCA possono rappresentare una spinta per lo sviluppo, anche per l’indotto. Il Comune può prevedere sgravi fiscali (Imu sui capannoni) per chi decide di investire?
Carlo Maria D’Alessandro: “Il comune sicuramente può adottare misure per cercare di alleggerire la pressione fiscale per chi ha intenzione di in investire sul territorio e per le realtà che già ci sono. È necessario sburocratizzare la macchina amministrativa per riuscire a dare risposte celeri alle imprese in modo da invogliarle a restare a lavora nella nostra area”.
Francesco Mosillo: “Lo sgravio Imu sui capannoni sarebbe un atto dovuto per chi realizza il proprio stabilimento pagando oneri concessori esorbitanti e costruendo lavoro e occupazione sul territorio. Pagare le tasse sul proprio strumento di lavoro (fabbrica) è come tassare il bisturi di un chirurgo o la penna di un avvocato”.
Giuseppe Golini Petrarcone: “Assolutamente si. Per gli imprenditori che decidono di investire il Comune può prevedere sgravi fiscali. Come amministrazione in questi 5 anni abbiamo valutato più volte la possibilità di prevedere sgravi per le imprese che investano, ma abbiamo dovuto fare i conti con una situazione debitoria dell’Ente catastrofica sin dal primo giorno che ci siamo insediati. Una situazione ereditata e che abbiamo affrontato con coraggio, scegliendo la strada più difficile, quella del risanamento. Oggi possiamo dire di avercela fatta. Dei 32 milioni di euro di debiti iniziali ben 18 sono stati ripianati da questa amministrazione. Inoltre nel 2015 abbiamo avuto dal Ministero degli Interni la dilazione del fondo di rotazione che il Comune di Cassino ora deve restituire in 30 anni e non più 10, liberando risorse per circa 1.200.000 euro che finalmente ci potranno consentire nei prossimi cinque anni della nostra amministrazione di incentivare le imprese e le attività produttive oltre che di investire in progetti per la città”.
Giuseppe Marrocco: “Sulle politiche fiscale, il M5S attuerà una moratoria di tre anni sui prelievi fiscali comunali, provinciali e regionali -in accordo con la regione- per i nuovi investimenti produttivi. Siamo a favore di ogni altro provvedimento di natura fiscale a vantaggio delle imprese, che sia compatibile con lo stato finanziario ed economico dell’ente”.
Tullio Di Zazzo: “Si, gli sgravi saranno progressivi a fronte dell’aumento dell’occupazione e dell’utilizzo di tecnologie ecosostenibili. Le prime agevolazioni potranno arrivare già con l’assunzione per almeno un anno di un lavoratore e andranno via via crescendo fino a cinque/sette anni per un numero superiore di assunzioni stabili. La nostra volontà, infatti, è quella di sostenere un’occupazione a tempo indeterminato per i giovani o per i reinserimento lavorativo di coloro che ne sono rimasti tagliati fuori in età avanzata. Anche l’ammodernamento delle strutture con tecnologie all’avanguardia che rispettino l’ambiente potrà influire sulla consistenza degli sgravi”.
- Siete per la soppressione del Cosilam, per l’accorpamento con l’Asi o per il forte rilancio? E perché?
Carlo Maria D’Alessandro: “Ovviamente sono per il forte rilancio perché avendo il polo industriale più importante della Regione Lazio su questo territorio e un indotto che si è sviluppato intorno a questo sito produttivo occorre monitorare e programmare quotidianamente in sinergia con le aziende azioni volte allo sviluppo del territorio. La buona gestione del consorzio e una razionalizzazione della spesa che non incida sui servizi dati alle imprese potrà sicuramente generare importanti processi di crescita”.
Francesco Mosillo: “Siamo per il rilancio del Cosilam, strumento straordinario di servizi alle imprese, amministrato da un grande imprenditore e uomo perbene come Pietro Zola. Siamo assolutamente contrari e chiediamo forte discontinuità rispetto alle orride politiche clientelari e di mala gestione che hanno schiacciato il Cosilam sotto una voragine di debiti inutili”.
Giuseppe Golini Petrarcone: “Gli investimenti programmati dal gruppo FCA a Piedimonte San Germano, quelli della San Pellegrino a Castrocielo sono segnali chiari di come il territorio sia assolutamente appetibile e competitivo e di come in questi mesi ci sia stata una ripresa, seppur lieve, sotto il profilo della crescita economica. Ma questi investimenti da soli non bastano, il Cosilam in quanto Consorzio per lo Sviluppo Industriale, deve poter svolgere un ruolo di attrattiva per le aziende, oltre a garantire i giusti servizi al territorio. È fondamentale la sinergia tra istituzioni al fine di consentire un forte rilancio del nostro consorzio industriale. Da parte nostra c’è tutta l’intenzione a collaborare in tal senso. Lo dimostrano anche i circa 600.000 euro che questa amministrazione ha destinato al rifacimento della viabilità nella zona industriale. Somma alla quale si aggiungeranno altri 600.000 euro destinati sempre alla viabilità dell’indotto. È evidente, quindi, che noi siamo per un forte rilancio del Cosilam e che l’accorpamento con l’Asi è un’ipotesi che non prendiamo nemmeno in considerazione”.
Giuseppe Marrocco: “Il Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Lazio Meridionale, è servito più come mezzo di spartizione di poltrone e assunzioni clientelari, che come fulcro e centro di sviluppo strategico del territorio. O diventerà davvero un volano di sviluppo, in sinergia con le università e i partner locali o sarà meglio chiuderlo. NO all’accorpamento all’Asi. Le nostre parole d’ordine sul Cosilam sono: trasparenza, turismo storico e religioso, europrogettazione, internazionalizzazione delle imprese”.
Tullio Di Zazzo: “Sono favorevole ad un solo accorpamento: quello dell’Asi al Cosilam visto che il vero polmone produttivo della provincia insiste nella zona del cassinate e non di certo a Frosinone. Il Cosilam così com’e stato gestito in questi anni serve comunque a poco. Oggi, infatti, è una casella in più da riempire da parte dei partiti a dimostrazione di ciò, per chiudere un accordo pre-elettorale un candidato a sindaco mi ha messo sul tavolo la vicepresidenza del Cosilam. Bisogna dire basta alla sudditanza ai partiti come successo fino ad oggi con le presidenze Abbruzzese e Petrarcone e attuale vicepresidenza di Mosillo”.
- Come articolereste in cinque punti un Piano per il Commercio per Cassino?
Carlo Maria D’Alessandro: “Con una buona ridefinizione del Put, individuando un’area da destinare al mercato settimanale o giornaliero, istituendo una consulta permanente dei commercianti, programmando eventi che possano attirare i cittadini e i turisti e con la diminuzione della pressione fiscale sulle attività commerciali. Ovviamente con l’abolizione dell’isola pedonale così come è stata pensata fino ad oggi”.
Francesco Mosillo: “Realizzazione di un centro commerciale naturale visti anche i finanziamenti disponibili presso la Regione Lazio. Pedonalizzazione strategica di alcune aree del centro urbano in sostituzione dell’attuale e inutile blocco del centro cittadino. Introduzione sosta gratuita di 15-20 minuti sulle strisce blu. Esenzione della tassa sull’occupazione del suolo pubblico per gli esercenti che arredano autonomamente le aree antistanti i propri negozi o le proprie attività commerciali. Spostamento del mercato da Piazza Labriola alle vie del centro per dislocare il flusso di persone a beneficio di più attività commerciali e non solo quelle centralissime, restituendo a Cassino l’assetto originario che è stato il punto di partenza per lo sviluppo economico della città”.
Giuseppe Golini Petrarcone: “Incrementare il flusso turistico nel centro urbano innanzitutto. In tal senso la funivia rappresenta una risorsa importante perché i turisti i cui pullman parcheggerebbero nell’area ex campo miranda verrebbero convogliati sull’isola pedonale per poi accedere nella villa comunale e godere della funivia. A beneficiarne sarebbero le attività commerciali. Un altro progetto prevede l’individuazione di un’area su cui creare strutture fisse mediante l’installazione di casette architettonicamente gradevoli che creano un piccolo villaggio per la vendita di prodotti agroalimentari. Un altro punto sui stiamo lavorando è il rilascio di autorizzazioni per attività itineranti (street-food) e chioschi sparsi per la città dedicati alla vendita di prodotti bio e a km zero. A questo bisogna aggiungere l’abbattimento delle imposte comunali per tutte quelle attività commerciali che registrate in un apposito elenco presso la casa comunale si renderanno disponibili ad incentivare iniziative mirate al richiamo turistico e allo sviluppo culturale della città (luminarie, mercatini, fiere, manifestazioni agroalimentari, etc). Infine creare una rete sempre più fitta con le associazioni di categoria con cui il confronto, così come è stato in questi anni, deve essere constante e finalizzato alla valorizzazione delle tante risorse che il settore commerciale di Cassino possiede”.
Giuseppe Marrocco: “Analizzeremo e ci impegneremo a regolarizzare il settore delle liberalizzazioni, per contrastare il fenomeno delle “liberalizzazioni selvagge”. Le liberalizzazioni hanno prodotto aperture di attività dello stesso genere concentrate in medesime zone del territorio, creando un’offerta del tutto sproporzionata rispetto alla domanda; Wifi libero e gratuito nel centro città come forma attrattiva e di aggregazione. Parcheggio gratis primo quarto d’ora di sosta; Maggiore pedonalizzazione della città, da non confondere con “isola pedonale”, ma come città più facilmente percorribile a piedi ed in bici; Aumento del flusso turistico (vedi sviluppo turismo e biglietto unico); Organizzazione eventi commerciali a temi (ad es. mercatini di Natale, empori solidali, etc)”.
Tullio Di Zazzo: “Redazione del primo Piano Urbano del Commercio con tutte le associazioni dei commercianti e dei consumatori da inserire in un progetto complessivo di sviluppo cittadino. Interventi sul decoro urbano per rendere la città accogliente e creare le condizioni per poter tenere “vive” più a lungo le diverse zone cittadine che oggi già a metà pomeriggio sono semi-deserte. Riorganizzazione complessiva del mercato settimanale puntando quattro poli da decidere con associazioni di categoria e consumatori e l’istituzione di un’altra data all’interno della settimana. Organizzazione di almeno un evento settimanale da realizzare all’interno della zona urbana e la creazione di uno/due eventi fissi di richiamo internazionale. Tutela delle botteghe “storiche” della città che rappresentano i simboli della nostra rinascita”.
- L’artigianato è un settore schiacciato dal fisco. Un Sindaco di un Comune come Cassino cosa può fare?
Carlo Maria D’Alessandro: “Sicuramente prevedere delle misure in grado di alleggerire la pressone fiscali e impegnarsi a cercare risorse necessarie si regionali che europee per incentivare lo sviluppo di questo settore”.
Francesco Mosillo: “Mettere in atto tutte le politiche che servono a valorizzare i prodotti artigianali del territorio. Promuovere la cultura dell’artigianato valorizzando i mestieri che vanno via via scomparendo. Già a partire dalla scuola dell’obbligo, intendiamo favorire dei progetti volti alla diffusione della cultura dell’artigianato. Occorre far comprendere che il lavoro artigianale ha un valore persino maggiore rispetto ad un prodotto commerciale in virtù della unicità. Riteniamo importante istituire una rete di commercianti artigiani che venga regolamentata sulla base di importanti sgravi e tutela delle loro qualità artistiche”.
Giuseppe Golini Petrarcone: “Innanzitutto bisogna creare sinergia fra i vari artigiani presenti sul territorio creando un brand collettivo tramite il quale, con l’aiuto del Comune, diffondere e portare a conoscenza quella che una risorsa fondamentale per il nostro territorio. Per fare questo è fondamentale anche l’organizzazione di iniziative con cadenza periodica come fiere ed esposizioni che possano essere un’attrattiva anche per i cittadini dei comuni limitrofi. Inoltre un’idea che abbiamo prevede agevolazioni sulle imposte comunali per l’apertura di nuove aree artigianali”.
Giuseppe Marrocco: “Il M5S istituirà uno sportello informativo per il microcredito. Grazie a oltre 15 milioni di stipendi restituiti dagli eletti M5S sono già state finanziate oltre mille imprese, generando oltre 2.500 posti di lavoro. Il microcredito si avvale ormai di quasi 10mila sportelli in tutta Italia. Il tetto finanziabile è 25mila euro – in alcuni casi è possibile arrivare a 35mila euro – per aziende esistenti o idee imprenditoriali legate all’agricoltura, all’artigianato, al commercio, ai servizi e a tutte le start up innovative”.
Tullio Di Zazzo: “Bisogna mappare e valorizzare l’artigianato di pregio che insiste sul nostro territorio e sostenere le botteghe che tramandano quelli che, a torto, vengono definiti “i mestieri di una volta”. Queste realtà rappresentano nella grande maggioranza dei casi delle microimprese che coinvolgono un solo lavoratore che a fatica riesce a trovare un aiutante che sia motivato ad imparare visto che, a differenza dell’industria, servono anni di apprendimento per poter iniziare a svolgere in maniera accettabile il lavoro. La nostra idea è quella di agevolare questi processi con degli sgravi fiscali a tutte le attività che si impegnano a “insegnare il mestiere” alle giovani generazioni ed adottare un processo di sburocratizzazione all’interno del Comune che possa rubare meno tempo possibile agli imprenditori”.
- Viabilità, parcheggi e arredo urbano sono fondamentali per il rilancio economico. Quale la proposta?
Carlo Maria D’Alessandro: “Bisogna riconnettere il centro urbano con la città universitaria ipotizzando un collegamento infrastrutturale anche veloce tra il cuore della città e il campus, pensare alla pedonalizzazione delle piazze principali concordata con i rappresentanti dei commercianti e le associazioni di categoria integrata nel Put che preveda anche nuovi sistemi di parcheggio e sistemi di incentivazione pedonale e ciclabile. Poi ancora provvedere all’installazione di nuovi arredi urbani sia fissi che mobili da curare anche con l’aiuto degli esercenti. Manutenzione delle aree verdi esterne degli edifici scolastici e il rifacimento aree gioco possono essere realizzati mediante sponsorizzazione mirata i cui messaggi pubblicitari siano conformi alle finalità educative”.
Francesco Mosillo: “Siamo per una gestione più funzionale ed elastica delle strisce del parcheggio, che agevoli il controllo del traffico e la viabilità. Così com’è adesso è totalmente inutile e crea enormi disagi al transito delle auto. Oltretutto è necessario ridurre notevolmente i costi delle soste sulle strisce blu. Altresì abbiamo previsto delle soste gratuite in concomitanza con gli orari di pausa pranzo. Riguardo il design cittadino, è evidentemente carente in tutta la città. E’ nostra intenzione realizzare un arredo urbano coerente in struttura e colori. Intanto per dare valore all’estetica cittadina attualmente non considerata, poi per promuovere l’integrazione dei quartieri più degradati e abbandonati, affinchè non vengano più definiti periferie ma nuovi centri urbani”.
Giuseppe Golini Petrarcone: “Semplice. Ce l’abbiamo già e soltanto i giochetti da campagna elettorale hanno impedito che la proposta diventasse realtà. Mi riferisco al nuovo Piano Urbano del Traffico che la città di Cassino attende dal 2003. Siamo orgogliosi e felici di aver lavorato quotidianamente alla redazione ed all’approvazione dell’atto di indirizzo del nuovo Piano Urbano del Traffico che rimane uno dei punti qualificanti della nostra amministrazione e che approveremo nei primi 100 giorni del secondo mandato elettorale. Un provvedimento che cambierà ugualmente il volto di Cassino valorizzando le attività commerciali della nostra città. Il nuovo piano prevede diversi punti qualificanti tra cui, i principali sono l’istituzione di zone a traffico limitato, isola pedonale permanente nel centro cittadino e zone 30 per ridurre la velocità dei veicoli nel centro urbano. Una serie di provvedimenti che insieme alla pianificazione di specifici interventi hanno l’obiettivo di favorire lo sviluppo e l’incremento della mobilità ciclabile urbana ed extraurbana. Decoro, tutela dell’ambiente, mobilità sostenibile, viabilità e arredo urbano sono aspetti contenuti nel nuovo Piano Urbano del Traffico che questa amministrazione ha portato a compimento e approverà nei primi 100 giorni del prossimo mandato. Il tutto valorizzando le attività commerciali di Cassino che rappresentano un punto fermo. L’economia locale va sostenuta ed incentivata. Se gira l’economia locale i vantaggi sono per tutta la città. E noi lavoriamo per fare in modo che questo avvenga”.
Giuseppe Marrocco: “Il primo impegno è di evitare un flusso massiccio di autoveicoli in città potenziando il trasporto pubblico cittadino, soprattutto con le zone limitrofe. Individueremo due aree parcheggio agli ingressi sud e nord della città, da collegare mediante navette con il centro città. In merito all’arredo urbano, oggi inesistente, sarà un elemento di priorità della nostra amministrazione, prevedendo anche lo spazzamento continuo nelle ore diurne. Necessari cestini per raccolta differenziata di cartacce cicche ecc. soprattutto nelle aree di passeggio”.
Tullio Di Zazzo: “Fino a che questi argomenti verranno trattati in maniera divisa la città difficilmente cambierà volto. La nostra proposta è quella di redigere un Piano di sviluppo territoriale partecipato che comprenda il Prg, il piano urbano del traffico, il piano parcheggi e il piano urbano del commercio sviluppati in una maniera integrata. Detto questo è diventato improcrastinabile un intervento sui flussi in ingresso alla città sulle due casiline e dare una razionalizzazione al traffico del centro cittadino.
Per quanto riguarda la sosta a pagamento (il servizio sarà gestito direttamente dal Comune) la tariffazione sarà parametrizzata alla durata: gratis per i primi quindici minuti in tutta la città e con forti agevolazioni per le soste lunghe. Gli introiti derivanti dalle strisce blu e dal servizio di affissioni pubblicitarie (sempre gestito internamente) verranno utilizzati in maniera trasparente per il miglioramento dell’arredo urbano e la manutenzione stradale”.
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Il turismo religioso (Montecassino) come può essere incentivato e intercettato?
Carlo Maria D’Alessandro: “Sarebbe necessario creare un itinerario turistico integrato che abbia come riferimento il monastero benedettino ma che abbia comunque dei collegamenti con i musei e con le strutture presenti nella città ripercorrendo i tragici fatti della seconda guerra mondiale che hanno segnato la distruzione della città e dell’abbazia”.
Francesco Mosillo: “E’ doverosa quanto necessaria l’ideazione di un programma operativo, in accordo con l’ente Provincia, per la riprogettazione dell’assetto viario. Questo per agevolare il transito e la sosta degli autobus dei turisti nel centro cittadino. Riteniamo indispensabile progettare un info-point efficace che funga anche da snodo logistico per agevolare la pianificazione di un tour culturale che preveda, oltre alla visita all’Abbazia, anche un’offerta turistica di diversa natura. L’info point dovrebbe essere coordinato da un apposito ufficio che gestisca e proponga pacchetti turistici e prenotazioni sul posto. Un valido contributo può inoltre essere ricercato negli accordi con l’Università, con lo scopo di inserire il comune di Cassino in una più ampia rete di agenzie nazionali e internazionali e compagnie di autoservizi per turisti. La stessa segnaletica cittadina, opportunamente rivisitata e rielaborata, favorirebbe un più agile smistamento dei visitatori, accompagnandoli lungo le vie del centro”.
Giuseppe Golini Petrarcone: “In questi anni abbiamo avviato un percorso ben definito. Un percorso grazie al quale si è registrato un aumento considerevole di turisti all’interno della città di Cassino. Il percorso della memoria, la creazione di pacchetti turistici anche per le scuole, la riapertura della nostra meravigliosa Rocca Janula dopo oltre settanta anni sono tutti provvedimenti grazie ai quali si è riusciti a convogliare in città buona parte dei tanti turisti che si recano a Montecassino. La storia di Cassino è indissolubilmente legata a quella della seconda guerra mondiale. In Italia e all’estero, il nome della nostra città viene collegato a quei tragici eventi bellici. In questi anni diverse sono state le iniziative che abbiamo realizzato in ambito turistico per creare un vero e proprio percorso della memoria. Iniziative che insieme alla nostra abbazia ed ai tre cimiteri monumentali di guerra (polacco, tedesco e anglosassone), al museo Historiale fanno parte di un percorso storico della nostra città ben definito. A questo intendiamo aggiungere la realizzazione di un museo della Linea Gustav all’interno dell’area del concentramento di Caira. un’opera internazionale da allestire in collaborazione con le ambasciate dei Paesi che hanno combattuto sul nostro territorio, coinvolgendo anche le numerose associazioni che raccolgono e custodiscono reperti e documenti di quegli eventi. Il tutto senza dimenticare la valorizzazione del nostro patrimonio archeologico e soprattutto la realizzazione delle funivia che rappresenta un valore aggiunto sotto il profilo turistico ed economico. Non solo, la realizzazione della funivia, che non comporterebbe alcun onere per il Comune, è anche l’occasione per realizzare all’interno della Villa Comunale un Parco Botanico e acquatico, con effetti qualitativi sulle sorgenti del Gari e sul verde della Villa”.
Giuseppe Marrocco: “Svilupperemo delle proposte che diventeranno la base di un confronto continuo con gli stakeholders attivi sul territorio (alberghi, musei, operatori culturali, associazioni) attraverso un lavoro di rete. Approveremo un apposito regolamento turistico. Istituiremo il Cassino Pass: “biglietto unico ”in grado di riunire Montecassino, il Museo archeologico, l’Historiale, il Camusac, le Terme Varroniane e la Rocca Janula. Una card turistica con agevolazioni e veri e propri pacchetti di offerte per ingressi ai musei, servizi di trasporto, acquisti con negozi convenzionati, sconti per mostre ed eventi convenzionati”.
Tullio Di Zazzo: “Riavvicinando Cassino alla sua abbazia realizzando il progetto “Un mattone per Montecassino” che mira ad attirare sul nostro territorio un’attenzione internazionale mettendo assieme diversi “turismi” che vedono in Montecassino una meta irrinunciabile. Il progetto prevede la costruzione di un percorso che partirà da dietro la Chiesa Madre ed arriverà fino al monastero, realizzato con dei mattoncini personalizzati che verranno venduti in tutto il mondo. Con tale iniziativa sarà possibile raccogliere fondi per la riqualificazione della Vecchia Cassino e dare vita al Parco della Pace che coinvolgerà anche il Campo di concentramento di Caira. Solo in questo modo il turismo religioso, notoriamente mordi e fuggi, potrà diventare “turismo” per tutta la città”.