Ciacciarelli e Terrezza uniti per Modestino: che cacciò tutt’e due

Pasquale Ciacciarelli e Massimo Terrezza cancellano gli antichi rancori. Si alleano per eleggere sindaco di San Giorgio a Liri Modesto Della Rosa. Che anni fa cacciò entrambi dalla giunta

C’eravamo tanto odiati. Ma ora è acqua passata l’odio politico che ha diviso Pasquale Ciacciarelli e Massimo Terrezza: il primo è assessore all’Urbanistica della Regione Lazio ed il secondo è l’imprenditore che ha fondato la T&R Security Service ramificata in tutta l’Italia. Ma quando muovevano i loro primi passi in politica sedevano tutt’e due nell’amministrazione comunale di San Giorgio a Liri. Poi la differente visione delle cose li ha divisi: in maniera netta.

Ora tornano insieme. Lo fanno per sostenere di nuovo un progetto politico e di nuovo a San Giorgio a Liri. Pasquale Ciacciarelli e Massimo Terrezza daranno vita al cartello che candiderà come sindaco l’ex deputato Modesto Della Rosa.

Il ritorno di Modestino

Modesto Della Rosa

Modesto Della Rosa appartiene alla militanza storica della destra. Ai tempi delle scuole Superiori a Pontecorvo si fronteggiava con i gruppi Comunisti. Esce dal ristretto ambito municipale nel 1990 quando centra le elezioni Provinciali e viene eletto nella lista del Movimento Sociale Italiano. Nel frattempo inizia il collasso del sistema dei Partiti, si aprono le crepe nelle fondamenta della Prima Repubblica: nasce Forza Italia e Silvio Berlusconi sdogana la Destra rendendola forza di governo. Alle elezioni del 1994 il neonato centrodestra conquista tutti i collegi disponibili in Ciociaria e Modesto Della Rosa viene eletto Deputato nel collegio di Cassino dove era candidato da Alleanza Nazionale.

Non si riconosce nella svolta di Fiuggi con la quale Gianfranco Fini si lascia alle spalle le nostalgie. Della Rosa resta fedele alle sue idee ed insieme a Pino Rauti fonda il Movimento Sociale Fiamma Tricolore: è l’unico deputato a non restare in An. Le cronache parlamentari torneranno ad occuparsi di lui nel marzo ’95: vota la Legge Finanziaria sulla quale il governo Dini aveva posto la questione di Fiducia. Ma non passa con la maggioranza. Perché allora vota la fiducia? Modesto Della Rosa dice che Berlusconi puntava a far cadere il Governo per bloccare così il referendum sulle Tv.

Alle urne ci si va nel 1996 e Modesto Della Rosa si candida di nuovo a Cassino: lo vota il 14,66% degli elettori andati alle urne nel collegio. È un trionfo. Il Partito prende l’8,47% nella quota proporzionale. Non basta per eleggerlo.

Si erano tanto odiati

Modesto Della Rosa, Massimo Terrezza e Pasquale Ciacciarelli

Anni dopo aderisce ad Alleanza Nazionale. Si candida alle Provinciali e viene eletto. A piazza Gramsci lo nominano Capogruppo di An. Poi lancia la sfida comunale: nel giugno 2009 viene eletto sindaco di San Giorgio a Liri a capo di una civica. Allo scadere viene rieletto. E dopo i due mandati consecutivi appoggia quello che è diventato il suo successore, l’attuale sindaco Francesco Lavalle.

I nemici di oggi sono i potenziali alleati di domani, insegnano tutti i manuali di strategia. I fatti di San Giorgio a Liri lo confermano. Il 2 novembre 2018 Modesto Della Rosa revocato la fiducia proprio a colui che oggi ne lancia la candidatura: Massimiliano Terrezza; quel giorno invece gli togliee la delega da vice sindaco mandandolo via dalla Giunta. Un documento firmato al culmine di uno scontro iniziato nei giorni precedenti: talmente intenso che – assicurano alcuni – poco c’è mancato che sindaco e vice arrivassero alle mani.

Il 12 gennaio 2017 la stessa sorte era toccata all’altro grande sostenitore di Della Rosa. Il sindaco butta fuori dalla Giunta anche Pasquale Ciacciarelli, accusato di aver fatto mancare i voti promessi per le elezioni provinciali a Modestino, appoggiando invece il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo.

Al destino non manca il senso dell’ironia. Ora sono proprio Terrezza e Ciacciarelli a fare squadra. Per restituire a Della Rosa la fascia di sindaco. Von Clausevitz non sbagliava: i nemici di oggi sono gli alleati di domani.