Con la partita Palermo - Cittadella è sceso il sipario sulla XV giornata del campionato di Serie B. Cosa ha detto questo turno. Per il Frosinone. E per tutte le altre.
Il campionato del possibile. O dell’impossibile.
Chiamatela come volete la Serie B. Definitela il campionato più bello, o quello più brutto, poco importa. L’unico aggettivo, forse, che rende davvero giustizia alla cadetteria e mette d’accordo tutti però potrebbe essere questo: indecifrabile.
Ed in effetti neanche un esperto di crittografia in servizio nella guerra fredda, ma con nozioni storiche di calcio alla pari di Federico Buffa potrebbe mai dirci dove ci porterà questa stagione.
NON PERDE MA VINCE POCO
Il Frosinone non perde da sette partite, ma di queste ne ha vinte solo due, eppure è lì, ad un punto dalla vetta.
Il Bari ed il Parma sornioni si incuneano sul trono. Il Palermo prende tre cazzotti in casa dal Cittadella ma è sempre lì, a pari punti col Frosinone e con lo stesso score tra vittorie, sconfitte e pareggi.
Zeman, zitto zitto risale la china e tiene a tiro la zona promozione, a pari punti con un Carpi che di certo non fa stravedere e che anzi, nell’ultimo turno, si è beccato una cinquina sulla guancia dal Perugia che dopo aver perso una marea di gare consecutive è a 18 punti, solo otto dalla vetta.
IL CAMPIONATO THRILLER
Forse l’unica cosa che possiamo affermare è che l’Ascoli e il Cesena sono ad oggi le squadre più in difficoltà, ma anche a loro basta un niente, una scintilla, per rimettere in moto i propulsori ed uscire dalle acque tempestose in cui si trovano.
Morale della favola? No, questa non è una favola e non ha neanche una morale. Il campionato di serie B sembra più un thriller scritto da una mente disturbata, senza un apparente filo logico e con una fine che arriverà solo perché un campionato di calcio, come un libro, una fine deve averla sempre.
C’è chi dice che i valori alla fine usciranno fuori. Questo qualcuno potrebbe essere un tifoso del Frosinone, o di una di quelle squadre che fanno la corsa verso un posto al sole.
Il signor “credo nei valori” però deve mettere in conto tante variabili, impazzite e crudeli: gli errori – arbitrali e non -, gli infortuni e noi ci mettiamo anche quella mente malata. Quella che ha scritto il thriller chiamato Serie B 2017/2018.