Fuoco (amico) di sbarramento contro Pirozzi candidato presidente

La mossa, azzeccatissima ancora una volta, di Pirozzi spiazza il centrodestra e lo costringe a scegliere il candidato. Parte il fuoco amico di sbarramento. I sondaggi lo danno sopra il 20%. Ma con Zingaretti vincente.

Nessuno fa i salti di gioia. Il fuoco di sbarramento parte dalle file amiche. Il centrodestra è gelido di fronte alla candidatura di Sergio Pirozzi come governatore del Lazio.

 

L’INCUBO RENATA BIS

Il sindaco di Amatrice è pronto a scendere in campo con una sua lista civica. Ma ai generali del centrodestra suona come una fuga in avanti: perché il candidato nel Lazio tocca a Forza Italia in base all’accordo che ha consegnato la Sicilia al candidato di Fratelli d’Italia e le regioni del Nord a quelli leghisti.  Pirozzi in teoria è Fratelli d’Italia ma in realtà è un cane sciolto vicinissimo a Francesco Storace, impossibile da controllare. La sua notorietà lo rende ancora più sganciato e svincolato dalle briglie dei Partiti. È’ per questo che serpeggia molto nervosismo nel centrodestra.

Giorgia Meloni di fronte all’ipotesi Pirozzi ieri sera ha avuto lo stesso calore di un frigorifero aperto: «È un buon nome» (leggi qui La freddezza di Giorgia)

La realtà è che l’incubo del centrodestra è di ritrovarsi in casa un’altro Renata Polverini: la governatrice del Lazio prelevata dalla segreteria generale Ugl si rivelò del tutto autonoma dalle segreterie politiche.

 

NON È UN CONSORZIO DI BONIFICA

Nel centrodestra l’unico a spingere per Sergio Pirozzi da mesi è Francesco Storace (leggi qui). Negli ambienti del Giornale d’Italia si sussurra che possegga sondaggi con numeri impressionanti. Alcuni assicurano che addirittura lo darebbero sopra il 20%. Forte di quei numeri, l’ex governatore del Lazio si augura: «Voglio sperare che nel centrodestra ci sia lungimiranza e che non ci si occupi della candidatura alla Regione Lazio con il bilancino, come se fosse un Consorzio di bonifica».

 

I SONDAGGI? DICONO ZINGARETTI

I sondaggi circolano anche nelle file di Nicola Zingaretti. L’assessore regionale all’Ambiente Mauro Buschini ormai li usa come balsamico.

È vero che danno Pirozzi al 20% e anche di più. Lo conferma anche il test effettuato dall’istituto Izi per La Repubblica. Ma dice che è proprio Zingaretti ad essere saldamente in testa alle intenzioni di voto: avanti a tutti con il 36% e 7 punti di vantaggio sulle liste che scenderanno in campo per sostenerlo. Pirozzi risulta al secondo posto con un ritardo di 6 punti sul governatore uscente: 29,8% ipotizzandolo come candidato unitario del centrodestra. Non è poco. Ma nemmeno è molto. È un distacco sul quale può incidere molto la campagna elettorale una volta entrata nel vivo. Il test è assolutamente positivo ed ha ragione Storace ad essere contento: ma a quel dato si arriva solo se Pirozzi è candidato di tutto lo schieramento.

E Roberta Lombardi? Per il sondaggio è terza ma vicinissima a Pirozzi con un ritardo di poco più d’un punto: 28,2%.

 

IL NO DI FAZZONE

Sergio Pirozzi per il momento registra il no di Forza Italia. ed a pronunciarlo è stato il coordinatore regionale Claudio Fazzone. A Il Tempo dice: «Credo che prima di autocandidarsi ci debba essere qualcuno che gli propone di candidarsi, se si vuole fare parte di una coalizione. E a me ancora non risulta che si sia fatto un tavolo per decidere a chi spetta la candidatura, chi deve essere il candidato. Ritengo che chiunque sia lìbero di candidarsi ma dovrei capire con quale Partito e da chi viene proposto»

La mossa di Sergio Pirozzi è stata, ancora una volta, azzeccata. Sta costringendo i Partiti del centrodestra a confrontarsi sul suo nome. Ed a prendere una posizione: dirgli no a questo punto equivarrebbe a spaccare il fronte. Ha fatto come Emma Bonino quando il centrosinistra non riusciva ad individuare un candidato da schierare dopo lo shock del caso Piero Marrazzo. La parlamentare Radicale non stette ad aspettare alcuna decisione: scese in campo. E il centrosinistra alla fine fu costretto dai fatti ad accodarsi.

Claudio Fazzone lo ha ben chiaro. Non intende perdere tempo: sa che giocherebbe solo a favore di Pirozzi perché si accrediterebbe sempre di più come candidato del centrodestra. Il coordinatore regionale di Forza Italia è già al telefono per convocare d’urgenza il tavolo del Centrodestra ed individuare il candidato. Con un vincolo: «Deve essere di Forza Italia in quanto siamo la forza che non ha mai espresso un candidato presidente della Regione da quando esiste il nostro partito».