Il Carroccio perde una ruota: Tripodi se ne va

Angelo Tripodi lascia la Lega e va al Gruppo Misto. La corte spietata di Fazzone. Le tensioni ad aprile avevano portato a sfiduciarlo da capogruppo. Un addio che evidenzia la frammentazione interna della Lega nel Lazio

Un incontro con Matteo Salvini per dirsi addio. Con un po’ di amarezza ma senza rancore. Angelo Tripodi lascia la Lega. Ne era stato fino a qualche mese fa il Capogruppo in Regione Lazio.Problemi interni di relazione con il resto del gruppo” dicono fonti del Carroccio. C’è Claudio Fazzone che ha pronto un posto al sole all’interno di Forza Italia scommettono altri che non ne hanno mai fallita una.

Per ora si acquartiera nel Gruppo Misto per un breve periodo di decantazione. A dicembre c’è il Congresso regionale di Forza Italia: potrebbe essere quello il momento per farsi vedere sotto le bandiere azzurre. E per vedere a quanto ammonta il danno: Angelo Tripodi ha voti, molti voti a Latina, Pontinia, Formia, Lenola. È in grado di rimettere in discussione molti equilibri.

Capogruppo del Misto

Con il passaggio al Misto Angelo Tripodi ne diventa il capogruppo: lo prevede il Regolamento d’Aula essendo il primo fuoriuscito da un Partito.

Lo strappo è arrivato dopo mesi di tensioni e scontri, culminati ad aprile in un ribaltone interno: gli altri due Consiglieri Pino Cangemi (vice presidente del Consiglio regionale) e Laura Cartaginese avevano sfiduciato Tripodi. Al suo posto come capogruppo era stata indicata la Cartaginese. A Tripodi era stata promessa una Commissione che però non è mai arrivata.

Nel frattempo è iniziato il corteggiamento politico avviato da Claudio Fazzone. Serrato. Convinto. Dicono che abbiano chiuso nelle ore scorse. Di certo c’è che il leghista oggi strappa definitivamente, esce dal Gruppo lasciando alla Pisana gli altri due che lo avevano sfiduciato.

La porta non è chiusa in maniera definitiva. “Un momento di riflessione come due fidanzati che si lasciano perché hanno bisogno di riflettere. Ringrazio Salvini e Durigon. Incontrovertibile che ci siano state delle incomprensioni con il gruppo ma io rimango a disposizione di tutti ma soprattutto del presidente Rocca“.

Carroccio diviso

La decisione di Angelo Tripodi conferma la frammentazione presente nella Lega del Lazio. Pino Cangemi è stato il Consigliere regionale leghista più votato: non ha mai nascosto il suo disappunto per non aver ottenuto la presidenza del Consiglio regionale, ritrovandosi relegato al ruolo di vice, già ricoperto quando la destra era all’opposizione.

Le asprezze interne hanno portato la Lega a rinunciare a importanti incarichi, tra cui la presidenza della Commissione Sanità, accettando posizioni ritenute meno prestigiose. Ad esempio l’assessorato assegnato a Pasquale Ciacciarelli, riconoscendogli il risultato monstre di oltre 14mila voti nonostante non sia stato eletto. Nasce anche da qui la decisione di sfiduciare Tripodi da parte di Cangemi e Cartaginese.

La mossa dell’ex capogruppo riflette l’attuale frammentazione del Partito, che sta vivendo una fase di ridefinizione dopo le elezioni. Come dimostra anche la decisione di avvicendare nei mesi scorsi il coordinatore regionale Claudio Durigon. Una crisi interna che è il segnale di un malessere sotterraneo, capace di andare in profondità e minare le fragili basi leghiste nel Lazio.