Il commissario non è indispensabile: fate i Fratelli

A Roma FdI studia la situazione di Cassino. Fiducia confermata a Picano e Abbatecola. Ma è indispensabile una sintesi: interna e di coalizione. Hanno tutta l'estate per costruirla. I motivi dello stallo attuale. Anche nel centrosinistra ci sono problemi

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Caos calmo in Fratelli d’Italia. Quasi da pennica estiva: sotto l’ombrellone niente oltre alle chiacchiere. Ad innescare una settimana di agitazione sono state le voci che si sono rincorse nei giorni scorsi: un possibile commissariamento del circolo di Cassino. Nascono dalla foto postata sui mercoledì dell’altra settimana da Gabriele Picano: al suo fianco c’è la consigliera comunale di Cassino Michelina Bevilacqua. E soprattutto, al centro tra i due, la dirigente nazionale Arianna Meloni, sorella della Premier.

La didascalia a corredo della foto: “A Roma presso il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia con Arianna Meloni discutendo delle problematiche del territorio della Provincia di Frosinone. Cassino c’è“. Sono nate da lì le voci circa un possibile commissariamento.

La fase di riflessione

Voci, caos estivi, poco altro. La sostanza al momento è molto più lineare e per nulla caotica. Il gruppo dirigente di Cassino con Gabriele Picano e Angela Abbatecola godono del pieno sostegno dei vertici di Fratelli d’Italia, a partire dal coordinatore regionale Paolo Trancassini e dal coordinatore provinciale Massimo Ruspandini.

La valutazione fatta questa mattina a Roma in via della Scrofa è un’altra: in vista delle elezioni comunali 2024 va definito lo scenario politico del centrodestra su Cassino che è pur sempre la seconda città della Ciociaria e la prima per dimensioni rimasta in mano al centrosinistra.

Cosa significa? In un quadro così rilevante il livello locale deve indicare la sua strategia agli alleati ed avviare un dialogo finalizzato allo costruzione di un’alleanza da schierare alle urne. Il timing è definito: entro la fine di settembre a Roma vogliono sapere se c’è la coalizione e se c’è il nome del candidato sindaco unitario. In caso contrario il coordinatore provinciale Massimo Ruspandini convocherà i suoi colleghi di Fratelli d’Italia e Lega e cercherà di individuare le increspature che non fanno scorrere il meccanismo su Cassino.

Solo in un caso si valuterà se possa essere utile a Cassino l’invio una figura di dimensione regionale con la funzione di favorire la sintesi politica tra le diverse posizioni. Un ‘commissario’ scenderà in campo solo se i Fratelli d’Italia di Cassino dovessero avere difficoltà a fare la sintesi al loro interno. Traduzione: entro l’estate a Cassino devono decidere cosa vogliono fare; se puntare su una coalizione ampia o se puntare su una coalizione politica costruita intorno ai Partiti del centrodestra.

Lo stallo

Benedetto Leone

Lega e civici spingono per le primarie di coalizione, aprendo anche ai settori del centrosinistra scontenti di Enzo Salera. Il che impone di individuare un candidato di convergenza. E soprattutto di allestire una coalizione trasversale e non di chiara impronta politica: lo stesso che a Ferentino ha portato alla netta elezione di Piergianni Fiorletta.

In Fratelli d’Italia esistono due pensieri: uno aperto ad una valutazione su questo scenario trasversale, uno attestato sulla formula politica che ha fatto vincere le elezioni Regionali a Francesco Rocca. Proprio la portavoce del circolo Angela Abbatecola è quella che più si è messa di traverso a proposito delle primarie di coalizione ed ha respinto al mittente l’apertura al mondo civico senza confini: “Non è tempo di ammucchiate, bisogna ripartire da una coalizione di centrodestra con una chiara identità” aveva spiegato nei giorni scorsi.

Rossella Chiusaroli

Sulla sua posizione, seppur con accenti e sfumature diverse, c’è il Coordinatore provinciale di Forza Italia Rossella Chiusaroli. Nemmeno lei è favorevole alle primarie per la scelta del candidato sindaco da contrapporre ad Enzo Salera. E pure lei è più propensa a replicare a Cassino il modello Regionali, con una coalizione basata sulla politica e sui Partiti del centrodestra.

Se Sparta piange Salera non ride

Sul fronte del centrosinistra Enzo Salera registra anche in queste ore la situazione di mare mosso. Le acque della coalizione zono ancora agitate. Sembra che non sia bastata la photo opportunity con la presidente del Consiglio a far tornare il sereno tra il primo cittadino e Barbara Di Rollo. La presidente d’Aula resta infatti ancora sulle sue e non risponde pubblicamente all’appello che gli ha fatto il sindaco e cioè quello di mettersi a capo del Pd per costruire la lista da mettere in campo nel 2024.

Barbara Di Rollo sta già lavorando alla costruzione di una lista ma di impronta civica. Che potrebbero concorrere a sostegno di Enzo Salera, ma con una linea ben marcata all’interno della coalizione. Una situazione che renderebbe il prossimo Consiglio, in caso di vittoria, meno appiattito sul sindaco.

Con la stessa intenzione si sta lavorando ad una lista capace di calamitare le sensibilità vicine al M5S ed alla sinistra più radicale e movimentista: entrambe in città sono orfane di Partiti che li possano rappresentare. Resterebbero comunque all’interno della coalizione di centrosinistra ma allenterebbero l’ultra personalismo del sindaco.

Gli orfani dei 5 Stelle 

In particolar modo si punta all’elettorato del M5S un Partito ormai evaporato in città, che alle amministrative non ha mai inciso. Nel 2016 mentre Virginia Raggi stravinceva a Roma, i pentastellati a Cassino non riuscivano ad eleggere neanche un consigliere comunale. Il copione si è ripetuto nel 2019 quando alla guida della lista c’era l’avvocato Martini: ora mostra attenzione alle primarie del centrodestra.

Non sarebbe a disagio nella coalizione, nel comitato promotore delle primarie c’è infatti anche un ex grillino: il commerciante Domenico Natale che lo scorso mese di febbraio è stato candidato alle elezioni regionali proprio con il Movimento Cinque Stelle.