Il simbolo del Pd e la Ciociaria in anticipo sullo sfacelo

Il segretario Dem Enrico Letta concorre nel collegio di Siena senza il simbolo del partito. In provincia di Frosinone è già successo un anno fa a Ceccano. E adesso De Angelis e Pompeo non avranno neppure il pensiero di presentarsi ognuno per conto proprio. Un paradosso che crea un precedente pericoloso.

Il segretario del Partito Democratico corre per il collegio uninominale a Siena senza il simbolo del suo Partito. Non è un semplice “tana libera tutti”, ma un precedente che peserà ovunque. Anche in Ciociaria. Enrico Letta, candidato nella corsa alle suppletive per il seggio che fu di Pier Carlo Padoan, ha deciso così.

Il 3 e 4 ottobre gli elettori troveranno sulla scheda per la scelta del nuovo deputato un tondo color rosso scuro con la scritta bianca “Con Enrico Letta.

Collante di un nuovo progetto

Enrico Letta (Foto: Sergio Oliverio / Imagoeconomica)

La scelta, spiegano dal quartier generale di Letta, va letta con la necessità di tenere insieme la vasta coalizione che ha deciso di appoggiare la sua candidatura. Letta sarà sostenuto non solo dal Pd, ma anche da Movimento 5 Stelle, Mdp-Articolo 1 e Italia Viva.

Il segretario provinciale di Siena Andrea Valenti ha detto: “Ne sono contento, e lo dice uno che è affezionato sia al simbolo sia al Partito. Quando si decide di fare un progetto nuovo, che superi sia un solo Partito sia una somma di Partiti ma voglia andare oltre ed aprirsi a tutti, qualcosa di nuovo davvero, serve un qualcosa di diverso in cui tutti possano riconoscersi”.

Durissimo invece  il leader della Lega Matteo Salvini: “Il centrodestra ha scelto per Siena un candidato di Siena, un imprenditore del vino, orgoglioso della sua squadra e della sua città. La sinistra invece candida il segretario del Partito che ha distrutto storia e patrimonio del Mps e, per la vergogna, si presenta senza il simbolo del Pd”. Su Twitter Enrico Letta ha scritto: “Ecco il simbolo per le suppletive nelle province di Siena e Arezzo. Scelto per privilegiare #allargamento e spirito di #coalizione. E Salvini che annuncia una nuova calata, con visite in ogni Comune del collegio? Bene. Come già l’anno scorso alle Regionali in Emilia e Toscana”.

Non è proprio normale

Foto: Leonardo Puccini / Imagoeconomica

In realtà non è affatto normale che il segretario del Pd si presenti senza simbolo. A questo punto succederà anche altrove. Dodici mesi fa, per esempio, a Ceccano è già successo. E a dicembre, in occasione delle Provinciali per eleggere i dodici consiglieri, le due liste facenti riferimento alle aree Pensare Democratico e Base Riformista non avranno neppure la remora di non utilizzare il simbolo del partito.

Bisognerà vedere quello che succederà a Frosinone, perché a questo punto anche nel capoluogo ciociaro il simbolo non è obbligatorio. Naturalmente alla fine avrà ragione chi vince e torto chi perde. Ma indubbiamente le difficoltà palesate dai Democrat in questa fase rappresentano una contraddizione enorme. Perché Enrico Letta si è presentato con lo slogan dell’anima e del cacciavite, con la necessità di recuperare i valori della sinistra. E poi si rinuncia al simbolo?

Da anni in Ciociaria il Pd si presenta sostanzialmente diviso ad ogni elezione comunale. Aveva anticipato lo schema nazionale.