ALESSANDRA CELANI per LA PROVINCIA QUOTIDIANO
L’appuntamento è per questa mattina, presso la sede del Comune. Il sindaco Nicola Ottaviani ha convocato l’amministratore dello stabilimento Klopman di via Le Lame, il dottor Alfonso Marra per capire lo stato dell’arte, circa le voci, sempre più insistenti, relative ad un cambio della proprietà industriale, che passerebbe per circuiti di carattere internazionale.
La vicenda Klopman è tornata alla ribalda della cronaca locale e nazionale in questi giorni a seguito dell’intervento il legittimo proprietario Mukul Kasliwal (direttore della Mw Corp società appartenente ad un gruppo indiano quotata in borsa) che ha acquistato la fabbrica nel 2008 attraverso un finanziamento concesso dalla Exim Bank of India (Banca statale indiana che finanzia imprenditori del luogo che investono all’estero) che smentisce con fermezza che dietro l’operazione vendita ci sia la sua famiglia. Al contrario Mukul Kasliwal conferma invece la volontà di rinegozziare il debito con la banca e di creadere ancora nella validità dell’investimento Klopman.
“Se qualcuno crede di poter ripetere, sulla Klopman – ha dichiarato nei giorni scorsi il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, nel dare notizia dell’incontro con i vertici dello stabilimento – quell’infausta messa in scena che avvenne, qualche anno fa, sulla Videocolor di Anagni, approfittando della connivenza, colpevole, di una classe politica distratta e, forse, anche correa, questa volta ha capito davvero male. Dai dati di bilancio e finanziari che stiamo acquisendo in queste ore, sembrerebbe che la produzione industriale, il fatturato e gli utili dello stabilimento frusinate siano sicuramente notevoli e, dunque, dobbiamo comprendere se sia in atto un assalto alla diligenza o, peggio ancora, una sopraffine operazione di smantellamento di una delle poche realtà produttive di eccellenza dell’intero Mezzogiorno, a beneficio di logiche macroeconomiche, idonee a innescare solo fenomeni di deindustrializzazione e di recessione. Al netto di tutto, però, sarebbe opportuno che la politica evitasse di giocare l’ambiguo ruolo del tifoso di parte, sconvolgendo le comuni regole del mercato e cavalcando interessi poco chiari, che il Comune di Frosinone non indugerà a smascherare”.
Sulla vicenda interviene anche Mario Abbruzzese consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Isituzionali.
“E’ ormai indispensabile viste le grandi criticità che riguardano il lavoro in provincia di Frosinone e le relative notizie poco rassicuranti che riguardano una delle poche aziende prestigiose rimaste sul nostro territorio come la Klopman, istituire al più presto un tavolo tecnico presso l’assessorato al Lavoro della Regione Lazio, per riuscire a capire la reale situazione dell’azienda dita nella zona industriale del capoluogo. Sono a rischio oltre mille posti lavoro e potrebbe trattarsi, quindi, della seconda vertenza, per unità coinvolte, della provincia di Frosinone, dopo quella della Videocon».
«Sappiamo benissimo che la competenza sulle criticità di questa realtà imprenditoriale è a livello governativo, ma la Regione non può rimanere a guardare visto e considerato che una possibile cessazione delle attività di produzione influenzerebbe in modo incondizionato sulla situazione economica di tantissime famiglie della Ciociaria e quindi del Lazio. Purtroppo fino a questo momento il governo regionale non ha fornito risposte concrete alle troppe vertenze aperte sul territorio della provincia di Frosinone. Auspico che non si aggiunga alla lista anche il caso Klopman, visto e considerato che a perdere il lavoro sarebbero circa altre mille persone. I provvedimenti assunti dalla regione Lazio fino ad oggi non hanno prodotto i risultati attesi, quindi mi aspetto che venga raccolta, almeno in questo caso la mia richiesta di istituzione di un tavolo tecnico in cui riuscire a capire quale è veramente la situazione dell’azienda e le reali intenzioni della prorieta».