La sinistra sono me

Ormai la rivalità è sempre più evidente. Su un fronte il Segretario Pd Francesco Sordo e sull'altro il civico Santovincenzo. Un continuo inseguirsi e rinnegarsi. Come nel caso della recente presentazione del libro di Alessandro Zan.

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Un messaggio lungo ed articolato. Il cui senso complessivo è: la sinistra, quella vera, ad Anagni sta con meSi gioca anche sul terreno delle idee la rivalità sempre meno latente tra il consigliere di LiberAnagni Luca Santovincenzo e la direzione del Pd cittadino. Le idee, in questo caso, sono quelle di Alessandro Zan, l’onorevole del Pd venuto mercoledì sera ad Anagni a presentare il suo ultimo libro, “E noi splendiamo invece“. (Leggi qui: “Piacere Zan e questi sono i vostri diritti).

Quella fatta dal deputato l’altra sera nella Sala della Ragione è stata una lunga riflessione sul tema dei diritti civili (da sempre caro a Zan); ma anche un appello alla sinistra perché ritrovi sé stessa. Senza correnti, senza divisioni. Perché ritorni ad occupare quel posto tra gli umili e gli ultimi per i quali è nata. 

Il sasso dalla scarpa

Alessandro Zan

A tutto questo ha fatto riferimento il giorno dopo il consigliere Santovincenzo (presente peraltro alla presentazione). Per dire, a proposito di correnti, che “le correnti ci sono e devono esserci, perché siamo in democrazia“. Ma “devono mirare tutte ad unire ed a costruire politiche per il bene comune“. E qui Santovincenzo si è tolto un grosso sasso dalla scarpa. Ricordando che “quando è iniziato il dialogo con il circolo anagnino del Partito Democratico per il loro ingresso nella coalizione civica LiberAnagni c’era una corrente che aveva deciso di sostenere il candidato Cardinali con una lista civica“. Un riferimento neanche troppo velato all’ala che faceva capo ai fratelli Aurelio e Sandra Tagliaboschi. Ala che aveva caldeggiato una scelta diversa, preferendo schierarsi a sostegno del civico Alessandro Cardinali (che nei mesi successivi è tornato in Fratelli d’Italia).

Per fortuna, ha ricordato Santovincenzo, “la maggioranza del circolo Pd non aveva accettato questa prospettiva. Che non solo danneggiava l’immagine, la storia e l’identità del Partito, ma soprattutto non portava nulla di buono alla Comunità perché sosteneva un candidato clone degli altri fioritiani“. Santovincenzo ha ricordato come il Pd alla fine abbia deciso di stare con lui; anche se “aderire alla nostra coalizione è stata per il circolo una scelta difficile“. Scelta che però “ha salvato l’immagine del Partito ad Anagni”.

Perché parla di immagine che ha rischiato di essere compromessa? Il rientro in maggioranza ed in Fratelli d’Italia di Alessandro Cardinali è storia “e senza il risultato di quella lista con il simbolo Pd l’immagine del Partito sarebbe stata travolta dalla manovra trasformista di una corrente minoritaria“.

Il vero Pd sta con me

Zan con il Pd di Anagni

Il consigliere ha infine ribadito di aver dato tutta la sua disponibilità al Partito anche nell’ultimo Congresso. Quello, per intendersi, che ha eletto Segretario cittadino il professor Francesco Sordo opposto ad Angela Manunza, considerata più vicina alle posizioni proprio di Santovincenzo.

E quindi; “chi ha votato il Partito alle ultime elezioni comunali ha votato una linea di rinnovamento che ha pagato, paga ancora e va perseguita“. Fuori dal politichese: sostiene che il vero Pd sta con la linea di Santovincenzo. Non proprio una dichiarazione d’affetto per Sordo, considerato (a torto o a ragione) esponente di una tradizione più conservatrice.

Il Segretario Pd di Anagni ha preferito non replicare nel merito. Limitandosi a ringraziare Zan per l’evento. Ed a ricordare che il Pd dovrà sempre più impegnarsi “nella battaglia per i diritti delle persone più fragili, per la sanità pubblica, per la riduzione delle diseguaglianze“.

Francesco Sordo

Se questi sono i presupposti, difficile immaginare una collaborazione. Ieri, alla fine, la stretta di mano tra Sordo e Santovincenzo c’è stata. Ma le dichiarazioni dicono tutt’altro. E’, del resto, uno schema che si ripete; nelle ultime settimane in diversi casi, dopo l’annuncio del Pd di volersi impegnare su un tema (lavori, ambiente, sanità), è arrivata quasi sempre subito dopo la dichiarazione del consigliere di LiberAnagni che diceva di aver già fatto, prima, gli stessi passi. Sembra una gara a chi è più bravo.

Una gara che rischia di spaccare un fronte che ha bisogno di essere unito, se si vuole elaborare una vera opposizione.