L’avverbio di Marino che spiega come ad Anagni sia finita la “maretta”

L'assessore presenta il calendario degli eventi tardo-estivi e ne approfitta per fare un distinguo. Basta una parola. Per far capire cin non funzionava nel Natalia 1

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Spesso la verità si cela dietro ad una frase. Basta anche un semplice avverbio; “finalmente”. Che può far capire quello che era già chiaro per tutti, ma che non era mai stato detto (non finora almeno) in modo così evidente. E cioè che non sempre stare nella stessa maggioranza fa andare automaticamente tutti d’accordo. Un avverbio come quello pronunciato stamattina dall’assessore alla Cultura ed al bilancio del comune di Anagni Carlo Marino.

Tutto è successo a margine della conferenza stampa con cui stamattina, nella Sala Gialla del comune, è stato presentato il cartellone degli eventi dell’estate cittadina. Un cartellone vario ed interessante (anche se parlare di estate sembra un po’ pretenzioso, visto che il tutto si concentra tra la prima settimana di agosto e l’inizio di settembre). Con tante proposte tra cui scegliere.

Piatto ricco: da Raf al teatro medievale

Un’immagine del Festival del Teatro Medievale

Per chi apprezza il teatro, c’è il programma della XXX edizione del Festival del teatro medievale. Per chi ama la musica pop è previsto il concerto di Raf; senza dimenticare ovviamente le festività di San Magno, le esibizioni di danza, le gare di basket, e la promozione dei prodotti tipici del territorio.

Insomma; tanti eventi messi insieme (con un investimento importante, circa 200.000 euro, va detto) per allietare l’estate degli anagnini. Questi ultimi giustamente ansiosi di volersi rilassare dopo il periodo caldo della campagna elettorale.

E che ci sia stato un grande impegno nel preparare il cartellone degli eventi lo ha confermato lo stesso Marino. Aggiungendo poi, la frase rivelatrice. La preparazione del programma estivo (sia pure con il ritardo legato alla campagna elettorale) è stata possibile grazie ad un’amministrazione fatta da persone che “finalmente collaborano”.

Se l’italiano ha un senso, significa che prima non c’era tutta questa collaborazione?

Quando dire “finalmente” è distinguo politico

Il sindaco Daniele Natalia con l’assessore Carlo Marino

A rendere più chiaro il senso dell’affermazione ci ha pensato il sindaco Daniele Natalia. Chiarendo che in effetti prima (nella maggioranza della precedente consiliatura quindi) c’era un po’ di maretta tra le anime della coalizione. Con la conseguenza che spesso gli sforzi fatti non erano ben coordinati. E dunque, non remando tutti insieme, non si andava nella stessa direzione. Un modo, forse, per spiegare le lungaggini ed i rallentamenti mostrati dall’amministrazione comunale durante i primi 4 anni e mezzo della prima consiliatura.

La colpa, evidentemente, era di quei reprobi (forse ci si riferiva a gente come Alessandro Cardinali, Danilo Tuffi, Giuseppe De Luca, che poi è finita tutta dall’altra parte). Reprobi che pur avendo fatto parte, per un periodo più o meno lungo, parte della coalizione del primo Natalia, hanno da un certo momento in poi manifestato un dissenso sempre più ampio.

Culminato in alcuni casi nelle dimissioni (vedi De Luca). In altri nella permanenza critica in coalizione (vedi Tuffi) o nel passaggio ufficiale tra le file della minoranza (vedi Cardinali).

Un rischio che, sembra di capire, è stato superato.  Adesso il dissenso non c’è più. Adesso si collabora. Finalmente.