Lo schiaffo di Rieti alle chiacchiere di Frosinone: via al capannone di Amazon

Il Consiglio di Amministrazione del consorzio industriale di Rieti ha detto sì al progetto della società Vailog srl: l’ha autorizzata a costruire un capannone da 61mila metri quadrati su uno dei terreni dell’Area Industriale, nel polo della logistica di Passo Corese. E’ il progetto che non è stato presentato a Frosinone per sistemarci all’interno un polo logistico di Amazon, il più grande mercato on line al mondo. Il progetto elaborato dai tecnici dello studio Jacobs Italia spa adesso inizia l’iter per acquisire pareri ed autorizzazioni necessari: i pareri di Asl, Genio civile e comando dei vigili del fuoco, poi una volta raccolto tutto sarà possibile chiedere al Comune di Fara l’autorizzazione a costruire.

La notizia che nessuno dice è che Frosinone è arrivata prima. Prima di Vailog srl, prima di Jacobs Italia SpA, prima del Consorzio Industriale di Rieti. Che si dovesse puntare sulla logistica e su un grandissimo centro merci noi lo avevamo capito negli anni Novanta: per questo fondammo la società Interporto di Frosinone. Poi però, trascorsi vent’anni, l’abbiamo messa in liquidazione dopo avere speso un po’ di miliardi di lire e qualche milione di euro, senza però avere realizzato un beneamato niente.

A idee non ci frega nessuno, ma a seppellirle sotto una montagna di chiacchiere siamo ancora più bravi.

Dichiara a Il Messaggero il presidente del consorzio industriale Andrea Ferroni (quello di Rieti, il nostro è Francesco De Angelis) «Il polo della logistica è stato ideato, progettato, realizzato e concretizzato, pur tra tanti ostacoli, dal consorzio industriale, il tutto con la fattiva collaborazione di parlamentari, Regione, Comuni interessati, Camera di commercio, associazioni di categoria, rappresentanze politiche e sindacali. A costoro va un sentito ringraziamento». Mentre a Rieti facevano squadra, noi ci siamo divisi già al momento di eleggere il presidente dell’Asi (cioè il consorzio che ha progettato l’arrivo di Amazon a Rieti): prima si sono scannati industriali e politici e mettendo insieme un po’ di cocci dell’uno e dell’altro è stato eletto Arnaldo Zeppieri. Poi si sono scannati i Partiti, il Pd si è sgretolato e mettendo insieme un po’ di cocci con Forza Italia è stato eletto Francesco De Angelis. Da noi è un’altra storia.

Quando fu chiaro che la corsa l’avevamo persa era lo scorso settembre. In quell’occasione la redazione di Alessioporcu.it scrisse alcune considerazioni che oggi possiamo riportare integralmente: nulla è cambiato a Frosinone, a Rieti si.

da Alessioporcu.it
L’annuncio che Amazon non investirà in provincia di Frosinone, bensì in quella di Rieti, impone alcune riflessioni.

Il caso del colosso mondiale nelle vendite on line è la goccia che fa traboccare il vaso. L’investimento ha preso la strada per Passo Corese, così come molti altri nel passato hanno imboccato strade ben lontane dalla provincia di Frosinone.
Così la Ciociaria ha perso la sede della Banca d’Italia, quella della Telecom, quella dell’Agenzia dei Tabacchi. Ha assistito alla chiusura di nove ospedali. Osserva la chiusura di tanti uffici postali e la soppressione di stazioni ferroviarie. La Asl sarà accorpata a Roma oppure a Latina: checché se ne dica le spese e gli acquisti non verranno più decisi qui. L’Ater non esiste più, l’Asi e il Cosilam sono destinati ad essere spazzati via quanto prima da una legge regionale che individuerà un solo Consorzio industriale per tutto il Lazio. L’Azienda di Promozione Turistica è solo un vago ricordo. E tra qualche mese si dovrà parlare dell’accorpamento delle Camere di Commercio.

Ovunque siamo inferiori alla provincia di Latina. Anche per questo siamo stati ad un passo dalla beffa che prevedeva assorbissimo il territorio pontino ma che il nome della nuova provincia unita fosse Latina e non Frosinone in virtù del maggiore numero di …

CLICCA QUI PER CONTINUARE LA LETTURA