Maccaro “paciere”, ma ad Exodus il recap sulle dipendenze è amaro

Più di trent'anni di lotta da parte della comunità voluta da don Mazzi all'ombra dell'abazia. Lotta anche alla mancanza di interlocuzione

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Con le domande giuste e pronti a trovare le risposte, sotto l’abazia e con la forza che solo un tenace prete di strada veronese poteva avere. Oltre trent’anni sono trascorsi dall’insediamento della comunità Exodus a Cassino. La carovana di don Antonio Mazzi fu accolta con un certo scetticismo, ma il lavoro svolto negli anni dagli operatori coordinati da Luigi Maccaro hanno integrato sempre di più la cascina di San Pasquale.

Lo ha fatto nel tessuto della società che, ormai da anni, non è più solo un centro di recupero per tossicodipendenti, bensì un centro di aggregazione giovanile. Un punto di riferimento importante del terzo settore, un partner importante per il Comune, l’Università e le scuole del territorio. Per questo motivo c’erano tutti, nei giorni scorsi, ad Exodus. C’erano nella giornata organizzata da Luigi Maccaro per parlare di  giovani in occasione della Giornata mondiale di lotta alle dipendenze.

I temi, chi c’era e cosa ha detto

Il Direttore Generale della Banca Popolare del Cassinate Roberto Caramanica

Nel pomeriggio che ha preceduto la tavola rotonda si sono svolti i tavoli tematici su alcuni temi più vicini ai giovani. La scuola e l’università, il tempo libero, le opportunità per il futuro. I tavoli, coordinati dalla dirigente professoressa Vincenza Simeone, dalla professoressa Rosy Marino e dal dottor Luigi Pietroluongo hanno prodotto contenuti interessanti. Che sono stati presentati nel corso della tavola rotonda dalla dottoressa Maria Iorio.

A rappresentare invece le istruzioni del territorio c’erano il sindaco di Cassino Enzo Salera, il presidente del Consorzio per i servizi sociali Simone Costanzo, dom Luigi Di Bussolo delegato dall’Abate di Montecassino. Poi Alessandra Zanon delegata del Rettore dell’Università di Cassino e Roberto Caramanica direttore generale della Banca Popolare del Cassinate.

C’è poco da festeggiare

In video collegamento hanno partecipato anche Pasquale Ciacciarelli, Assessore della Regione Lazio, Elena Bonetti deputata, già Ministra per la Famiglia nello scorso governo Draghi. E ancora Claudia Cea, giovane cittadina di Cassino: da New York per raccontare la sua esperienza nel campo dell’elettronica biomedica avendo da poco conseguito il dottorato alla Columbus University.

Luigi Macco ed Enzo Salera

Impossibilitati a partecipare all’ultimo momento l’onorevole Paolo Ciani ed il fondatore di Exodus, don Antonio Mazzi. Tra il pubblico la presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo e diversi altri consiglieri ed assessori del Comune di Cassino.

Per Luigi Maccaro, responsabile della comunità Exodus di Cassino, in questa fase c’è però poco da festeggiare. “Quello che stiamo attraversando è un momento di grande sofferenza. Si parla di prevenzione, ma il Lazio è la Regione ad avere la retta più bassa d’Italia. Siamo fermi al 2012, mentre andrebbero aggiornati ogni tre anni. Non abbiamo trovato interlocuzione politica, si va avanti a suon di carte bollate. Nelle settimane scorse la Regione ci ha fatto l’ultimo regalo impedendoci di applicare il tasso di inflazione programmato che ci consente di aumentare il contributo giornaliero di pochi euro.

L’oratorio moderno e la legge Storace

“Abbiamo fatto ricorso al Tar. Ma lavorare in queste condizioni non è affatto facile. Le dipendenze aumentano, soprattutto tra gli adolescenti, anche per le sfide che fanno sui social. Abbiamo assistito per un anno una ventina di ragazzi con dipendenza da internet. Un intervento importante che però si è concluso per mancanza di fondi. Gli interventi di prevenzione non vengono finanziati da oltre 15 anni: continuando così i nostri adolescenti e le nostre famiglie non hanno speranza.

Uno sfogo amaro, quello del responsabile di Exodus, che alla nuova giunta regionale chiede di ripristinare la legge sugli oratori voluta da Francesco Storace. Tuttavia Maccaro piega che le colpe di quello che sta accadendo oggi non possono ricadere solamente sul nuovo governo regionale. 

A rappresentare la giunta Rocca è stato l’assessore Pasquale Ciacciarelli. Che ha lodato il ruolo svolto da Exodus, prima di lui, il fondatore Don Antonio Mazzi ha fatto pervenire il suo incoraggiamento in modo particolare ai ragazzi e agli educatori della comunità. Lo ha fatto richiamandoli all’impegno continuo nella costruzione di un “oratorio moderno”. Che, prendendo il posto del vecchio modello di comunità terapeutica sappia tenere insieme la cura dei più fragili. Quella e la straordinaria necessità di prevenzione al disagio giovanile che c’è in questo nostro tempo.

Un tavolo per due, ma le sedie erano vuote

Il sindaco di Cassino Enzo Salera ha infine ribadito che è necessario proseguire sulla strada della prevenzione. “Non nascondo la preoccupazione per i luoghi della movida che richiedono ancora la presenza delle forze dell’ordine. Ma anche di una presenza educativa come è quella di Exodus” ha chiosato il primo cittadino. 

Al termine della tavola rotonda, la serata è proseguita in musica sulle note di Vasco Rossi. L’assessore Luigi Maccaro ha invitato tutti i relatori e le autorità presenti a mangiare un panino insieme. Un’occasione per proseguire la serata e per far sedere allo stesso tavolo il sindaco Enzo Salera e il presidente del Consiglio Barbara Di Rollo.

Qualcuno aveva già ipotizzato di battezzarla “la pace di Exodus”, ma in realtà non c’è stato alcun chiarimento. A Luigi Maccaro non è riuscito il ruolo di paciere: il sindaco è fuggito via non appena è terminata la tavola rotonda, onde evitare di dover condividere altri tavoli con il presidente del Consiglio.

Un tavolo, i due, dovranno però certamente condividerlo: è quello dell’aula Di Biasio. Sono in programma due consigli comunali nel corso di questo mese. In Aula il 12 luglio per affrontare una serie di mozioni ed interrogazioni ed approvare alcuni regolamenti, l’assise è poi convocata il 28 luglio per i riequilibri di bilancio. I lavori riprenderanno dopo la pausa estiva di agosto quando, di fatto, si entrerà nel vivo della campagna elettorale in vista del voto della prossima primavera.