No Primarie no Party: l’ultimatum dei Civici a Tagliaferri

I Civici mandano l'ultimatum a FdI: o il candidato sindaco del centrodestra si sceglie con le Primarie o loro non ci stanno. "Attendiamo una risposta". Tagliaferri convoca Fratelli d'Italia, il tavolo del centrodestra rischia la rottura.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Non un passo indietro. Non un tentennamento. E se qualcuno ha avuto un’impressione diversa i Civici lo mettono in chiaro. Ribadiscono la loro posizione: il candidato sindaco di Cassino che loro sosterranno nelle elezioni del 2024 sarà quello individuato con le Primarie.

Lo avevano detto con chiarezza al commissario del circolo locale di Fratelli d’Italia Fabio Tagliaferri ed in queste ore sono tornati a sottolinearlo. Perché è stata necessaria questa ripetizione? Giurano che i commenti sulle bacheche ed i video social circolati dopo l’ultima riunione hanno sollevato il dubbio che i Partiti di centrodestra ed i Civici siano privi di autonomia, in balia delle decisioni di Frosinone e Roma.

L’impressione invece è che si tratti di una manovra studiata. Costruita appositamente per rimettere al centro delle operazioni i Civici dopo che Fratelli d’Italia ha ridato un assetto politico al confronto, mettendo i Partiti nel ruolo di perno della discussione.

Il nostro candidato lo indicano le Primarie

È una manovra di posizionamento. Tattica. Con cui cercare di attestarsi nella posizione politica che avrà più peso specifico nella coalizione che affronterà il Dem Enzo Salera. I numeri parlano chiaro: Civici e Partiti non hanno alternative alla coalizione unitaria. In caso contrario il centrosinistra ha già vinto. Puntare i piedi sulle Primarie serve a controllare il varco da quale passerà il nome destinato a guidare il centrodestra di Cassino. Il commissario FdI Fabio Tagliaferri non ha intenzione di passare per quel vallo. E scegliere un candidato sulla base di un’intesa politica.

Perché il quadro di Cassino non è lo stesso che a Frosinone ha consacrato con le Primarie le candidature di Nicola Ottaviani e Riccardo Mastrangeli. Anzi è l’esatto opposto. Le Primarie del Capoluogo servivano a vincolare i Partiti intorno ad un nome ed ufficializzare lo stop ad ogni velleità di rottura. Mentre le Primarie di Cassino rischiano di essere un passaggio come le Forche Caudine. Dove chi controlla le alture circostanti sceglie chi ne esce vivo.

Esattamente per questo i Civici ribadiscono che il loro candidato sarà quello indicato dalle Primarie. Mandando un chiaro segnale ai Partiti: se non si passa dal vallo scordatevi i nostri voti. Firmato i Consiglieri comunali Benedetto Leone, Massimiliano Mignanelli, Laura Borraccio e l’ex assessore Giuseppe Sebastianelli.

L’ora delle riunioni concrete

Sono loro a comporre il comitato delle Primarie. E sono convinti che il loro sia l’unico vero perno intorno al quale l’alleanza anti Salera possa sperare di vincere. Nella riunione di oggi pomeriggio hanno infatti evidenziato il silenzio assoluto che caratterizza i Partiti. “Una settimana che noi siamo stati in silenzio e non si è sentita nessuna iniziativa da parte degli esponenti del centrodestra” hanno sottolineato i Civici nella loro riunione spiegando che non sono assolutamente telecomandati da Frosinone.

È un modo per dire che non intendono accettare alcuna linea tracciata dai Partiti e tantomeno dal commissario di Fratelli d’Italia Fabio Tagliaferri mandato a Cassino con la missione di favorire una sintesi politica. I Civici, al contrario, aspettano che il commissario e gli altri partiti di centrodestra ad esprimersi sulle regole delle Primarie. L’invito è quello di scriverle insieme: “le più aperte, partecipate e competitive della storia della nostra città“. Solo così – spiegano i civici – riusciremo a stare tutti insieme e ad alimentare quel grande entusiasmo che ha accompagnato questi mesi la discussione delle primarie in città. Cassino vuole una partecipazione democratica per la scelta del suo miglior sindaco“.

Messaggio ad orologeria

Non è un caso che la presa di posizione dei civici arrivi alla vigilia dell’incontro del circolo locale di Fratelli d’Italia: l’appuntamento è alle 18 di giovedì sera all’Hotel Rocca. Il commissario Fabio Tagliaferri ha convocato i quadri locali e gli iscritti. E su questo passaggio è Tagliaferri a mandare un messaggio: niente giochi sottobanco. È invitato chi ha la tessera rinnovata. Nessuno spazio per i simpatizzanti né per chi poi può sfilasi. All’elenco disponibile nella serata di mercoledì manca un nome: quello della Consigliera Francesca Calvani. A meno che non si sia iscritta on line il suo nome non c’è.

Giovedì si cercherà di fare la sintesi. Fratelli d’Italia vuole andare al voto 2024 con lo stesso schema che ha portato alla vittoria di Francesco Rocca alle Regionali 2023. E cioè, la politica decide il nome. Ma il rischio è quello di ritrovarsi con uno schieramento pieno di simboli ed un altro pieno di vecchie volpi scampate alla pellicceria, capaci di mobilitare l’elettorato.

A scanso di equivoci, i civici ribadiscono:  “martedì abbiamo partecipato ad un tavolo politico promosso dal commissario di FdI. Ai presenti abbiamo ribadito con forza la necessità di costruire un polo alternativo all’attuale amministrazione, individuando il prossimo candidato sindaco di Cassino per il tramite dell’istituto delle primarie, coerentemente a quanto detto e fatto in tutti questi mesi. Riteniamo che questa disastrosa amministrazione, divisiva e vendicativa possa essere sconfitta solo da un progetto politico unitario, inclusivo e partecipato dai cittadini”.

No Primarie no Party

Nel rispetto di tutte le posizioni presenti al tavolo, abbiamo invitato il promotore  dell’incontro a darci una risposta dopo aver ascoltato gli iscritti del suo Partito di riferimento se intendono o meno costruire insieme a noi il grande polo alternativo a Salera, sapendo che non sarà alcun tavolo o regia a decidere chi avrà l’onore di guidare la coalizione se non i cittadini di Cassino“.

Cosa significa questo comunicato? Perché è stato importante diramato oggi, prima della riunione di Fratelli d’Italia? Il segnale appare fin troppo chiaro ed inequivocabile: senza le primarie non c’è tavolo che tenga, non c’è altra alternativa. Anche a costo di romperlo definitivamente, il tavolo, e marciare separati. 

Ma nessuno vuole restare con il cerino in mano, ecco perché i civici lo mettono nelle mani dei Partiti, a partire da Fratelli d’Italia. Un partito che con la fiamma ha una certa dimestichezza. Ed è stato capace di non bruciarsi.