Occupazione, a Frosinone nessuna Festa della Donna

In Italia, Lazio ha recentemente equiparato gli stipendi di uomini e donne, ma persiste un divario occupazionale soprattutto al Sud. OpenPolis indica che il 62,9% delle donne tra i 25-49 anni lavora a livello nazionale, con picchi del 78,2% in Trentino-Alto Adige e minimi del 42,1% in Sicilia. A Frosinone, soltanto il 57,6% delle donne è occupato.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Il Lazio ha colmato la lacuna solo un paio di anni fa: equiparando gli stipendi tra uomini e donne che fanno lo stesso lavoro. Ma la strada per la concreta parità è ancora lunga. Lo mette in evidenza OpenPolis con una interessante indagine pubblicata proprio in queste ore, descrive l’occupazione femminile in Italia nel 2021 tra 25 e 49 anni.

Sono ampie le distanze nord-sud nell’occupazione femminile tra 25 e 49 anni: al Nord lavora il 73,4% delle donne contro il 47,1% occupato al Sud.

I numeri nazionali

A livello nazionale nel 2021 le donne occupate della fascia demografica compresa 25/49 anni sono state il 62,9%.

Si tratta però di una dinamica che varia molto all’interno del Paese: se nei territori settentrionali il valore si assesta al 73,4% e in quelli del Centro al 66,4%, nel Sud è pari al 47,1%, meno di 1 donna su 2.

Attraverso i dati raccolti nell’ambito del censimento permanente, Openpolis ha ricostruito le distanze sul territorio nazionale. A livello regionale, la percentuale di occupate maggiore si registra in Trentino-Alto Adige (78,2%), seguita da Valle d’Aosta (75,5%) e Lombardia (73,9%). Al di sotto del 50% invece in Puglia (49,8%), Calabria (46,5%), Campania (43,3%) e Sicilia (42,1%).

La tendenza rilevata a livello nazionale si può ritrovare anche nelle amministrazioni locali. Nei Comuni del centro-nord del Paese la quota di donne occupate nella fascia 25-49 risulta generalmente maggiore rispetto a quella rilevata al Sud. Tra i capoluoghi sono in tutto 44 quelli che registrano un’incidenza maggiore del 70% e si trovano tutti nell’area centro-settentrionale. Quello che riporta la quota maggiore è Belluno (81,1%), seguito da Bolzano (77,1%), Trento (76,6%) e Cuneo (76,5%). Sono invece 17 quelli in cui la percentuale si assesta al di sotto del 50%, tutti nel Mezzogiorno. I valori minori si registrano a Palermo (43,1%), Catania (41,4%) e Napoli (41%).

Sono in tutto 48 le province italiane in cui oltre il 70% delle donne con un’età compresa tra i 25 e i 49 anni risultano occupate.

LA SITUAZIONE NEL LAZIO:

ComuneDonne nella fascia 25-49Donne occupate nella fascia 25-49 anniIncidenza di donne occupate della fascia 25-49 anni
Frosinone6.6923.85557,6%
Roma431.303286.80466,5%
Viterbo10.3046.63964,4%
Rieti6.7304.56967,9%
Latina20.21212.56362,2%

Come è facile rilevare, tra i Comuni capoluogo del Lazio Frosinone fa registrare la percentuale più bassa con appena 3855 donne che lavorano.

Ben 10 punti percentuale in meno rispetto al primo che è Rieti. E comunque mentre tutti gli altri Capoluoghi sono sopra il 60%, Frosinone è l’unico a posizionarsi al di sotto.

E QUELLA IN PROVINCIA DI FROSINONE

ComuneDonne nella fascia 25-49Donne occupate nella fascia 25-49 anniIncidenza di donne occupate (%)
Cassino5.5893.16256,6
Sora3.8192.17557,0
Alatri4.5522.52355,4
Anagni3.3161.99060,0
Ceccano3.5652.06557,9
Ferentino3.2091.84757,6
Pontecorvo1.9311.05154,4
Isola d. Liri1.54890858,7
Veroli3.1371.64552,4

Tra i Comuni Ciociari più rappresentativi per numero di abitanti, la percentuale più alta si registra ad Anagni, forse anche per la presenza dell’importante polo industriale e del relativo indotto. Mentre quella più bassa si segnala a Veroli.