Rotondo cala il tris d’assi per vincere le prossime elezioni

Il sindaco di Pontecorvo chiude l'accordo politico. Ed incassa la 'benedizione' di Fratelli d'Italia. Con lui si candida l'ex sindaco Notaro. E non solo. Dentro altri pezzi del Pd. Che si riunirà nei prossimi giorni per decidere. Quasi tramontata l'ipotesi delle Primarie. Troppo tardi.

La settimana scorsa aveva annunciato «New entry che andranno ad arricchire la nostra squadra»: il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo (Forza Italia) è andato oltre i nomi ed ha messo a segno l’operazione politica. Lo ha fatto ottenendo la benedizione del senatore Massimo Ruspandini da un lato, rimarcando la sua connotazione civica dall’altro ed imbarcando pezzi del Partito Democratico.

Anselmo Rotondo

Ad “arricchire la squadra” arriva da questa mattina la candidatura nella sua lista dell’ex sindaco Michele Notaro (FdI), di Anna Grazia Longo figlia dell’ex vicesindaco Daniele e sorella di Stefano che a lungo è stato assessore. E di Massimo Santamaria, già presidente del Consiglio Comunale durante la gestione Notaro: viene dall’area del Partito Democratico e si aggiunge alla candidatura Dem di Gianluca Narducci.

«La nuova squadra mette insieme competenza, esperienza e freschezza, aggiunge nuove idee. Dopo questi anni dedicati al risanamento ci proietterà in maniera definitiva sulla dimensione dello sviluppo economico e culturale» spiega Anselmo Rotondo.

IL QUADRO

Le Comunali si terranno il 20 e 21 settembre. Oltre al sindaco uscente Anselmo Rotondo hanno annunciato la loro candidatura l’ex sindaco Riccardo Roscia, il bancario Giacinto Carbone, il medico dell’ospedale di Cassino Annalisa Paliotta. Tutti sono a capo di schieramenti civici.

Ma Pontecorvo è la città che esprime il vice coordinatore regionale della Lega Francesca Gerardi. Ed ha storicamente un nutrito circolo del Pd. La parlamentare ha posto sin dall’inizio il suo veto su Anselmo Rotondo, sul quale invece aveva messo la mano sulla spalla il vice coordinatore di Forza Italia nel Lazio Gianluca Quadrini.

FRANCESCA GERARDI

La candidatura di Notaro proprio per questo ha una fortissima valenza politica oltre che amministrativa. Ma la Lega difficilmente appoggerà questa scelta.

Il Pd invece aveva dato vita ad un dibattito interno molto vivace fino all’arrivo del Covid. Due le scuole di pensiero. La prima, più pragmatica: non abbiamo i numeri per vincere da soli, non è pensabile che ci alleiamo con la Lega e tantomeno con l’ex sindaco Roscia del quale siamo sempre stati avversari, sosteniamo questa amministrazione. La seconda scuola di pensiero proponeva le primarie di coalizione aperte agli altri candidati sindaco.

La proposta delle Primarie ha registrato una reazione tiepida di Giacinto Carbone, addirittura gelida di Annalisa Paliotta che nei giorni scorsi ha presentato il suo programma elettorale. I margini per un confronto non ci sono. Il Pd nei prossimi giorni riunirà gli iascritti: sarà l’Assemblea a decidere con chi schierarsi.