Provinciali, Salera convoca i sindaci: «Mai i nostri voti ad un inciucio»

Il niet del sindaco di Cassino. Che ancora una volta si schiera contro le strategie della Segreteria Pd provinciale. Convoca i sindaci di area al Teatro Manzoni. Per decidere chi votare. Scavalcando la linea provinciale. "Con Abbruzzese: piuttosto non votiamo”.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Si sono sentiti al telefono. Al mattino, concordando di vedersi entro il fine settimana. Per fare il punto sulle elezioni Provinciali: capire quali sono le strategie in campo, le opzioni sulle quali scegliere, i nomi sui quali puntare. Il Segretario provinciale del Partito Democratico Luca Fantini ed Segretario cittadino di Cassino Romeo Fionda hanno parlato a lungo. Ma potrebbe essere stato inutile. Tutti gli indizi dicono che al sindaco di Cassino Enzo Salera interessi poco o nulla delle prossime Provinciali.

Il suo obiettivo è un altro. Mai dichiarato ma sempre più evidente. È scardinare il sistema di equilibri che oggi tiene insieme il Partito Democratico in provincia di Frosinone. Vuole creare una forza che possa incidere sul prossimo Congresso: determinare la prossima Segreteria, magari eleggere il Segretario.

Il vertice con i sindaci

Alessio D’Amato

La tattica è la stessa messa in campo alle scorse elezioni Politiche. Logorare i vertici provinciali, scegliere il percorso diverso dal loro. L’estate passata ha rifiutato di sottoscrivere la candidatura alla Camera per Francesco De Angelis, appoggiata dall’intero gruppo dirigente. Ha reclamato ed ottenuto la candidatura al Senato per Sergio Messore.

Ora si prepara a replicare la mossa. Mandando all’aria ogni ipotesi di accordo trasversale. E tracciando lui la rotta politica ai sindaci del Pd: delegittimando il Segretario Provinciale. È a Roma al Teatro Brancaccio per la discesa in campo di Alessio D’Amato quando risponde al telefono. Annuncia «Sto provvedendo a prenotare una sala del teatro Manzoni di Cassino. Al massimo entro martedì prossimo voglio riunire tutti i sindaci del Centrosinistra della provincia di Frosinone e capire chi di loro è d’accordo a sostenere la candidatura del sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco. Una candidatura che nasce da un accordo tra una parte del Pd e Fratelli d’Italia. Nelle prossime ore farò intanto il punto con i sindaci del Cassinate: noi proposte alternative per far proseguire la governance di Centrosinistra in Provincia le abbiamo».

Mai con uno di centrodestra

Riccardo Mastrangeli (Foto © Stefano Strani)

Pretende una rosa di nomi sui quali ragionare per l’elezione del presidente della Provincia il prossimo 18 dicembre. Se il Pd non li dovesse indicare, Enzo Salera è pronto ad azioni clamorose da attuare insieme ai suoi sindaci.

Quali azioni? Qualcuno ha ipotizzato che Salera possa convergere sul nome del sindaco quasi leghista di Frosinone Riccardo Mastrangeli, andando quindi ad abbracciare il suo acerrimo nemico Mario Abbruzzese. Chi fa questa ricostruzione la appoggia sul fatto che starebbe convergendo verso quella soluzione anche l’area del Pd che fa capo al presidente uscente Antonio Pompeo.

Enzo Salera nega. «Quello che fa l’area Pompeo non lo so e non mi interessa: io so quello che faccio io. E mi interessa quello che fa la Segreteria provinciale del Pd». Giura che con il centrodestra non ha intenzione di fare nessun inciucio: per lui non esistono accordi trasversali. «Io Mario Abbruzzese l’ho sconfitto sul campo, imparassero anche gli altri a sconfiggerlo. Non parlo con lui e non ho alcuna intenzione di fare accordi con il Centrodestra per le prossime provinciali». 

Che strada prenderà allora il sindaco di Cassino?

Numeri ballerini

Giuseppe Sacco

Al momento un candidato del Pd non c’è. Perché nessuno ha i numeri per vincere le elezioni da solo. Non li ha il centrodestra: le elezioni Politiche sono una cosa, i sindaci sono altro e le loro posizioni non rispecchiano i numeri andati in scena lo scorso 25 settembre. Quasi tutte le elezioni provinciali tenute dalla riforma Delrio in poi sono state vinte attraverso patti trasversali.

Le ipotesi in campo al momento sono due. Un movimento trasversale si sta creando intorno al sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, sul quale è disposta a convergere anche parte del Pd. Perché è vicinissimo alla Lega ma è comunque un civico, perché in molte province d’Italia il sindaco del capoluogo è anche presidente della Provincia.

Un altro movimento trasversale si sta aggregando intorno al sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco. Cultura politica di centrodestra, fermamente civico: su di lui è pronto a convergere chi non vede di buon occhio la somma delle due cariche nelle stesse mani. Soprattutto perché la Lega non ha un numero di consensi tale da poter reclamare capoluogo e provincia sotto la stessa bandiera. Tradotto in voti: su Sacco andrebbero pezzi di centrosinistra e di centrodestra.

C’è poi un terzo campo che si sta aggregando ma come soluzione alternativa. È quello che fare riferimento al sindaco di Sora Luca di Stefano. Opzione che al momento non ha i numeri per competere ma è pronta a ribaltare il fronte se dovessero andare in stalle al altre due.

La delegazione di Cinquecittà

Anselmo Rotondo

Cassino, per numero di abitanti, sarà determinante negli equilibri. Enzo Salera, però, ancora una volta si smarca da tutte le opzioni e sceglie una sua via. Dove porta? «Ci sono tanti sindaci di area Pd candidabili: penso a Oreste De Bellis di Castelnuovo Parano, Giuseppe Villani di Esperia. Tutta gente che ha lunghi anni di esperienza con la fascia tricolore. Ma non sono i soli. Spetterebbe alla Segreteria provinciale del Pd fare dei nomi».

Ma per vincere occorre appoggiare un accordo trasversale, ‘contaminarsi’ con il centrodestra. «Se così non dovesse essere potremmo anche decidere di non votare per protesta, perché quello che sta accadendo è scandaloso».

La chiamata a raccolta di tutti i sindaci del Centrosinistra nel Teatro Manzoni è un segnale. Di autonomia totale dagli attuali equilibri politici Pd. Lo ha detto a chiare lettere ai sindaci Libero Mazzaroppi di Aquino, Nadia Bucci di San Vittore del Lazio ed Anselmo Rotondo di Pontecorvo. Sono alcuni dei sindaci che all’inizio della settimana hanno partecipato alla cena alla Magnolia di Roccasecca, decidendo di puntare sul nome di Giuseppe Sacco. A quella cena, Salera non è andato. (Leggi qui: Provinciali: la cena alla Magnolia e lo snodo Salera).

Quando sono andati ad incontrarlo, giovedì mattina, Salera ha detto che nessuna riserva di Cassino sarà sciolta prima di aver fatto il punto con tutti gli altri sindaci del Cassinate del Pd e di area da incontrare al Teatro Manzoni. Ha specificato che il problema non è Peppe Sacco: è il mondo con cui si è arrivati alla sua designazione.

Il clima è rovente. Salera ci scherza su: «Mi dicono che qualcuno scrive che potrei sostenere il candidato di Centrodestra indicato da Mario Abbruzzese. Devono essere molto nervosi per via del fatto che ci siamo messi di traverso all’inciucio che volevano fare».