Sarà il sostegno reale al referendum uno degli elementi fondamentali per le ricandidature alla Camera e al Senato (sia se resterà come è adesso sia se sarà trasformato in un ente non elettivo). Matteo Renzi avvierà una campagna elettorale massiccia, provincia per provincia. E’ stato lui a trasformare il referendum costituzionale in un plebiscito sulla sua persona.
Verranno costituiti comitati e il presidente del consiglio chiederà a tutti una mobilitazione enorme, non di facciata.
Il primo a intuirlo è stato il senatore Francesco Scalia e l’aver mediato, con successo, a Cassino, tra Giuseppe Golini Petrarcone e Marino Fardelli è stato un segnale.
Anche il deputato Nazzareno Pilozzi ha già acceso i motori. Così come la senatrice Maria Spilabotte.
Francesco De Angelis, presidente del Consorzio Asi, non potrà essere da meno Esattamente come l’assessore regionale Mauro Buschini. Dalla capacità di mobilitazione il presidente Matteo Renzi trarrà molte conclusioni.
Naturalmente questo porterà ad una forte caratterizzazione del Pd, proprio durante la campagna elettorale per le comunali. Il che vuol dire che le alleanze verranno in secondo piano.